Maggio Metropolitano: rivoluzione culturale, la musica in periferia

Sono in programma 100 appuntamenti fino a primavera 2018 per rendere itinerante l'istituzione internazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2017 13:28
Maggio Metropolitano: rivoluzione culturale, la musica in periferia

Il Maggio Musicale Fiorentino, per la prima volta dopo tanti anni, raggiunge chi per i motivi più diversi, "non frequentava il vecchio Teatro Comunale e non frequenta l'Opera alle Cascine". La grande istituzione conosciuta nel mondo non lo era forse a casa propria? Dopo lunghi dibattiti sulla sopravvivenza o meno del "carrozzone" o "stipendificio" tra crisi irrecuperabili e caccia agli sponsor il sindaco Dario Nardella sembra mettere la firma su qualcosa di veramente rivoluzionario: il cambiamento del target.

Forse la musica non è per pochi, ma è per tutti?Sulla spinta di una nuova guida, Palazzo Vecchio e Palazzo Medici Riccardi varano questo progetto di educazione alla musica con l’obiettivo di potenziare il rapporto tra la cittadinanza e il teatro e di avvicinare e incuriosire il nuovo pubblico col presupposto che "lo sviluppo sociale ed economico di una comunità, piccola o grande che sia, passa anche per la sua crescita culturale".  L'investimento di quasi 2 milioni di euro da parte dell'ente che ha sostituito la Provincia sarà ripagato in termini di biglietti venduti, oppure sarà l'ennesima dose di ossigeno a tempo?“Portiamo il Maggio tra i cittadini – ha detto il sindaco Dario Nardella, che ha presentato l’iniziativa insieme al sovrintendente Cristiano Chiarot – con uno dei progetti più significativi della Città metropolitana, che vi stanzia 1.7 milioni di euro di risorse straordinarie.

Il Maggio musicale deve diventare patrimonio di tutti e il successo enorme dei primi appuntamenti conferma la bontà di questa iniziativa. Ringraziamo il sovrintendente Chiarot per aver colto da subito l’importanza e l’originalità artistica di questo progetto e per aver mandato nei vari comuni gli orchestrali e i coristi più bravi”

Il Maggio Musicale Fiorentino raggiunge la Città Metropolitana: grazie allo stanziamento della Città Metropolitana di Firenze e in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e Firenze dei Teatri, il 29 settembre scorso è iniziato il lungo ciclo gratuito di concerti e di incontri per conferenze e presentazioni, che porteranno principalmente l’Orchestra e il Coro del Maggio e anche gruppi cameristici e solisti sul grande territorio metropolitano a esibirsi in teatri, cinema, biblioteche, chiese, scuole, sale, pinacoteche e in un castello, a Barberino. Il fitto calendario coinvolgerà il pubblico di tutti i Comuni, offrendo anche la possibilità di assistere a prove al Teatro del Maggio, senza dimenticare i più giovani con spettacoli dedicati alle scuole. Saranno quindi più di cento gli appuntamenti tra concerti, conferenze e prove aperte.

I primi due concerti sono stati il 29 settembre a Campi Bisenzio con il Coro e a Pontassieve con l’Orchestra; il 30 settembre il Coro del Maggio è stato a Certaldo; fino ad aprile 2018 l’intensa e differenziata serie di appuntamenti toccherà i venti Comuni: Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Campi Bisenzio, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Figline e Incisa Valdarno, Fucecchio, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Marradi, Montelupo Fiorentino, Pontassieve, Reggello, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vicchio.Il progetto non dimentica il pubblico più giovane, quello degli studenti delle scuole, con uno spettacolo commissionato all’associazione Venti Lucenti: “The WAM game, il gioco di Mozart”.

I biglietti saranno distribuiti gratuitamente all’ingresso delle sale in cui avranno luogo gli appuntamenti.Secondo un questionario distribuito a fine spettacoli per saggiare il gradimento degli intervenuti, il 100% degli intervistati vorrebbe che i concerti venissero riproposti anche il prossimo anno mentre il 90% sostiene di voler andare autonomamente in teatro per assistere agli spettacoli del Maggio a Firenze. Quattro spettatori su 10 erano di età compresa tra 45 e 65 anni, il 13% tra 30 e 45 e il 7% under 30.

In evidenza