Lavoro: riattivata l'Unità di crisi metropolitana

Continua l'emergenza occupazionale in tutta la Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2015 21:17
Lavoro: riattivata l'Unità di crisi metropolitana

Emiliano Fossi, consigliere delegato al Lavoro della Città Metropolitana di Firenze, annuncia la completa riattivazione del tavolo politico–istituzionale denominato Unità di Crisi con il subentro della Città Metropolitana alla Provincia di Firenze. L'Unità è stata disposta dal protocollo di intesa sottoscritto dalle istituzioni (Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze) in Palazzo Medici Riccardi il 18 novembre del 1996. Il tavolo era di fatto attivo dal 1990 come coordinamento istituzionale in materia di vertenze.

"Nel 2014 - ricorda Fossi - l’Unità di crisi ha seguito 48 situazioni – da Esaote a Shelbox, dalla Seves a Pineider, da Teckna Impianti alla Sabo Ammortizzatori – che hanno coinvolto 4.114 lavoratori".  Il 19 dicembre 2014, l’ultimo atto del tavolo con il verbale di accordo per Istituto Prosperius – Villa Cherubini che aveva consentito di salvaguardare 20 posti di lavoro fissando la riapertura del servizio nella nuova sede della casa di cura per il primo giugno 2015. Il tavolo si riunisce su richiesta delle parti sociali.

L’Unità di Crisi metropolitana partecipa alle riunioni del tavolo regionale.La Siena Biotech, istituto finanziato della Fondazione Monte dei Paschi, non ha visto avallato il proprio piano industriale, nel dicembre scorso, con la conseguenza della messa in liquidazione della società e il paventato licenziamento dei circa cinquanta tra chimici, biologi ed altro personale. Tuttavia la preoccupazione non riguarda solo i posti di lavoro, cosa di per sé fondamentale, ma anche la dispersione del patrimonio scientifico e del lavoro di ricerca finora svolto, che rischia di ripercuotersi negativamente, ad esempio, sul futuro dei circa 6 mila italiani affetti dal morbo di Huntington, una malattia degenerativa per la quale ad oggi non esistono cure standardizzate, su cui però l’istituto sta lavorando da oltre dieci anni con risultati di livello internazionale.

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