Mercantia 2017: “La grande festa” a Certaldo

La 30^ edizione dal 12 al 16 luglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2017 16:15
Mercantia 2017: “La grande festa” a Certaldo

CERTALDO (FI)– Draghi giganti in arrivo dalla preistoria, ballerine volanti che scendono dal cielo, angeli e clown per ridere di gioia, cerchi di fuoco, acrobazie tribali, e una dama in bianco che aprirà la porta di casa sua (casa nella finzione, ma anche nella vita) ad otto spettatori per volta, per narrare storie. Il teatro di strada in Italia, oggi, non sarebbe lo stesso senza Mercantia, che questa estate compie 30 anni. E la 30° edizione di Mercantia, Festival Internazionale di teatro di strada, si svolgerà a Certaldo (Firenze), da mercoledì 12 a domenica 16 luglio 2017, mettendo insieme ne La grande festa tutte le forme di teatro che ha valorizzato, scovato, inventato in questi 30 anni. Mercantia 2017 - “La grande festa”, vedrà esibirsi ogni giorno, per cinque giorni, oltre 350 artisti, che fanno parte di 75 compagnie dall'Italia e dall'estero, nei palcoscenici naturali formati dalle piazze, le corti dei palazzi, i giardini, le torri e i sottosuoli del borgo medievale di Certaldo, paese di Giovanni Boccaccio.

Insieme ad oltre 40 maestri artigiani – intagliatori, orafi, scalpellini, vetrai, incisori, ecc... - che dal vivo realizzeranno i loro manufatti, mostre di arte contemporanea, street food e altro ancora. Attese oltre 50.000 persone tra la parte alta (a pagamento) e bassa (gratuita) del Festival.

"Mercantia vive il suo trentesimo anno di successi. Trent'anni a tu per tu con un mondo, quello del teatro di strada, che, ormai possiamo dirlo con franchezza, è in grado di produrre cultura di alto livello nel nostro paese. Trent'anni di valorizzazione di Certaldo, e della Toscana, grazie ad una promozione turistica di altissimo livello fondata sulle grandi ricchezze artistiche e culturali del borgo storico". Con queste parole l'assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli ha presentato ieri a Firenze la trentesima edizione del Festival. Per Bugli "Mercantia deve il suo successo - nazionale e internazionale - all'impegno costante dei protagonisti di questa arte splendida, degli organizzatori e di un sistema territoriale, a partire dall'amministrazione comunale rappresentata oggi dal sindaco Giacomo Cucini, che ha riservato a Mercantia il massimo dell'attenzione e delle risorse, anche negli anni di maggior ristrettezza.

Va dato altresì atto ad Alessandro Gigli, direttore artistico del Festival, di essere stato con grande caparbietà e intelligenza, uno degli attori principali di questo grande evento che coinvolge ogni anno migliaia di persone. Oggi festeggiamo trent'anni di un Festival che ha lasciato il segno nella cultura italiana. Ed è un orgoglio, per il governo regionale e per tutti i toscani, averlo creato, coltivato, promosso in un contesto tra i più affascinanti d ella nostra terra", ha concluso l'assessore.

GLI SPETTACOLI

Memoria e avanguardia, compagnie storiche e ricerca di nuove tendenze, sono i due poli opposti e complementari che caratterizzeranno “La grande festa”. Tra le oltre 60 compagnie che si esibiranno, dai cantastorie alla danza aerea, dai mimi alle street band, dalle parate di strada al cabaret, dai burattinai ai giocolieri, ecco una selezione di spettacoli di assoluto rilievo:

I franco-catalani “Los Excentricos”, Premio Nazionale Cultura di Catalogna nel 2011, con “The meltin pot pourri”, reinventano l'arte della clownerie declinata in chiave interculturale. Un trio atipico che innesta nel personaggio clown una poesia surrealista e atemporale, un meltin pot di cultura e arti circensi, con personaggi improbabili e oggetti musicali che si animano.

Dalla clownerie alla macchineria scenica: la pirotecnica e “terrificante” parata di strada degli olandesi Close Act, con “Saurus, giant beasts from prehistoric times”, spettacolo itinerante con enormi creature preistoriche che riappaiono tra la folla in cerca di cibo, creando il caos, per poi rivelarsi dinosauri “vegetariani”, capaci di dare “lezioni” di eco-sostenibilità e convivenza agli spettatori.

Dal grande al piccolo, dal rumoroso al lieve: il quartetto di mimi Dekru, da Kiev, noto per la sua eleganza e il sottile senso dell'umorismo, con “Anime leggere”, rielabora di un originale linguaggio del corpo, ispirato alla mimica di Marcel Marceau, i contesti più originali: ambienti marini e sportivi, situazioni amorose e circensi, con animali “immaginati” che compaiono grazie a virtuosismi artistici.

Ancora poesia e grande abilità tecnica per “The Fifth Wheel” (Russia/Germania), con il loro “Extraordinary voyage”, vero e proprio cabaret musicale di marionette che alterna sketch comici con numeri di estrema complessità, combinando la tradizione artistica classica russa con lo stile europeo.

Dalla delicatezza artigianale al vigore fisico, gli Asante Kenya (Kenya), con il loro “Acrobatic Show”, portano con l’energia di atleti-artisti uno spettacolo di animazione mozzafiato, che dalle danze tribali, sfocia in piramidi umane, eccezionali salti ed evoluzioni nell’aria e giochi con il fuoco.

Anche sul fronte italiano non mancano le sorprese. Il duo “Le Tarde”,in “Meglio tarde che mai”, vede in scena due anziane concertiste “en travesti”, Ada ed Elsa, che rievocano il loro storico repertorio, con sonorità classiche nelle quali irrompono musiche inedite e contemporanee, esecuzioni impeccabili che fanno da sottofondo ad animazioni di figura e a gag comiche.

“Terzostudio/Circo Improvviso” con “Pindarico”, presenta uno spettacolo di trasformismo, in uno stile sognante e un po' “brachettiano”, con un vecchio aviatore che compie sul filo dei ricordi il sogno ad occhi aperti di un ultimo volo, ed ecco che si gonfia il pallone della mongolfiera, e il volo diventa la danza di un polpo viola e d'argento, le ali di un uccello, un dinosauro, l'unicorno... mille animali...

E poi ancora la comicità nonsense di Arnaldo Mangini – noto come sosia italiano di Mr Been – che presenta il suo nuovo show basato su oggetti fantastici, colorati e rumorosi, con i quali coinvolge il pubblico nelle sue gag. I sui personaggi – da Zero Zen allo stralunato musicista Blue Boop, all'isterica e improbabile insegnante di danza classica – danno vita a tanti sipari in collaborazione con gli spettatori.

E non mancherà un grande attore di teatro e cinema di impostazione “gasmaniana”, Amerigo Fontani (già visto ne “La vita è bella” di Benigni), tornare a vestire di nuovo i panni del “ciarlatano” attore di strada per reinterpretare il personaggio boccaccesco di “Frate Cipolla”tra la folla.

PRODUZIONI E ANTEPRIME

Una street band che da Mercantia ha girato il mondo, la BadaBimBumBand con il nuovo “La Banda Molleggiata”, uno show che strizza l'occhio alle sonorità del rock and roll e al suo interprete italiano per antonomasia: Adriano Celentano. Tra “mosse” improvvise e malinconica ironia, la band di 12 elementi – sassofoni e percussioni – si muove con scioltezza passando da un brano all'altro, riarrangiando in chiave on the road melodie tipiche degli anni '60 e '70. Le bergamasche Cafelulé, compagnia di grido di danza verticale che da diversi anni presenta a Mercantia i suoi nuovi spettacoli, per la prima volta si esibirà usando come sfondo la torre della Casa di Boccaccio con "Occhi grandi per non vedere" che debutta in anteprima nazionale il 12 luglio.

Spettacolo in tre atti, ognuno con una propria poetica, racconta tre sono i diversi modi con cui 10 occhi (quelli di quattro danzatrici e di un danzatore) scelgono di “non vedere”. Si nascondono per poter immaginare. Si specchiano, senza mai riflettersi per come sono.

L'ARTE DELL'ARTIGIANATO

“La grande festa” viene declinata nel progetto dell’artigianato artistico, in un’esplosione di gioia , uno straripare di colori, una visione di un mondo di utopie realizzate.“Zero, it was nothingh“,collettiva di artisti che operano nel riciclo creativo, “In Sintesi” , personale dell’artista plastico Luca Cataldi. Un grande laboratorio della terracotta dominato da un’istallazione “Mani”, che ne rappresenta giocosamente la gestualità. E poi laboratori artigiani in ogni parte del borgo, dalla lavorazione dei metalli, all’intreccio, all’intaglio e intarsio del legno, alla pittura. Con un filo conduttore, il colore blu nelle sue sfumature a rappresentare che una pace e serenità, una “armoniosità” lega i tanti elementi della “grande festa”.La cura dell'artigianato e di Francesca Parri, Exponent.

COSA E' MERCANTIA

“Con “La grande festa” Mercantia celebra se stessa e l'epopea del teatro di strada in Italia – dice il direttore artistico, Alessandro Gigli – quando abbiamo iniziato, 30 anni fa, è stato grazie a Mercantia ed ai suoi strumenti, come il catalogo ufficiale, che il teatro di strada ha conquistato diritto di cittadinanza nelle rassegne teatrali. In queste tre decadi, Mercantia ha prima seguito l'istinto e dato un palco a chi non lo aveva, facendo conoscere al grande pubblico il teatro di strada così come era, nelle forme derivate dalla tradizione dei cantastorie e dei saltimbanchi, con ingresso libero (edizioni 1 – 10) e compagnie che recitavano “a cappello”; poi è diventato un palco “ad invito”, con un biglietto, una vetrina selezionata dei migliori gruppi e generi (edizioni 11 – 20); infine (edizioni 21 – 29), abbiamo aperto alla ricerca e alla contaminazione dei generi, a quello che abbiamo chiamato “quarto teatro”, un teatro rivolto non alla gente ma alla singola persona, che non ha velleità di essere rivoluzionario ma sa di essere necessario, per chi lo pratica come per chi lo cerca, un teatro vissuto e condiviso dal pubblico, che, a Mercantia, viene letteralmente “immerso” in una quarta dimensione”.

“Mercantia è da sempre per il Comune di Certaldo un grande investimento in attività culturali – dice il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini – , investimento che si è rivelato sempre di più un volano anche per la diffusione dell'immagine del nostro paese in Italia e all'estero, per la crescita turistica ed economica. La trentesima edizione di Mercantia rappresenta da questo punto di vista un punto di arrivo – riconosciuta da più parti come punto di riferimento a livello nazionale per il suo modello organizzativo – ma anche di partenza e rilancio, perchè queste manifestazioni veicolano cultura, generano indotto turistico, ma rendono anche protagonisti i borghi e le persone che li abitano tutto l'anno; ulteriore valore aggiunto che li rende eventi vivi, veri, unici”.

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