​Maltempo in Toscana e danni all’agricoltura, meglio farsi l'assicurazione

Da un’informativa della Giunta in merito ai danni del 19 settembre scorso, emerge un quadro preoccupante

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2014 18:17
​Maltempo in Toscana e danni all’agricoltura, meglio farsi l'assicurazione

A livello nazionale, e per il 2014, il Governo pensa di stanziare 13milioni a fronte dei 600 che servirebbero. Si parla di un indennizzo del 2,2%

 Il Fondo nazionale di solidarietà per il 2014 non è ancora stato deciso. Le ultime notizie però parlano di uno stanziamento di 13milioni a fronte dei 600 che servirebbero. Questi i dati emersi nel corso di una informativa della Giunta toscana sui danni alluvionali in agricoltura, a seguito dell’evento del 19 settembre scorso, illustrata in commissione Ambiente presieduta da Loris Rossetti (Pd).

Il resoconto, voluto in primis dal presidente, ma anche dai consiglieri Aldo Morelli (Pd) e Antonio Gambetta Vianna (Più Toscana), disegna un quadro regionale difficile su cui la Giunta a guida Enrico Rossi è intervenuta in maniera tempestiva. Appena dieci giorni dopo, il 29 settembre, è stata approvata una prima delibera con richiesta dello stato di calamità naturale. “La Regione – è stato detto – si è attivata anche con il Consorzio Lamma che ha denominato l’evento del 19 come downburst”, ossia una colonna di aria fredda che precipita al suolo in verticale e quando tocca terra si dirama in forti venti causando anche grandine.

Il ministero, è stato spiegato, “riconosce come assicurabili, e quindi esclusi dall’attivazione del fondo nazionale di solidarietà, il vento e la grandine”. “Solo aspetti limitati del danno possono dar seguito al fondo, il resto è coperto da provvidenze pubbliche che contribuiscono al pagamento delle polizze assicurative agevolate”. “Tutto l’impianto normativo, a livello comunitario, è improntato sulle polizze agevolate perché c’è un concorso al pagamento fino all’ottanta per cento.

Di solito lo stato partecipa con il 65/70 per cento, cui si sommano stanziamenti regionali”.

Dall’informativa resa in commissione si è appreso che solo la provincia di Lucca ha concluso il dettaglio dei danni: 1milione e 166mila Euro per le produzioni, 1milione e 80mila per le strutture, 600mila per serre, tunnel con copertura in plastica e vetro, 150mila per distruzione di tralci o rami di vigneti e oliveti. Tutti danni assicurabili, però, e quindi inutili per l’attivazione del fondo nazionale. Su 2milioni e 200mila Euro di danni, solo 330mila possono rientrare nelle spese non assicurabili e si parla di danni da erosione superficiale, smottamenti, danni alla viabilità poderale, opere di canalizzazione a livello aziendale (canali di scolo), scorte quali sementi, animali, terriccio, vasi. Sono escluse le strutture, le macchine e gli attrezzi.

Da qui il forte inciso, lanciato in commissione: “Le aziende devono assicurarsi. È necessario un cambio di passo. A livello nazionale, nel Psr, è stata inserita una misura ad hoc, denominata gestione del rischio, proprio per agevolare la stipula di contratti assicurativi”.

“A livello nazionale – si è appreso sempre dall’informativa – non è ancora stato deciso il finanziamento del fondo per 2014 che comunque andrà a coprire le calamità riferite al 2013”. “Sulla siccità del 2012 stiamo liquidando adesso il 4,05 per cento del danno”. Una “campagna” per l’assicurazione delle aziende è quindi necessaria anche in ragione del fatto che il “contributo al pagamento del premio, pari al 65 per cento del costo della polizza, viene garantito dallo Stato. E finora la Toscana è sempre stata in grado di integrarlo con fondi propri”.

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