La Fiorentina è sconfitta all'Olimpico ed è fuori dalla Coppa Italia

Gara mediocre della squadra. In svantaggio dopo cinque minuti, I Viola esercitano un possesso palla sterile che non impensierisce mai la Lazio. Bene Chiesa, Vitor Hugo e Dragowski. Babacar, Benassi e Saponara impalpabili

Alessandro
Alessandro Lazzeri
27 dicembre 2017 01:37
La Fiorentina è sconfitta all'Olimpico ed è fuori dalla Coppa Italia

La Fiorentina è sconfitta nei quarti di finale di Coppa Italia dalla Lazio. E' una sconfitta che, pur prevedibile, se si considera il diverso tasso tecnico delle due squadre, è molto deludente per quanto mostrato in campo dai ragazzi di Pioli. La statistica segnala un possesso palla dei Viola intorno al sessanta per cento senza nemmeno, in tutto il primo tempo, un tiro nello specchio della porta. Questa è la fotografia impietosa ma veritiera di una squadra che è cresciuta nel tempo, ha migliorato nel gioco ma ha ancora evidenti difficoltà negli ultimi trenta metri. Si era visto nella partita col Genoa, si è visto a Cagliari ed è ampiamente confermato dalla partita contro la Lazio.

La cronaca ci dice di una Fiorentina che dopo alcuni tentativi d'attacco subisce al quinto il goal di Lulic che supera agevolmente la difesa e segna con un bel diagonale dalla sinistra.

La Fiorentina ci prova al settimo con Gaspar ma il tiro è fuori. I Viola cercano di reagire ma perdono molti palloni e non riescono a essere pericolosi. Sono, invece, i Biancocelesti ad andare vicini al raddoppio. Al dodicesimo Caicedo anticipa Dragowski in uscita ma Gaspar salva sulla linea. Al 24' Milinkovic-Savic impegna Dragowski. Il centrocampo viola soffre e l'assenza di Badelj si fa sentire. Molti palloni persi innescano pericolose ripartenze di una Lazio decisa a chiudere la gara. Al 29' su un pallone perso dalla Fiorentina, scatta un contropiede laziale concluso da Immobile con un tiro fuori di poco. Due minuti dopo Anderson con un tiro cross chiama Dragowski a una deviazione di piede. Molti gli errori dei Viola che attivano le incursioni sempre pericolose di una Lazio che merita ampiamente il vantaggio.

Nel secondo tempo Pioli schiera Simeone ed Eysseric al posto dei deludenti Saponara e Benassi La squadra è più compatta, il pressing è più alto, la Lazio appare stanca e meno precisa. La Fiorentina attacca con maggior dinamismo ma non riesce a finalizzare. La migliore occasione per i Viola è al 19' quando Chiesa si libera di un avversario e con un gran tiro in diagonale chiama Strakosha a un difficile intervento. La Fiorentina cerca il pareggio ma si fa sorprendere al 21' da una ripartenza laziale con Immobile che, lanciato a rete, è fermato da un grande recupero difensivo di Vitor Hugo. La Fiorentina preme con un possesso palla che non sfocia quasi mai in azioni pericolose. Babacar non è mai incisivo, Simeone non combina molto e non basta un grande Chiesa a riaprire una gara che, visto il calo biancoceleste, appare impresa non impossibile. Il forcing finale non cambia il risultato e la Fiorentina interrompe con qualche rimpianto il suo cammino in Coppa Italia.

Parla così Stefano Pioli nel dopo gara: “Formazione? Io non volevo mettere alla prova nessuno, ho messo in campo la formazione migliore che avevo per condizione dei giocatori. Ma abbiamo fatto un primo tempo troppo impreciso, la Lazio ha fatto la partita che voleva, chiudersi e ripartire in contropiede. Ma nella ripresa abbiamo dimostrato le nostre qualità, con un po’ di fortuna potevamo riprendere il risultato. Badelj è un giocatore che ha certe geometrie e qualità tecniche, ma senza di lui abbiamo vinto anche contro la Samp. La fatica nella circolazione non è dipesa solo dai centrocampisti, abbiamo fatto errori che di solito non facciamo. I giocatori hanno dato tutti il massimo, i giocatori offensivi hanno fatto fatica specie nel primo tempo perché non siamo arrivati molto in avanti. Tutti forse hanno reso meno di quanto potevano”.

Critiche sulle seconde linee? “Perché non avete fatto queste domande contro la Samp, o quando chi subentrava, ha deciso una partita? Ho dato fin qui più continuità a certi giocatori perché volevo dare degli equilibri a una squadra nuova, ma non credo che stasera la squadra abbia perso perché c’erano seconde linee. Sanchez, Babacar, Gaspar per me sono titolari. Il gol è arrivato per un errore tra Benassi e Veretout, ad esempio. Siamo stati meno lucidi di altre volte, la Lazio ha fatto la stessa partita del Cagliari, ci ha aspettato. Bisognava avere una lettura delle giocate più semplice. Ci è mancato il guizzo, ma non dimentichiamoci contro chi giocavamo”.

Occasioni Lazio su palle perse? “Si dà la colpa su chi sbaglia il passaggio, ma l’errore è anche dei compagni che non si muovono. Su alcune letture non siamo stati precisi. In altre partite abbiamo preso gol in queste situazioni, penso alla Roma. Poi la squadra era cresciuta molto, abbiamo sbagliato oggi qualcosa di troppo specie nel primo tempo. Eysseric e Saponara? La loro condizione è buona, altrimenti non avrebbero giocato. A livello di caratteristiche non hanno lo ‘strappo’, ma il dribbling, il possesso palla. Polemica con l’arbitro? Durante la partita chiedevo di accelerare il gioco, lui diceva ‘tranquillo, recuperiamo’. Ma tranquillo ha fatto una brutta fine… e sono arrivati solo 3′ di recupero. Poi ci siamo comunque chiariti. Biraghi aveva la febbre ieri, ho messo Chiesa a sinistra. Volevamo metterlo in condizione di fare l’uno contro uno ma nel primo tempo non ci siamo riusciti”.

Lazio-Fiorentina 1-0

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu; Basta, Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic (41' st Luis Alberto), Lulic; Anderson (13' st Lukaku); Caicedo (25' pt Immobile). Allenatore Simone Inzaghi

Fiorentina (4-3-2-1): Dragowski; Gaspar (29' st Gil Dias), Vitor Hugo, Milenkovic, Astori; Sanchez, Veretout, Benassi (1' st Eysseric); Chiesa, Saponara (1' st Simeone); Babacar. All.: Pioli.

Arbitro: Damato di Barletta

Marcatori: 5' pt Lulic

Note: ammoniti Gaspar, Strakosha, Veretout

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