Lutto, è morto Alfredo Martini

I funerali mercoledì 27 agosto a Sesto Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 agosto 2014 07:57
Lutto, è morto Alfredo Martini

Firenze, classe 1921. Ciclista professionista ai tempi di Fausto Coppi e Gino Bartali, indimenticabile commissario tecnico dell'Italia.

I funerali si terranno Mercoledì 27 Agosto alle ore 16.00 presso la Pieve di San Martino in Piazza della Chiesa a Sesto Fiorentino. Il corteo funebre partirà alle ore 15.45 dalla Sala del Consiglio Comunale del Comune di Sesto Fiorentino. Già a partire da questo pomeriggio sarà allestita la camera ardente presso la Sala del Consiglio Comunale del Comune di Sesto Fiorentino in Piazza Vittorio Veneto n. 1. La Camera ardente sarà aperta oggi dalle ore 15.00 alle ore 19.00, domani mattina dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e domani pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 15.45

"Addio caro Alfredo. Firenze ti ricorderà sempre" è il messaggio postato su Facebook nella notte dal sindaco di Firenze, Dario Nardella."Abbiamo perso Alfredo Martini. Uno che ha corso in bicicletta con Bartali e Coppi; uno che ha messo d'accordo Moser e Saronni facendogli vincere un mondiale; uno che ha fatto vincere 6 mondiali all'Italia". Il presidente della Regione Enrico Rossi affida al suo profilo di Facebook il ricordo di Alfredo Martini. "Uno – prosegue Rossi - che era sempre vicino a tutti i suoi corridori, sia che si chiamassero Pantani o Signor Nessuno; uno che per 22 anni è stato ct della nazionale; uno che da giovane ha fatto la staffetta partigiana. Soprattutto abbiamo perso una persona perbene. Ciao Alfredo"

"E' morto un grande uomo. Questo era Alfredo Martini, ancora prima che un grande maestro di sport e di vita. Un toscano che amava molto la sua terra, del quale andare orgogliosi nel mondo. Io, che ho avuto il privilegio e la fortuna di conoscerlo, lo sapevo da molti anni e ne ho avuto conferma anche nella recente, intensa esperienza alla guida del Comitato Istituzionale dei Campionati Mondiali di ciclismo che si sono svolti proprio un anno fa in Toscana". Così l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. "Oggi sono particolarmente addolorato – continua Ceccarelli - ma anche felice di averlo potuto sostenere quando mi è stato possibile.

In particolare, ho un ricordo molto piacevole del libro che da presidente della Provincia di Arezzo contribuii a far nascere: uno spaccato appassionante e avvolgente in cui Martini si raccontò e raccontò soprattutto un secolo di ciclismo, attraverso i personaggi che l'hanno caratterizzato. L'introduzione di quel libro – conclude Ceccarelli – fu scritta dal compianto Franco Ballerini ed è questo il Martini che ricordo e che voglio ricordare con affetto: «Lui preferisce l'uomo e ci scava dentro, ci guarda nel profondo, non lascia nulla al caso.

La sua intuizione, che è pura e vera, lo guida da sempre verso le buone cause, le buone persone».

“Con Alfredo Martini perdiamo una figura importante che ha portato il ciclismo toscano alla ribalta a livello nazionale. Se ne va il 'grande saggio' dello Sport toscano, una figura che dello sport incarnava i valori più alti e autorevoli, un atleta che vinse gare prestigiose al fianco di campioni come Gino Bartali, un grande commissario tecnico, che fece conseguire all’Italia sei titoli mondiali, ruolo rivestito con una bravura tale da fare scuola – Franco Ballerini fu chiamato come direttore sportivo proprio per le indicazioni di Alfredo Martini -, un uomo che sapeva coinvolgere e conquistare tanti giovani, avviandoli al ciclismo.

Di Martini ricordo anche l’impegno politico, staffetta partigiana in gioventù, e poi consigliere comunale a servizio della sua comunità, Sesto Fiorentino, incarico ricoperto con la modestia e la ritrosia a esporsi che da sempre lo caratterizzava. Posso testimoniare, ero allora assessore allo Sport del Comune di Firenze, che furono ‘merito suo’ i Mondiali di Ciclismo 2013: fu lui infatti a presiedere il primo Comitato che chiedeva la candidatura del nostro territorio per quest’appuntamento.

Lego inoltre la sua figura alle grandi opere realizzate dal Comune di Firenze per il ciclismo, come la ristrutturazione come del Velodromo delle Cascine negli anni 2003- 2004. Nella prima seduta del Consiglio regionale di settembre chiederò una commemorazione e un minuto di silenzio per questo grande uomo che ha reso la Toscana sportiva celebre in tutto il mondo” sono le parole di Eugenio Giani, consigliere Pd Regione Toscana.“Alfredo è stato uno sportivo ed una persona di grandissimo spessore, una carica che ha trasmesso nel corso degli anni prima come corridore e successivamente negli oltre 20 anni da commissario tecnico della nazionale, ed è stato un punto di riferimento anche dopo l’esperienza da ct, quando è stato l’icona pulita ed integra del ciclismo impegnandosi sempre ed in ogni occasione a ricordare e diffondere i valori più profondi dello sport e del ciclismo, in particolar modo ai giovani” il pensiero dell’Assessore allo Sport della Provincia di Firenze, Sonia Spacchini.

“La scomparsa di Alfredo Martini addolora e lascia un vuoto grande in coloro che amano lo sport e non solo – conclude Spacchini – ed arriva a distanza di quasi un anno da quel mondiale in Toscana a cui ha contribuito in modo determinante affinché si realizzasse proprio qui. Grazie Alfredo”.

“E’ stato un esempio per tutti noi, un maestro capace di trasmettere la passione per lo sport e per la vita, soprattutto ai giovani – ricorda il Sindaco di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti -. Alfredo credeva in loro, riusciva a comunicare con semplicità la sua energia, il suo coraggio e il rispetto per i principi dello sport. Era la persona che avresti voluto vicino nei momenti difficili e quella con cui avresti condiviso volentieri gli attimi di gioia”.

Alfredo Martini era un cittadino storico di Sesto Fiorentino, dove aveva vissuto sin da bambino.

“Negli anni più bui della Seconda guerra mondiale aveva scelto di fare il partigiano – prosegue il sindaco Biagiotti -, il suo senso della giustizia e l’amore per la libertà lo avevano portato a mettere in gioco la vita per combattere contro il nazifascismo. Alfredo Martini non era uno capace di tirarsi indietro, di far finta di nulla. Metteva il cuore in ogni cosa, sia che fosse alla guida dell’ammiraglia azzurra ai Mondiali di ciclismo o ad un incontro con gli studenti di una scuola. Nonostante l’età e i problemi di salute, lo scorso anno era stato testimonial dei Mondiali di ciclismo in Toscana e si era speso in prima persona per rendere possibile questa eccezionale manifestazione”.

Pochi lo sanno, ma prima di diventare un ciclista professionista, Martini era stato vigile urbano a Sesto, nel 1946, e negli anni Sessanta è stato consigliere comunale e assessore allo sport. Al suo nome si legano pagine epiche del ciclismo azzurro, con successi che hanno portato l’Italia a conquistare l’iride per ben 6 volte e tanti piazzamenti fra il 1975 e il 1997, periodo in cui è stato ct della Nazionale.

“Ci ha resi orgogliosi per le sue vittorie – conclude il sindaco Biagiotti -, per il coraggio e la passione con cui guidava la nazionale azzurra, ma quello che ci mancherà di più è la sua umanità, la sua capacità di stare in mezzo alla gente e ai giovani con quella semplicità che è propria dei grandi uomini”.

Il Sindaco, la Giunta e rappresentati del Consiglio Comunale del Comune di Barberino di Mugello parteciperanno con il gonfalone al funerale di Alfredo Martini, cittadino onorario del comune mugellano.

“E' venuto a mancare un eroe autentico del ciclismo migliore", così il presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri ricorda Alfredo Martini. Al cordoglio del presidente si unisce in coro quello dell'intera giunta provinciale: “Il suo legame con il nostro territorio era forte e saldo, di lui ricorderemo sempre la passione e l'amore per questo sport. E' stato un grande onore averlo conosciuto.” Un ricordo indelebile del suo passaggio in Provincia, dove spesso è stato ospite, è legato alla festa per i suoi novanta anni che l'ente gli tributò nel 2011. Addio "Martinaccio"

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