La Fiorentina vince a Torino ma protagonista è il Var

Una squadra concentrata e volitiva trova un successo importante. Emozioni prima della gara con cori e uno striscione dedicato ad Astori dai tifosi del Toro. In goal Veretout e Thereau.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
18 marzo 2018 20:29
La Fiorentina vince a Torino ma protagonista è il Var

Atmosfera surreale allo stadio “Grande Torino”. Dopo un omaggio dei tifosi granata a capitan Astori, scende il silenzio della tifoseria torinista che protesta con la squadra e la società di Urbano Cairo per la mediocrità di questo campionato senza obiettivi.

La Fiorentina cerca di fare la partita. Ma è una gara che regala emozioni soprattutto per l'intervento del Var. E' il sesto minuto quando Simeone cade in area e per l'arbitro Gavillucci è rigore. Interviene il Var che dimostra che Moretti non ha toccato Simeone e il rigore è giustamente revocato.

Sei minuti dopo è ancora protagonista il Var che individua un tocco di mano di De Silvestri in area e induce l'arbitro a concedere il rigore. Lo batte Veretout che, probabilmente turbato dalle incertezze sull'assegnazione del penalty, sbaglia facendosi parare il pallone agevolmente da Sirigu.

I Viola non si demotivano ma, nonostante il buon impegno di tutti, rivelano le consuete difficoltà a finalizzare il gioco. Il Torino che appare abbastanza fragile conduce una partita difensiva e concede il pallino del gioco a una Fiorentina più volitiva che cerca di attaccare ma i suoi tentativi sono sterili. In avanti il generoso impegno di Simeone è velleitario e rivela spesso una immaturità tecnico tattica che impedisce all'argentino di essere risolutivo.

La partita non è bella. E' la gara tra due squadre che non sembrano avere più obiettivi. Più Fiorentina che Toro, ma lo spettacolo in campo non regala emozioni.

Nel secondo tempo di una partita che può essere cambiata solo da un episodio, arriva al quattordicesimo, un po' fortunosamente, il vantaggio viola: Veretout approfitta di un errore di Acquah e batte Sirigu.

La Fiorentina ha in mano la partita, mentre il Torino contestato dai tifosi, sembra incapace di reagire. Ci pensa comunque la Fiorentina ad aiutare il Torino. I Viola non riescono a chiudere la gara, calano vistosamente e arretrano il baricentro. La squadra di Mazzarri prova un forcing che regala a cinque minuti dal termine il pareggio grazie a Belotti che, su punizione di Ljajic, sorprende abilmente la difesa viola e insacca. La gara sembra finita con un risultato che penalizza i Viola, ma al 48' è ancora protagonista il Var che vede un fallo di mano di Ansaldi in area e induce l'arbitro a concedere un rigore che, con freddezza, Thhereau trasforma e dedica a Davide Astori.

Un successo importante per la Fiorentina che, emozionalmente colpita dalla perdita del “capitano” sembra aver trovato compattezza e determinazione. Buona partita della difesa, salvo l'errore sul goal del Torino, molto bene il centrocampo guidato da Badelj, da migliorare, nonostante la discreta prova di Saponara e Chiesa, l'incisività dell'attacco. Adesso s'è accesa con questa vittoria una tenue speranza per la zona UEFA. Può essere la giusta motivazione per affrontare al meglio il prosieguo del campionato.

Parla così Stefano Pioli ai microfoni di Premium: “Sarebbe stato un peccato non vincere questa partita, ci abbiamo creduto fino alla fine. Stiamo vivendo un momento particolare dentro di noi, era giusto esultare così per questa vittoria. Abbiamo preparato bene questa gara, i ragazzi l’hanno interpretata al meglio. Europa? Quando in passato abbiamo fatto qualche discorso in più ci siamo persi a guardare la classifica, e sono arrivate delusioni. Dobbiamo continuare a dare il massimo, ci siamo promessi di dare il massimo ogni volta che si andrà in campo, in allenamento e in partita. Mancano ancora tante gare, abbiamo un calendario complicato, giocheremo contro squadre che si dovranno salvare. Stiamo dando seguito a buone prestazioni, non dobbiamo guardare la classifica.

La molla sono stati gli insegnamenti che Davide ha lasciato nei suoi compagni. Era il primo a credere nei suoi compagni, nel lavoro, e noi dobbiamo portare avanti questo impegno. Ho sempre detto di avere un gruppo unito, disponibile e compatto, e questa disgrazia ha fatto sì che questa compattezza fosse ancora più forte. Solo in campo possiamo dimostrare il nostro ricordo per Davide, dobbiamo dare il massimo. Poi è chiaro che Davide ci manca, è dentro di noi.

Potevamo giocare più in velocità, ma il Torino era tutto sotto palla. Abbiamo avuto lucidità di aspettare il momento giusto per trovare i varchi giusti, ed essere efficaci. Nel primo tempo abbiamo avuto 5-6 soluzioni in cui bastava un passaggio giusto invece del tiro per andare in porta. Ma vogliamo cercare di fare la partita sempre, non subirla. Chiaro che dobbiamo migliorare, per la mole di gioco che costruiamo, possiamo diventare più pericolosi. Martedì avevo un po’ di preoccupazione ad andare al campo e rivedere i giocatori, credevo che la partita con il Benevento potesse averci svuotato.

Invece appena li ho visti ho capito che c’era tornata tutta l’energia mentale e fisica. Ero certo della prestazione di oggi, perché quando una squadra lavora come abbiamo fatto noi in settimana poi i risultati si vedono. Vittoria senz’altro meritata. Rigorista? A inizio gara erano Veretout e Simeone, ma entrando Thereau era poi lui il rigorista. Non è entrato bene in partita, era giusto che poi tirasse lui. È stato bravo, non era facile tirare un rigore così decisivo nel finale”.

Torino-Fiorentina 1-2

TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri (9' st Barreca), N'Koulou, Moretti, Ansaldi; Acquah, Rincon (28' st Ljajic), Valdifiori; Iago Falque, Belotti, Berenguer (12' st Niang). Allenatore: Mazzarri

FIORENTINA (4-3-1-2): Sportiello; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Badelj, Veretout; Saponara (31' st Thereau); Chiesa, Simeone (20' st Falcinelli). Allenatore: Pioli.

Arbitro: Gavillucci di Latina

Reti: 14' st Veretout; 40' st Belotti, 48’ Thereau

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