La vicenda dell’assunzione alla Città Metropolitana di Celeste Oranges

Il capogruppo in Comune Francesco Torselli presenterà un'interrogazione sull'annunzione dela figlia della procuratrice della corte dei conti che archiviò le accuse a carico di Matteo Renzi quando era presidente del provinciale di Firenze. Nardella ribatte che è un attacco vergognoso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2018 23:45
La vicenda dell’assunzione alla Città Metropolitana di Celeste Oranges

La polemica politica è stata innescata da una notizia pubblicata sulle pagine de "Il Fatto Quotidiano": l'assunzione in Citta' metropolitana di Celeste Oranges, la figlia Acheropita Mondera Oranges, capo della procura della Corte dei conti toscana, che, nel 2014, firmo' la richiesta di archiviazione per l'ex premier Matteo Renzi in un procedimento per danno erariale.

"L'assunzione decisa da Dario Nardella per Celeste Oranges è il simbolo dell'illimitata spregiudicatezza del metodo renziano. La figlia del capo della Procura della Corte dei Conti della Toscana, secondo quanto ricostruito, sarebbe stata esclusa poche settimane prima della sua assunzione da un concorso pubblico del Comune di Firenze. Chiediamo l'intervento all'Autorità anticorruzione e di Raffaele Cantone perché valuti quanto accaduto e intervenga secondo i termini di legge".

E' quanto affermano i capigruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana e in Comune di Firenze Giovanni Donzelli e Francesco Torselli, commentando la notizia pubblicata da Il Fatto Quotidiano. "Non è la prima volta che il Comune opera assunzioni a chiamata quantomeno dubbie - sottolineano - ricordiamo che Nardella, tra l'altro, appena arrivato a Palazzo Vecchio nominò l'ex capo della Procura di Firenze Giuseppe Quattrocchi a consulente della giunta di Palazzo Vecchio.

Pur non entrando nel merito delle capacità dei personaggi coinvolti o sulla imparzialità delle loro condotte - concludono Donzelli e Torselli - è incredibile con quale leggerezza si continui ad ignorare qualsiasi condotta di opportunità nelle scelte di amministrazione pubblica". Il capogruppo in Comune Francesco Torselli presenterà anche un'interrogazione sul caso.

"Sarà solo una coincidenza fortuita, sia chiaro -commenta il consigliere comunale Grassi- Però e c'è sempre un però in queste situazioni, avrebbero fatto bene in Città metropolitana ad evitare l'assunzione della figlia del giudice che ha stralciato le accuse contro Matteo Renzi, in un processo davanti alla Corte dei Conti all'epoca della sua presidenza in Provincia”. “Inopportuno, perché si fa presto a pensar male e in ogni caso i rapporti tra controllori e controllati dovrebbero essere il meno chiacchierati possibile.

La mamma della neo assunta, in quel caso, sostenne in processo, che la riorganizzazione degli uffici e l'assunzione di 4 direttori al posto di uno avvenuta con una delibera di Giunta fosse soltanto una questione tecnica, di cui accusare i dirigenti. Non politica, nonostante quell'atto fosse stato approvato all'unanimità. Stessa posizione ha visto nell'indagine sugli stipendi del personale comunale, tenere i politici fuori dalle contestazioni, e attribuire tutta la colpa a dirigenti e a lavoratrici e lavoratori." "Più che per l'assoluzione, è il ruolo: la figlia è assunta dalla persona che la madre dovrebbe controllare, senza alcun tipo di esperienza in campo amministrativo e con scarse esperienze in campo giuridico.

Nulla di illegale perché sia chiaro che Nardella, come sindaco della Città metropolitana, può scegliere chi vuole a ricoprire gli incarichi a norma dell'ex articolo 90, ma scrivere nero su bianco che l'ha individuata per il curriculum che risponde alla figura specializzata in ambito giuridico che cercava risulta quantomeno spudorato. Da stamani ci stanno arrivando i molte autocandidature da parte di ragazze e ragazze per poter ambire ad un posto come quello assegnato alla Dott.ssa Oranges: invitiamo pubblicamente chiunque a spedirci curriculum e proposte di candidatura all'indirizzo tommaso.grassi@comune.fi.it.

Le inoltreremo al sindaco perché non abbiamo dubbi che sarebbero in tanti a poter vantare ben più titoli per ricoprire un ruolo per il quale il sindaco della Città metropolitana ricercava una figura specializzata in ambito giuridico da destinare all’attuazione del Patto per la Giustizia della Città Metropolitana di Firenze, alla revisione dello Statuto e dall’aggiornamento dei Regolamenti d’ente. Chissà che a Nardella dopo tutto il polverone sollevato da questa assunzione e vendendo che poteva chiedere di più, non possa decidere di pubblicare un bando per, in trasparenza e premiando la competenza e la preparazione, scegliere chi sarà a ricoprire quel ruolo.

Ne saremmo sicuramente contenti e con noi tutti coloro che sono stanchi di vedere un fiume di assunzioni a chiamata politica. Massimo rispetto per le persone, per i ruoli, per le scelte presenti e passate e in ogni caso per le sentenze, ma politicamente su questa vicenda è indispensabile vederci chiaro e oggi commentarla in libertà per esprimere la propria opinione e sottolineare l'inopportunità della scelta della città metropolitana, è d'obbligo”.

"Si tratta di un attacco vergognoso, segno del fatto che ormai siamo in campagna elettorale. Una campagna elettorale che alcuni vogliono trasformare in una denigrazione delle persone". Lo sottolinea il sindaco di Firenze Dario Nardella, che commenta cosi'. Noi- assicura Nardella- abbiamo rispettato tutte le regole, una ad una fino in fondo. Non permetto che si facciano insinuazioni e calunnie".

“I criteri meritocratici applicati dal sindaco Nardella ci appaiono francamente grotteschi, per non dire di peggio! -intervengono il Segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni e quello cittadino Filippo La Grassa- La vicenda riportata dalla stampa in questi giorni - e sulla quale Nardella neppure ha avuto il coraggio di replicare- e’ l’esempio lampante di cosa sia Il PD toscano ed il sistema di potere renziano, dove capacità, merito e trasparenza sono concetti assolutamente sconosciuta alla classe dirigente del partito. La vicenda non e’ banale ma sintomatica di un sistema di potere - quello oramai radicato da decenni in Toscana dove la sinistra prima ed il Pd oggi hanno costituito una radicata rete clientelare che si fonda su un sistema di relazioni e di conoscenze che fanno parte sempre dello stesso giro di personaggi. Senza nulla togliere alla giovane neo assunta, che certo dovrà avere avuto delle indubbie doti benché laureata da circa tre anni ed alla prima di esperienza professionale (basta leggerne il curriculum) e che percepira’ ( beata lei al primo incarico!) uno stipendio annuo di circa 46 mila euro, sempre secondo quanto si apprende a mezzo stampa, si apprende che l’illustre madre e’ colei che ha archiviato i procedimenti a carico del predecessore di Nardella; così come ci pare che lo studio presso il quale la giovane ad oggi svolgerebbe la pratica legale ( sempre da CV) sia uno degli studi il cui titolare ricopre numerosi incarichi come legale di fiducia di molte amministrazioni, anche locali, a guida PD. Che tutto questo sia un caso? Noi pensiamo - e continueremo a ripeterlo- che Firenze e tutta la Toscana meritano di meglio e che questo sistema di intrallazzi - per usa un termine colorito e ben noto ai fiorentini- debba finire. Quale credibilità ha un sindaco di questo tipo? I fiorentini avranno presto l’occasione di mandare a casa per sempre questi personaggi”.

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