La Stagione dei sorrisi, la zingarata di un fiorentino nel Sudest asiatico

"Non racconterò nulla di epico o di straordinario, se non il quotidiano assistere curioso a ciò che mi è passato dinnanzi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2014 11:17
La Stagione dei sorrisi, la zingarata di un fiorentino nel Sudest asiatico

La stagione dei sorrisi. "Una zingarata nel Sudest asiatico" la definisce Leandro Bocchicchio, intendola come una serie di vicende vissute da un fiorentino giunto alla boa dei suoi quarant'anni. "Non un semplice diario di viaggio - spiega l'autore - ma la cronaca di una trasformazione avvenuta passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, restituendo la voglia di sorridere a un uomo che credeva di averla smarrita chissà dove".

Chi è Leandro. “Mentre i miei compagni di scuola leggevano Topolino, io sognavo sfogliando le pagine dell’Atlante Geografico. E mi immergevo nella magia delle splendide foto di quei posti che un giorno, mi dicevo, avrei percorso con i miei passi…”

Il sogno diventa realtà a partire 18 anni e Leandro comincia il suo girovagare, nel tentativo di soddisfare l’ardente curiosità per ciò che sta oltre confine. Prima che lui stesso se ne possa accorgere, tutto ciò si trasforma in una autentica ricerca, un mezzo per entrare in contatto con l’essenza più profonda del vivere.

I viaggi. "Compriamo valanghe di souvenir e scattiamo migliaia di foto, come a volersi ‘appropriare’ dell’essenza del posto, convinti che basti un visto su un passaporto per certificare di esserci stati. Ma ci siamo stati veramente? Ci facciamo idee sommarie e approssimative delle diverse realtà che approcciamo, il più delle volte tornando a casa coi bagagli pieni di cianfrusaglie e di quell’insoddisfazione tipica di chi “pensava fosse meglio”, o si aspettava "qualcosa di diverso”". Con la tecnologia e grazie ad internet è possibile spostarsi senza muoversi da casa: "Ciò che la tecnologia è in grado di fare da questo punto di vista non ha praticamente limite, ma toglie, a mio avviso, gran parte del gusto impagabile di una scoperta fatta in prima persona, anche di cose a prima vista banali".

"Ogni luogo è diverso da un altro, abitato da gente diversa, con problematiche differenti che determinano soluzioni differenti. Non c’è la pretesa di risvegliare le coscienze, né tanto meno di indottrinare chicchessia a seguire una via migliore delle altre; assolutamente no. L’unico scopo di tutto ciò è una pura condivisione dell’esperienza che mi ha portato per mesi in giro per paesi lontani"Il racconto. "Esplorare paesi lontani diviene, aldilà del mero godimento sensoriale, un pretesto per abbandonare ogni volta una parte di sé nelle terre che calpestiamo, lasciandosi totalmente ispirare da quanto siamo in grado di assorbire da esse.

Una delle conseguenze di questo marasma emozionale è il desiderio di mettere tutto nero su bianco, di immortalare con getti di inchiostro frammenti di bellezza e di umanità".

A cavallo tra il 2012 e il 2013 Leandro lascia l’Italia per recarsi in Asia, con la volontà di rimettersi totalmente in discussione e senza per la prima volta darsi una data di ritorno. Da questa vicenda nasce La Stagione dei sorrisi - Le vicende ordinarie di una zingarata nel Sudest asiatico -, il suo primo libro, auto pubblicato sulla piattaforma web IlMioLibro.it, distribuito on line e in libreria da Feltrinelli.

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