Maggio musicale: si vende il Teatro Goldoni

La consigliera Scaletti ha presentato una domanda di attualità al Consiglio comunale di lunedì. Grassi: "Bilancio in pari? Volano consulenze a peso d'oro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2016 20:56
Maggio musicale: si vende il Teatro Goldoni

La notizia l'ha data il quotidiano La Nazione stamani. Per ripianare i debiti del Maggio Musicale Fiorentino nel bilancio di previsione 2016 c'è la vendita del Goldoni.

"Il bilancio della Fondazione del Maggio musicale è in pari? E allora perché si annuncia la vendita del Teatro Goldoni per il 2016? Forse per fare cassa e coprire le spese per consulenze d'oro. Sindaco e sovrintendente devono delle spiegazioni”. Così Tommaso Grassi commenta le ultime novità arrivate sullo stato delle casse della fondazione lirico sinfonica fiorentina. E spiega: “Il Goldoni era stato conferito al Maggio per garantire il patrimonio. E ora lo vendiamo? E per farci cosa? Un'altra speculazione edilizia con case o alberghi di lusso? Nardella ci deve delle risposte.

Per questo abbiamo depositato una domanda di attualità per il prossimo Consiglio”. "I dubbi sul reale stato dei conti della Fondazione – continua Grassi – aumentano sempre più. È necessario che siano chiariti molti aspetti. Chiediamo trasparenza. Soprattutto con chi rappresenta i cittadini”. Il consigliere dell'opposizione di sinistra conclude: “L'attuale dirigenza e il sovrintendente non hanno mai manifestato un corretto comportamento. Soprattutto con chi ha cercato di entrare nel merito dei conti e della gestione della Fondazione.

Dai contratti della dirigenza, agli incarichi faraonici, alle spese di rappresentanza, passando per le fatture rimborsate ai vertici e all'accanimento pervicace contro molti dipendenti".

“Offende da una parte la città che viene privata di un bene pubblico per le esigenze di una struttura che fagocita un quantitativo spropositato di finanziamenti dello Stato, della Regione e del Comune senza saper corrispondere con un rilancio artistico e culturale e dall’altra chi si era fidato del Sindaco Nardella quando aveva detto che il Goldoni sarebbe stato al centro del Polo per la prosa fiorentina -dichiara la consigliera Cristina Scaletti- Ma quale è il Sindaco vero? Quello del 2014 quando affermava che il Goldoni sarebbe passato sotto la gestione della Pergola o quello che è anche Presidente della Fondazione del Maggio Musicale che non può non sapere che il Sovrintendente Bianchi ha deciso di vendere proprio quel Teatro che il Comune gli aveva conferito? E mi domando se non ci siano anche dei profili di illegittimità nella vendita del Teatro Goldoni .

Perché la legge sulle Fondazioni Lirico Sinfoniche permette al Comune di conferire strutture alla Fondazione purché l’uso sia funzionale alla missione dell’Ente lirico, quindi allo svolgimento delle attività culturali e non per fare cassa e ripianare i debiti. Perché se così fosse si configurerebbe il rischio che ogni bene pubblico conferito al Teatro possa essere venduto permettendo una strisciante logica della privatizzazione nonché una distrazione dell’uso. Tutto questo ovviamente fatto senza che nessuno abbia mai potuto vedere nessuna delle carte tante volte chieste al maggio musicale, il piano di risanamento, il consuntivo 2015 o il previsionale 2016. Forse varrebbe la pena ricordare che i soldi pubblici usati per comprare il Nuovo Teatro dell’Opera, quelli usati per provare a ripianarne il debito strutturale e gestionale, nonché quelli relativi al Teatro Goldoni, sono dei cittadini, di nessun altro.” 

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