La Toscana si surriscalda: i record del 2014

World wide views 2015, parola ai cittadini su clima e energia. Allerta per mare agitato dalle 22 di oggi alle 12 di domani. La giunta approva proposta di legge urgente: 3 milioni di euro per le famiglie danneggiate dall'"Uragano". L'Anci Toscana chiama a raccolta i sindaci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2015 22:36
La Toscana si surriscalda: i record del 2014

FIRENZE– "E' tutto un altro clima", che è poi il titolo dell'ebook pubblicato nel 2012 da Toscana Notizie e che racconta, con un'intervista al professor Maracchi, come la Toscana debba fare i conti con piogge intense (almeno un evento critico ogni anno, dal 2009), bombe d'acqua ma anche siccità. Cambiamenti climatici di cui si deve tener conto anche per la prevenzione del rischio idrogeologico, con le alluvioni dal 2011 in poi che insegnano (leggi anche on line l'ebook "Cosa insegna il fiume"), ma che possono influenzare anche il turismo, l'agricoltura o la gestione degli acquedotti. Il 2014, spiega il Lamma (ovvero il consorzio CNR-Regione che è la voce ufficiale del meteo in Toscana), è stato l'anno più caldo degli ultimi 60 anni - +1,5 ° C - insieme al 2003, e il secondo più piovoso dopo il 1960 (approndisci con grafica pubblicata on line).

L'elaborazione è stata eseguita su dati del servizio idrogeologico regionale e dell'aeronautica militare. Il 2014 si è contraddistinto però anche per alcune anomalie. L'estate è stata tutto sommato fresca, rispetto almeno agli ultimi quindici anni. Nel 2003 furono i mesi estivi eccezionalmente caldi ad influenzare la media annuale. Nel 2014 c'è stata invece un'unica vera ondata di calore, registrata tra il 7 e il 14 giugno, e la differenza l'ha fatta piuttosto l'inverno mite che l'ha preceduta, senza ondate di freddo, e l'autunno che l'ha seguita, il più caldo da sessant'anni. Gennaio è stato il mese più piovoso dal 1920 sulla Toscana settentrionale, febbraio non ha avuto praticamente gelate e mai, in molti capoluoghi, la colonnina di mercurio è scesa sotto lo zero.

Un anno con un'estate anche con record di pioggia, soprattutto a luglio: per quantità (dal 1955) e giorni piovosi (dal 1992).

L'anno più caldo nel mondo da cento anniIl 2014 è stato anche a livello globale l'anno più caldo degli ultimi 100 anni, secondo il rapporto dell'IPCC, ovvero il foro scientifico internazionale costituito nel 1988 all'interno delle Nazioni Unite per studiare il surriscaldamento globale. Dal 1880 la temperatura media della superficie terrestre è aumentata infatti di circa 0,8° centigradi. Il riscaldamento più consistente è stato osservato negli ultimi trent'anni e il decennio 2001-2010 è risultato il più caldo dell'ultimo millennio. Di più.

Secondo il CNR-ISAC in Italia l'anno 2014 è risultato il più caldo in assoluto dall'inizio delle rilevazioni strumentali, ovvero da più di due secoli a questa parte, con un'anomalia media sul territorio nazionale di + 1,45 ° C che possono sembrare pochi per i non addetti ai lavori ma non lo sono. "La generazione di mia figlia che ha diciannove anni cresce in un clima molto diverso da quello che ho vissuto io o mio padre" sottolinea Bernardo Gozzini, direttore del Lamma toscano. Dagli anni '50 agli anni '80 del secolo scorso il clima è rimasto pressoché lo stesso, poi è cambiato.

"I ghiacci dell'Artico - dice ancora Gozzini - si sono ritirati del 35 per cento e nell'aria è cresciuta in maniera significativa l'anidride carbonica, passata da 320 parti per milioni a 390". Tutto in trent'anni.Un giorno, cento nazioni e più di diecimila cittadini: tutti insieme a parlare di clima e energia. Sarà quello che accadrà anche in Toscana il 6 giugno, unica in tutta Italia: un momento in cui cittadini 'comuni' si siederanno attorno ad un tavolo, anzi più tavoli, per parlare di cambiamenti climatici, energie alternative e di tutto ciò che l'uomo (e le nazioni) possono fare per recar meno danni possibili al pianeta e all'ambiente in cui viviamo, per meglio preservarlo e avanzare proposte su politiche da far adottare agli Stati. "Parleranno i cittadini di tutto il mondo - racconta l'assessore alla presidenza, Vittorio Bugli - e non poteva mancare la Toscana, visto che la Toscana è stata la prima regione in Italia ad approvare, la prima volta nel 2007 e poi nel 2013, una legge per far partecipare e permettere ai cittadini di dir la propria sui progetti e le decisioni politiche delle istituzioni". In Toscana e non per un caso, visto che in questa regione sono stati tenuti a battesimo ui primi studi della meterologia con l'Accademia del Cimento, poi diffusi nel mondo attraverso i Gesuiti.

In Toscana che non è nuova ad utilizzare gli strumenti della partecipazione per progetti che hanno a che fare con l'ambiente, la protezione civile e il clima. "Il cambiamento climatico - aggiunge l'assessore Bugli - è oramai una realtà con cui fare i conti e che avanza più rapidamente delle nostre reazioni. L'uragano delle settimana scorsa è l'ennesima riprova. Per questo di questi temi è importante parlare". C'è la necessità di agire nell'immediato e concretamente, ma è anche urgente porre una questione di più ampio respiro e di più lungo termine: un cambiamento di mentalità e di pratiche.

"Questo - spiega l'assessore - lo si può fare solo coinvolgendo i cittadini". Nella presa di coscienza della portata del fenomeno e delle responsabilità e nell'elaborazione poi delle politiche e delle strategie per affrontarlo. "Alla politica - conclude - si chiede capacità di rispondere e di reagire in maniera immediata e efficace a situazioni di crisi come quelle delle catastrofi naturali. Ma la politica non si può ridurre solo a essere reattiva: ha il compito di essere lungimirante e strategica e di fare scelte che avranno conseguenze al di là dell'orologio dell'urgenza.

Due piani su cui la politica ha bisogno dell'apporto dei cittadini, perché solo tutti assieme si costruisce una società capace di identificare il rischio, gestirlo e prevenirlo. E per questo è importante ospitare in Italia e in Toscana il World wide views 2015".La Sala operativa della Protezione civile regionale (Soup) ha comunicato la cessazione anticipata dell'allerta moderata per pioggia, che avrebbe dovuto terminare a mezzanotte di oggi. Allo stesso tempo ha emesso un nuovo stato di allerta moderata per mare agitato che scatta alle 22.00 di oggi e dura fino alle 12.00 di domani, martedì 17. L'allerta per mare agitato interessa l'Arcipelago toscano (in particolare a sud dell'Elba) e le coste meridionali del grossetano (in corrispondenza del bacino dell'Albegna) esposte al flusso di scirocco, con periodo d'onda fino a 9-10 secondi.

Un contributo straordinario di solidarietà di 3 milioni di euro destinato alle famiglie toscane, per le prime spese di ripristino dei danni subiti dalle prime case in seguito all'uragano che si è abbattuto sulla Toscana lo scorso 5 marzo. Lo stabilisce una proposta di legge approvata dalla giunta regionale nella seduta di oggi pomeriggio. La proposta, vista l'urgenza dell'intervento, sarà discussa domani in consiglio regionale. "E' una prima rapida risposta – è il commento del presidente Enrico Rossi – alle difficoltà che si sono venute a creare per tante famiglie dopo l'evento eccezionale che ha colpito la Toscana.

Queste risorse consentiranno di far fronte, almeno in parte, ai danni, spesso ingenti, che molti cittadini hanno subito alle proprie abitazioni". La proposta di legge prevede che possano richiedere il contributo i nuclei familiari che hanno subito danni alle prime abitazioni con un valore ISEE massimo di 36 mila euro. Inoltre stabilisce che saranno i comuni a disciplinare autonomamente criteri e modalità di assegnazione del contributo, che non potrà superare i 5 mila euro per ciascuna famiglia.

I 3 milioni di euro saranno ripartiti tra i comuni colpiti proporzionalmente alle segnalazioni di danno che saranno acquisite dai comuni stessi con avviso pubblico. I comuni colpiti ammessi alla misura urgente sono 246 su 280: tutti quelli delle province di Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa - Carrara, Prato, Pistoia, 38 in quella di Firenze, 10 a Livorno, 33 a Pisa e 21 a Siena.L’Anci Toscana ha inviato a tutti i Comuni della regione una comunicazione per la raccolta delle informazioni sulle conseguenze del fortissimo maltempo delle scorse settimane.

Un modulo che servirà sia a quantificare i danni, in modo da presentare alla Regione Toscana una sintesi esaustiva della situazione, sia e soprattutto per avere un quadro delle coperture assicurative di ciascuna amministrazione, per poi poter inquadrare l'effettiva entità dei risarcimenti. “Si tratta di una iniziativa alla quale chiediamo ai Comuni di rispondere in tempi brevi, nel loro stesso interesse – spiega la presidente Sara Biagiotti – Soprattutto per quanto riguarda la copertura assicurativa, è importate sapere se la polizza prevede anche i rischi atmosferici, Il contributo che chiediamo ai sindaci è prezioso, per individuare le procedure migliori per predisporre la procedura di ogni singolo comune per gli eventuali risarcimenti”.

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