Loggia del Grano: restauro per Cosimo II, una iniezione di fiducia?

Uno sponsor privato si è accollato le spese, ma a che punto sono l'ex Capitol di proprietà della Camera di Commercio e l'uscita dei Grandi Uffizi?

Antonio
Antonio Lenoci
25 marzo 2016 09:36
Loggia del Grano: restauro per Cosimo II, una iniezione di fiducia?

  Il busto di Cosimo II de' Medici sovrasta la Loggia del Grano, spazio suggestivo alle spalle di Palazzo Vecchio, utilizzato per mercatini estemporanei ed affaccia su quella che dovrebbe essere la monumentale uscita dei Grandi Uffizi, sull'ex Capitol poi Uffizi Center ed oggi palazzo della Camera di Commercio che la stessa Camera ha cercato di vendere, senza però ricevere offerte.Parliamo di "mercatini estemporanei" pur sapendo che dopo vani tentativi di allestimento scenico di artigianato locale e prodotti tipici, vi hanno trovato posto alcuni ambulanti spostati da varie parti del centro storico, ma al momento del Bando realizzato dalla Camera di Commercio per la vendita dello stabile, ancora non sapevano cosa ne sarebbe stato dei loro spazi.

"Cosa accadrà?" abbiamo chiesto loro ad inizio anno "Non sappiamo. Potrebbero metterci i tavolini di un bar, magari se ce lo fanno sapere prima.." la risposta.Ad oggi non è dato sapere cosa ne sarà del Palazzo della Camera di Commercio, dell'uscita dei Grandi Uffizi post pensilina Isozaki e dello stesso loggiato. Un busto che, forse, meriterebbe un contesto dal futuro più certo e dignitoso.

L’assessore all’Ambiente e al decoro Alessia Bettini ha fatto visita al cantiere insieme allo sponsor Luca Seminati, uno dei soci e fondatori della società trevigiana Ideal Work srl ed a Enrico Bressan, fondatore di Fondaco, società leader in Italia nel settore della consulenza e strategia nella comunicazione associata al recupero e al restauro di opere d’arte e dei beni culturali.Ideal Work srl e Fondaco saranno sicuramente a conoscenza del quadro generale delle opere presenti sulla piazza, nonostante questo hanno sostenuto il progetto meritando così un più consistente riconoscimento da parte di Firenze.

Quella al busto è una vera iniezione di fiducia.Lo stemma, che risale agli inizi del diciassettesimo secolo ed è attribuita a Chiarissimo Fancelli, è la più importante raffigurante Cosimo II ed è collocata sulla sommità dell’arcata centrale della Loggia del Grano voluta appositamente dallo stesso Granduca come luogo di commercio del grano, che si trova in via De’ Neri a pochi passi da Palazzo Vecchio. I lavori di restauro, progettati e diretti a cura del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze e realizzati dagli esperti restauratori della fiorentina Giuseppe Bartoli srl, costeranno 20 mila euro e termineranno nel corso del primo trimestre restituendo alla città lo stemma nella sua luce originaria.

L’intervento è inserito nel programma FLIC “Florence I Care” con il quale il Comune di Firenze offre a coloro che vogliono diventare suoi patners l’opportunità di “prendersi cura” della città partecipando in prima persona al finanziamento di iniziative volte alla conservazione, al miglioramento ed alla valorizzazione del patrimonio artistico fiorentino. La sinergia tra pubblico e privato, attraverso il valido strumento delle sponsorizzazioni, ha permesso, a partire dal 2011, la realizzazione di numerosi interventi di restauro che hanno restituito alla città alcuni dei suoi monumenti più celebri e significativi.

A sponsorizzare l'intervento è la trevigiana Ideal Work srl, accompagnata da Fondaco srl. Durante lo stesso periodo, l’azienda ha manifestato l’intenzione di riprodurre una copia dell’opera con la tecnologia laser rifinendolo quindi con i propri materiali – in una sorta di sintesi tra storia e innovazione – e a dimostrazione della loro particolare qualità e versatilità: la copia verrà poi donata al Comune di Firenze. «L’amministrazione comunale crede molto in queste forme di partenariato tra pubblico e privato – ha sottolineato l’assessore Bettini – questa è una strada che vogliamo continuare a percorrere.

Firenze ha bisogno di restauro e manutenzione e recuperare un bene storico è riconsegnare bellezza alla città ed a tutti noi. Ringrazio lo sponsor e mi auguro che questo sia un esempio anche per altri imprenditori». «E’ con particolare soddisfazione che ci impegniamo in questo progetto nella città di Firenze che consideriamo una delle capitali della cultura in Italia - hanno affermato Luca Seminati e Maurizio Pontello, soci e fondatori di Ideal Work- e desideriamo innanzitutto ringraziare il Comune di Firenze, la Soprintendenza e Fondaco stessa per averne reso possibile la sua realizzazione.

Un intervento nel salotto della città con uno dei suoi simboli che ci inorgoglisce particolarmente».«Abbiamo accettato con piacere l’invito del Comune di Firenze a curare il restauro dello stemma - ha dichiarato Enrico Bressan fondatore di Fondaco - e desidero evidenziare la particolare sensibilità dell’azienda Ideal Work nel cogliere al volo e condividere questo progetto che ci convince ancora di più della bontà della scelta. Pensiamo che valorizzare queste opere di cui il nostro Paese è ricco sia anche motivo di presidio del territorio e di garanzia per la continuità di una lunga storia.

E’ su questo che Fondaco è impegnata da oltre dieci anni per stimolare l’attenzione e l’impegno degli imprenditori». Ideal Work, sotto la supervisione di Fondaco, ha affidato la superficie del telo che custodisce il restauro dello stemma di Cosimo II de’ Medici, ad Alessandro Gatto, illustratore che di recente ha vinto l’Aydin Dogan International di Istanbul, considerata la più importante manifestazione mondiale dell’illustrazione umoristica.

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