Le slot machine: appello dell'IdV ai sindaci toscani

Il Segretario Regionale Toscana, Giovanni Fittante: il gioco d’azzardo mette in ginocchio le nostre famiglie e crea dipendenza. In aumento il numero delle persone curate dai servizi sociali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 agosto 2014 00:01
Le slot machine: appello dell'IdV ai sindaci toscani

Le Slot machine sono una piaga sociale, che impoverisce le nostre famiglie e crea una dipendenza di fronte alla quale troppo a lungo siamo rimasti impassibili. Per questo come IdV abbiamo voluto batterci per eliminarla, impegnandoci direttamente con una raccolta firme che ci ha portato in tutte le piazze italiane e, nello specifico, toscane.

Rilancia la campagna contro le “macchinette mangiasoldi” il Segretario regionale dell’IdV Toscana, Giovanni Fittante, chiedendo a tutti i sindaci toscani un impegno concreto in questo senso.

“Dobbiamo trovare un modo per combattere questa piaga che, come una vera malattia, non conosce né destra né sinistra, né poveri né ricchi, ma annienta la dignità della persona, la sua salute fisica e mentale, trascinando con sé nella rovina l’intera famiglia”, commenta Fittante. “Sono numeri impressionanti quelli relativi al gioco d’azzardo lecito in Italia. Si parla di 100 miliardi di fatturato - spiega Fittante - , equivalente al 4% del Pil nazionale, che rappresenta il 12% della spesa media delle famiglie.

Con un costo pro capite stimato tra i 1.400 e i 1.800 euro. Un fiume di denaro dunque, proveniente da15 milioni di giocatori abituali ogni anno. Giocatori che sempre più di frequente acquisiscono una vera e propria forma di dipendenza. Secondo le stime più recenti, ad esserne colpite sarebbero circa 800mila persone, mentre quelli a rischio ludopatia sarebbero addirittura tra i 2 e i 3 milioni, tra i quali una percentuale crescente di under 18. Per curarli si spendono 5-6 miliardi l’anno. In Toscana solo nel 2010 sono state 500 le persone che si sono rivolte ai servizi sociali in cerca di assistenza”.

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