Licenziamenti Gkn: danni psicologici sui lavoratori?

Secondo un documento l’Ordine degli Psicologi della Toscana potrebbe venire compromessa la salute delle persone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2021 21:59
Licenziamenti Gkn: danni psicologici sui lavoratori?

“Come ente pubblico, l’Ordine degli Psicologi della Toscana ha a cuore la tutela della salute pubblica delle persone, che può essere gravemente compromessa da una condizione di instabilità e di insicurezza lavorativa ed economica con danni psicologici severi sui lavoratori, le lavoratrici, i loro figli le loro famiglie. Richiamiamo, pertanto, l’azienda a prendere atto della propria responsabilità sul benessere lavorativo, economico, psicologico e sociale dei lavoratori. Auspichiamo che si adoperi per porre rimedio”. Così l’Ordine degli psicologi della Toscana in un documento con cui esprime solidarietà e forte preoccupazione per quanto sta accadendo alla Gkn nel comune di Campi Bisenzio.

“Una situazione devastante e assurda nelle modalità che colpisce direttamente 420 operai, ai quali si aggiungono circa altri 80 lavoratori in appalto delle ditte dell’indotto, tutte le loro famiglie ed il contesto sociale” prosegue il documento che spiega come “la decisione dei licenziamenti e la modalità con cui è stata messa in opera, ha generato e continuerà a generare una forte tensione sociale oltre a provocare uno sconvolgente impatto su tutta la comunità”.

“Pertanto, l’Ordine degli Psicologi della Toscana esprime profonda solidarietà, soprattutto ai lavoratori, alle lavoratrici e alle loro famiglie, ma anche a tutti i cittadini di Campi Bisenzio, al Sindaco Emiliano Fossi e alle istituzioni locali che stanno cercando di operare al meglio delle loro possibilità. Confidiamo nella costante ricerca di dialogo e di mediazione con l’azienda, ma anche nella progettazione di immediati percorsi di ricollocamento, di supporto psicologico ai cittadini e alla comunità, in sinergia con le realtà territoriali di settore”.

“Auspichiamo una rapida risoluzione e il ripristino di quella condizione comunitaria in grado di generare salute e benessere, richiamando il rispetto dell’Art. 4 della nostra Costituzione che dice “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

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