Matteo Renzi a San Rossore alla Route nazionale Agesci

Il Presidente del Consiglio: "State facendo una cosa meravigliosa". Patriarca su raduno: "l'Italia ascolti i messaggi che arrivano"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2014 23:24
Matteo Renzi a San Rossore alla Route nazionale Agesci

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi alle ore 13 ha raggiunto San Rossore per una visita informale alla Route nazionale AGESCI.

Insieme alla moglie Agnese ha assistito ai lavori assembleari degli alfieri, che ancora oggi stanno redigendo la Carta del Coraggio, un impegno che i 456 ragazzi e l’associazione tutta consegneranno nelle mani delle Istituzioni politiche ed ecclesiali della società.Domani è atteso nuovamente per una visita ufficiale alle ore 9.00 circa, per la cerimonia di chiusura, che prevede la celebrazione della Santa Messa e la consegna della Carta del Coraggio.“State facendo una cosa meravigliosa. Ora finite il vostro lavoro, domani consegnerete ciò che avete fatto non a Matteo Renzi capo clan o capo redattore di Camminiamo Insieme, ma al Governo e alla Chiesa.

Vi siete ascoltati la politica parla, parla, ma talvolta non ascolta. Da cittadino, per questo vi dico grazie e buona strada!”Presente alla Route nazionale stamattina la Presidente della Camera Laura Boldrini la quale ha invitato gli scout a presentare ufficialmente la Carta del Coraggio a Montecitorio."Una scuola di cittadinanza da cui il nostro Paese deve continuare ad imparare per ricominciare a crescere in tutte le sue dimensioni". Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il Volontariato (Cnv), parlamentare e già presidente nazionale Agesci, sottolinea il valore della Route nazionale in corso in questi giorni a San Rossore e si appella al Paese perché guardi non solo agli aspetti "di colore" del mega raduno, ma sappia ascoltare le voci che vi provengono.

"Lo scoutismo è uno degli ambiti di aggregazione che fanno bene al nostro Paese perché alleva e forma persone consapevoli, crea cittadini attivi, prepara i giovani a vivere una vita guidata da valori positivi sia nella sfera privata sia in quella pubblica e in particolare quando si assumono ruoli di responsabilità politica. I nostri simboli hanno molto da insegnare al Paese: la strada che abbiamo davanti è impegnativa e la dobbiamo percorrere con ottimismo e coraggio, nonostante tutte le difficoltà"."In un momento nel quale la rabbia e la rassegnazione spesso sono i sentimenti socialmente più sentiti, è nostro compito alimentare la speranza, facendo crescere tutti quei luoghi e le occasioni nei quali i giovani possano apprendere e condividere i valori della vita buona.

Lo scoutismo e tutte le forme di volontariato che il Cnv coltiva quotidianamente anche tramite i progetti che contaminano il mondo della scuola sono fondamentali, perché avvicinare i giovani all'impegno per gli altri significa costruire un futuro degno per il Paese. In questi luoghi, come oggi è San Rossore a Pisa e ad aprile scorso è stato il Festival del Volontariato a Lucca, si costruiscono tasselli di civiltà. L'Italia ha molto da imparare dai messaggi che vi provengono".

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