Maggio Musicale Fiorentino: oggi il presidio dei lavoratori Slc Cgil

Conti a rischio, personale ristretto, carente organizzazione del lavoro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 luglio 2016 19:42
Maggio Musicale Fiorentino: oggi il presidio dei lavoratori Slc Cgil

(DIRE) Firenze, 26 lug. - La Semiramide di Gioachino Rossini che il prossimo 27 settembre andra'' ad aprire la stagione autunnale del Maggio musicale fiorentino "rischia una messinscena in braghe di tela". Il timore lo solleva la Cgil in presidio davanti al nuovo Teatro dell''Opera in occasione del consiglio di indirizzo della Fondazione, in corso di svolgimento, a cui sono presenti il sovrintendente Francesco Bianchi e il sindaco di Firenze, nonche'' presidente dell''ente lirico, Dario Nardella.

Per l''allestimento infatti, che riprende lo storico riadattamento di Luca Ronconi, il teatro "ha noleggiato le scenografie" ed e'' qui "che si e'' presentato l''intoppo", spiega Silvano Ghisolfi della Rsa del Maggio. "L''idea- continua- era quella di apportare piccoli interventi alla scenografia noleggiata. Invece servono grossi interventi, molto costosi. Doveva essere un restauro come da prassi, piccoli interventi per l''adattamento, ma qui ci troviamo di fronte ad un lavoro strutturale: dobbiamo rifarla quasi interamente".

Ma per farlo "servo risorse che la Fondazione in questo momento non ha, cosi'' abbiamo virato su un intervento un po'' piu'' blando, superficiale. Mancano i soldi, ma anche una vera organizzazione del lavoro: siamo a corto di personale e a questo punto di tempo".

Ci sono poi le richieste che la Cgil rivolge al vertice della Fondazione a consiglio di indirizzo in corso: qualunque mossa intrapresa "per correggere i conti del Maggio, non puo'' contemplare ulteriori tagli al personale. Piuttosto si riducano gli stipendi i vertici, visto che abbiamo una delle dirigenze piu'' costose d''Italia", sottolinea Cristina Pierattini, sempre della Cgil. L''altra "grana" e'' intravista nel nuovo decreto salva fondazioni che potrebbe licenziare il ministro della Cultura Dario Franceschini: "L''idea e'' che in mancanza del raggiungimento degli obiettivi economici fissati, il Maggio possa essere retrocesso a teatro di tradizione: un orizzonte da evitare assolutamente". (Dig/ Dire)

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