Medicina personalizzata: Menarini lavora alla amniocentesi del futuro

Sarà possibile isolare rarissime cellule fetali sulle quali si possono effettuare le analisi genetiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2018 15:40
Medicina personalizzata: Menarini lavora alla amniocentesi del futuro

Singapore ha sede la Menarini Biomarkers Singapore (MBS), ramo del Gruppo che si occupa, dal 2011, della ricerca di nuovi biomarcatori per la medicina personalizzata.

In stretta sinergia con il Singapore General Hospital – Sing Health, uno dei più grandi ospedali asiatici dove si fa ricerca clinica, vengono portate avanti ricerche per lo sviluppo di sistemi diagnostici basati su nuovi biomarkers cellulari che dovrebbero permettere di predire e di seguire le risposte alle terapie, sia in campo oncologico che in altri campi come l’infiammazione e l’autoimmunità.

Utilizzando la tecnologia del DEPArray della Menarini Silicon Biosystems, la MBS cerca anche di isolare, da un prelievo di sangue, cellule estremamente rare, sempre ad uso diagnostico, come le cellule fetali circolanti che si trovano nel sangue delle donne in gravidanza. Questa semplice analisi del sangue dovrebbe permettere in un futuro non troppo lontano di sostituire l’amniocentesi e di poter dare una diagnosi prenatale certa senza dovere fare un esame diagnostico invasivo.Sotto la guida dell’ingegnere nucleare Luigi Ricciardi, i nostri ricercatori Menarini di Singapore stanno lavorando nel campo della ostetricia, dell’oncologia, dell’oculistica e della reumatologia; inoltre stanno programmando anche studi sulle malattie neurodegenerative e autoimmunitarie incluso il diabete e la sclerosi multipla.

"In campo ostetrico – spiega l’amministratore delegato di Menarini Biomarkers, Ricciardi – l’obiettivo è poter fare una diagnosi prenatale non invasiva che sostituisca l’amniocentesi e la villocentesi, procedure invasive e rischiose sia per la mamma che per il bambino. Il tutto grazie a un semplice prelievo di sangue materno che sappiamo contiene poche decine di cellule fetali rilasciate nel circolo sanguigno. Con l’approccio messo a punto da MBS, è possibile isolare queste rarissime cellule fetali sulle quali si possono effettuare le analisi genetiche. Rispetto allo screening del DNA fetale circolante, che può dare una indicazione di possibili malattie genetiche ma non fornisce una diagnosi prenatale certa, MBS ha invece l’obiettivo di fare diagnosi prenatale su cellule fetali integre, come si fa nell’amniocentesi o nella villocentesi."

Attualmente è in corso la validazione della metodica su 100 future mamme italiane (caucasiche) e 100 mamme asiatiche di Singapore perché ci sono delle variabili importanti nelle popolazioni: per esempio il sangue delle mamme asiatiche ha caratteristiche diverse da quello delle mamme europee e i protocolli devono tenerne conto. La sfida consiste nell’isolare le cellule target: considerando che in 20 ml di sangue sono presenti miliardi di cellule materne e solo poche decine di cellule fetali occorre un grande lavoro di selezione per eliminare quasi tutte le cellule materne senza “perdere” quelle fetali per consentire poi l’analisi con il DEPArray. Non esistono tecnologie di isolamento di cellule rare e vive che facciano quello che fa oggi la tecnologia del DEPArray.

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