Loris Capirossi ambassador delle sneakers Superbike

Intervistato a Pitti Immagine Uomo 93, il tre volte campione del mondo si dice dispiaciuto per l'abbandono annunciato dai due giovani piloti “con talento” Guevara e Faccani. “Io con un team? Mai! Troppo impegnativo”

Stefania
Stefania Guernieri
15 gennaio 2018 00:37
Loris Capirossi ambassador delle sneakers Superbike

Il primo è stato lo spagnolo Juanfran Guevara, 22 anni, pilota di Moto3 che nel 2017 ha fatto la sua miglior stagione, poi l'italiano pilota di SBK Marco Faccani, 23 anni, un titolo europeo nel 2014 in Superstock 600 e una bella vittoria a Misano nel 2017 con la BMW del team Althea Racing. Entrambi con molti anni di gare alle spalle, hanno annunciato tra fine dicembre e inizio gennaio di voler lasciare le gare, il primo per studiare, il secondo per fare il grafico e realizzare le livree e i caschi delle moto dei colleghi.

Il motivo? Per entrambi lo stress dovuto alla ricerca continua di sponsor per poter correre ed essere competitivi. Un argomento da anni dibattuto nel motociclismo ma che ancora non ha trovato risposta e che vede ancora oggi piloti e genitori smazzarsi il difficile compito di trovare i soldi per correre e stare in un ambiente, come quello del paddock – come ha dichiarato Guevara – dove spesso le persone non sono sincere, hanno la doppia faccia ed è tutto falsato dagli interessi.

Piloti che vengono sì contattati dai team per correre, ma che devono letteralmente pagarsi tutta la stagione o con i soldi di papà, oppure, se la famiglia non ne ha a sufficienza, trovarsi gli sponsor giusti.

In realtà è così da sempre. La conferma arriva dal 3 volte campione del mondo Loris Capirossi, iridato due volte nella classe 125 nel 1990 e 1991, e una nella classe 250 nel 1998.

Lo abbiamo intervistato a Firenze a Pitti Immagine Uomo n. 93 in occasione della presentazione della nuova sneaker Superbike per la quale l'ex campione, oggi in Race direction nella MotoGp e Safety Advisor, è ambassador.

“Il Motociclismo - spiega Capirossi - è uno sport dove servono parecchi soldi per iniziare. Ho letto dei due piloti Guevara e Faccani ed è triste. Però purtroppo se non riesci a sfondare subito, ad essere veloce e a stare tra i primi diventa molto difficile trovare sponsor. Mi dispiace perché entrambi erano piloti con talento. Guevara aveva fatto anche podi nel 2017 e partiva sicuramente con ottime possibilità per il 2018. Però purtroppo è così. O sei vincente subito e magari trovi squadre ufficiali che ti vogliono, altrimenti se devi pagare è molto dura. Anche ai miei tempi era difficile allo stesso modo. I miei genitori avevano ipotecato la casa per farmi correre”.

In Italia si sta facendo qualcosa per questo problema, la Federazione secondo te sta facendo qualcosa?

“Qualcosa si sta facendo. Anche VR46 sta lavorando bene, coltiva tanti giovani. Ci sono tanti piloti forti in Italia, ma sono pochi quelli che vincono. Magari hanno una opportunità per un anno o due anni ma se non riesci a sfondare poi ti si chiudono tutte le porte”.

Quando Loris Capirossi con un team?

“Mai mi vedrete con un team. Certo, forse per me sarebbe più facile che per altri, ma è un lavoro difficile la ricerca sponsor e piloti, e comporta un sacco di tempo. Inoltre quello che sto facendo mi piace molto e sono felice, mi piace il rapporto che ho con i piloti”.

Come mai la decisione di diventare il nuovo ambassador della scarpa Superbike?

“E' stata quasi una causalità. Mi hanno omaggiato queste scarpe e le ho usate tantissimo perché erano molto comode e da lì è nata questa collaborazione. Abbiamo deciso insieme di fare qualcosa ed è nata questa piccola avventura che senza dubbio sarà entusiasmante”.

L'imprenditore che ha avuto questa idea è Angelo Derosa, imprenditore del settore calzaturiero che da oltre 30 anni guida con successo (oggi con le figlie Pamela e Floriana) l'azienda leader nella produzione di calzature realizzate mediante iniezione diretta su tomaia, sia a marchio proprio sia per private label. Riguardo alla collaborazione con Loris Capirossi in occasione di Pitti Immagine Uomo di gennaio 2018 ha spiegato: “Sono felice che un campione come Loris abbia accolto la mia richiesta. E sono orgoglioso di poter produrre sneakers con il marchio Superbike. Quando mi è stato chiesto se volevo il marchio ho accettato con piacere. Intanto per 6 anni, poi si vedrà”.

Dove possiamo trovare le scarpe Superbike, saranno in vendita anche durante le tappe della SBK?

“Per adesso sul sito https://www.superbike.shoes e anche in negozi di alta gamma perché si tratta di un prodotto interamente realizzato in Italia con caratteristiche particolari come la tomaia in camoscio ad effetto screpolato con sulle linguette il logo realizzato con micro iniezione a rilievo, mentre sul lato esterno il logo è punzonato oro o argento. Inoltre per la scarpa sinistra abbiamo creato un paracambio in camoscio, e presa d’aria laterale, fodera interna in vitello e suola iniettata direttamente su tomaia e cucita. Insomma una scarpa davvero di alta qualità con evocazioni dal mondo del motociclismo, ma volutamente non tecnica e adatta a tutti e per tutti gli usi e per vestire l’appassionato di moto anche nel proprio tempo libero. Per adesso non abbiamo in programma di venderla nei circuiti dove si svolge il campionato, poi vedremo”.   

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