I sindacati pratesi: lavoro sottopagato negli appalti pubblici

Proposto un Protocollo per più legalità. Tutti i sindaci rispondono, tranne quello del Capoluogo. Cgil, Cisl, Uil: “Aspettiamo da sei mesi!”. Il vicesindaco Faggi: "Siamo sempre stati dalla parte dei lavoratori, convochiamo il tavolo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2018 23:50
I sindacati pratesi: lavoro sottopagato negli appalti pubblici

“In sei mesi l’Amministrazione comunale non ha trovato il tempo per discutere con noi di un provvedimento per evitare che anche negli appalti pubblici ci siano casi di lavoro sottopagato, privo delle necessarie condizioni di sicurezza, con violazioni sistematiche dei contratti nazionali di lavoro”.E’ l’accusa lanciata da Cgil, Cisl e Uil territoriali verso il Comune di Prato. I sindacati ricordano di aver unitariamente elaborato un’ipotesi di Protocollo d’intesa per l’introduzione delle clausole sociali nei contratti di appalto da sottoporre per la sottoscrizione a tutti i sindaci del territorio provinciale.L’obiettivo del documento è contrastare negli appalti pubblici di competenza il lavoro non di qualità, la mancata applicazione dei contratti nazionali, territoriali e aziendali e quindi il lavoro sottopagato, il non rispetto delle leggi in materia di salute e sicurezza.Attraverso l’introduzione del rispetto delle clausole sociali negli appalti, Cgil Cisl e Uil intendono definire quei principi fondamentali che possano determinare un’economia sana che abbia come priorità l’occupazione, la qualità del lavoro e il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori.“Abbiamo incontrato quasi tutti i sindaci, che si sono espressi favorevolmente per la sottoscrizione dell’accordo, condividendone l’obiettivo.

Il comune di Prato invece, al di là delle parole e delle promesse, dall’11 ottobre 2017, giorno di invio della nostra richiesta di incontro, non ha trovato ancora il tempo per fissare una riunione. Riteniamo di avere avuto pazienza a sufficienza – dicono Alessandro Fabbrizzi della Cgil, Rossella Bugiani della Cisl e Rodolfo Zanieri della Uil - e ci stupisce il disinteresse del Comune capoluogo in relazione ad un tema così delicato. Non bastano i buoni propositi, ma servono piuttosto impegni concreti per garantire lavoro di qualità, sicurezza, legalità e riteniamo che questo obiettivo debba rappresentare una priorità assoluta per le pubbliche amministrazioni”

"Sediamoci intorno a un tavolo e capiamo come possiamo introdurre le clausole richieste dai sindacati nel rispetto della legge sugli appalti". Risponde positivamente il vicesindaco Simone Faggi alle richieste di Cgil Cisl e Uil che hanno accusato l'Amministrazione comunale di non aver dato riscontro alla proposta di incontro su un possibile Protocollo d'intesa per l’introduzione delle clausole sociali nei contratti di appalto: "Siamo pronti a parlarne in maniera organica anche coinvolgendo le altre amministrazioni comunali del territorio pratese, ricordando che già nel caso di molti bandi in questi anni c'è sempre stato un positivo confronto tra i diversi servizi del Comune di Prato e le organizzazioni sindacali". "L'impegno dell'Amministrazione per i lavoratori sta nei fatti perciò pur condividendo la richiesta dei sindacati non sono in alcun modo condivisibili i toni - precisa Faggi -.

L'Amministrazione ha portato avanti le istanze dei lavoratori in tutte le vertenze, così come ha curato ogni singolo aspetto dei diritti dei lavoratori nel caso delle fusioni delle società pubbliche. Siamo stati presenti attuando nei fatti i principi che Cgil, Cisl e Uil elencano e rinnoviamo la nostra disponibilità al confronto con i sindacati su tutti i temi".

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