Lavoro: 1000 posti a Firenze per specialisti del web

Giovani da tutta Italia sono pronti a trasferirsi in Toscana. Ma cosa li aspetta?

Antonio
Antonio Lenoci
28 aprile 2015 14:13
Lavoro: 1000 posti a Firenze per specialisti del web

Grandi aziende che operano sul territorio fiorentino nei prossimi cinque anni offriranno 1000 posti di lavoro. Il risultato della ricerca condotta da Comune e Camera di Commercio di Firenze e Confindustria, presentata a marzo a Palazzo Vecchio nell’ambito del Comitato grandi imprese della Città metropolitana, coordinato da Fabrizio Landi, consigliere economico del sindaco Dario Nardella torna a rimbalzare sui Social Network. 

Tra i profili maggiormente richiesti quello di "Specialista del web (cloud specialist, cloud security, web marketing specialist)" questo secondo il report, una figura che riguarda in particolare i frequentatori del mondo virtuale e per questo l'annuncio continua a far parlare la rete.La Toscana non brilla per distribuzione del segnale wifi, né per capacità di gestire l'innovazione online. Abbiamo bisogno di crescere. Da una parte il grande lavoro svolto da Uncem Toscana per coprire i territori montani e sviluppare la tecnologia nei piccoli comuni, dall'altra le falle del sistema che ha visto naufragare la Carta d'Identità elettronica al Comune di Firenze, o che ha mandato in tilt la promozione della Regione Toscana con la vicenda delle foto "taroccate" digitalmente.

Ed ancora la Tessera Sanitaria per la cui lettura è stato necessario far pagare a tutti i toscani l'apposito lettore, mentre all'interno degli ospedali i pazienti devono recuperare le proprie cartelle cliniche e trasportarle attraverso i vari reparti. Infine anche l'Ufficio Cittadinanza Italiana istituito presso la Prefettura fiorentina ha dimostrato tutta la vulnerabilità di un sistema di contatto trasferito online senza però il supporto degli operatori: il contatto era infatti immediato, ma non c'erano date disponibili per fissare gli appuntamenti.Specialisti, la Toscana ha davvero bisogno di voi. "Particolarmente apprezzato il ricorso al tirocinio formativo in azienda di studenti provenienti dall’Università, dalle scuole secondarie superiori e dalle scuole di avviamento aziendale" recita il report e dunque il dibattito imperversa sulla potenziale esclusione di quelle figure professionali che si siano già formate altrove.

Le materie da studiare sono dettate dalla domanda del mercato. Il presidente della Camera di Commercio, Leonardo Bassilichi ha parlato di mercato in ripresa consigliando di "Recepire questi segnali e canalizzarli verso un sistema della formazione che si allinei sempre più con le esigenze delle imprese" dunque il futuro del capoluogo è quello di formare esperti del web.Sulla stessa linea la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi che nell'occasione sottolineava: “La scoperta che alle grandi aziende servono mille posti di lavoro in 5 anni è il risultato di una scelta precisa: un lavoro di coordinamento che ha visto protagonisti, fra gli altri, il Comune di Firenze, Camera di Commercio e Città metropolitana.

Dal ministero avevamo avuto il via libera alla sperimentazione di questo progetto di alta formazione, ma quando il decreto sulla buona scuola diventerà legge quella che oggi è una Best Practice a Firenze diventerà un modello virtuoso da applicare in tutta Italia”. C'è infine un aspetto non secondario: sono le stesse istituzioni a spingere affinché artigiani e piccole aziende si mettano in rete, non nel senso di fare squadra ma di mettersi proprio su internet in aggregatori tematici o comunque sviluppando siti e profili social.

Perché? Perché il futuro è quello del web-marketing e dello shopping on line.Più cloud specialist, cloud security, web marketing specialist e meno di tutto il resto? Vi faremo sapere.

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