La Fiorentina batte il Palermo e vede l'Europa. Incertezze sul futuro di Montella

Prova brillante della squadra. In goal Ilicic, Gilardino e Alonso. Qualche leggerezza difensiva

Alessandro
Alessandro Lazzeri
24 maggio 2015 23:17
La Fiorentina batte il Palermo e vede l'Europa. Incertezze sul futuro di Montella

La vittoria per tre a due a Palermo significa la conquista del quinto posto. Non è ancora certezza matematica ma il pareggio della Sampdoria a Empoli tiene i Blucerchiati a una distanza incolmabile, mentre la vittoria del Genoa (peraltro privo della licenza UEFA) tiene i Grifoni a due punti dai Viola.

La vittoria della Fiorentina è arrivata dopo una partita vera che ha visto la squadra di Montella esprimere un gioco brillante ed efficace che ha permesso di sconfiggere una squadra, quale il Palermo, che si è espressa con un buon calcio, penalizzato da qualche incertezza difensiva.

E' apparsa evidente sin dall'inizio la volontà della squadra di Montella di cercare la vittoria. Ilicic schierato come trequartista alle spalle di Gilardino e Salah, ha giocato una gran gara. Lo sloveno ha preso in mano la squadra sbloccando il risultato con un gran goal da trenta metri al 23'. Purtroppo dopo il goal, la Fiorentina si distrae e il Palermo pareggia. Il goal è di Jajalo che approfitta di un rinvio sbagliato di Pizarro. La Fiorentina non si deprime e cerca con insistenza di tornare in vantaggio. Al 30' Salah è sostituito da Joaquin. Al 33' è Gilardino, il migliore dei Viola assieme a Ilicic, a riportare in vantaggio i Viola.

La Fiorentina insiste: al 36' Gonzalo Rodriguez segna, ma il goal è annullato per un fallo, abbastanza dubbio, di Gilardino su Gonzales a centro area.Si chiude così un primo tempo interessante, che ha visto un buon gioco delle due squadra e il giusto vantaggio dei Viola

Nella ripresa la partita non cala d'intensità . Le squadre giocano una gara con frequenti cambi di campo. Poi il Palermo approfitta di un 'incertezza della difesa viola al sessantanove' .Dopo una mischia in area viola sul corner di Dybala, risolve Rigoni sottomisura e i Rosanero ritrovano il pareggio. A questo punto il Palermo sembra voler addormentare la partita, ma non ci riesce . La Fiorentina non si accontenta e cerca i tre punti. Al 72' una bella progressione di Joaquin si conclude con un tiro che miracolosamente Sorrentino respinge. Poi al 78'arriva il goal viola:punizione di Ilicic, sponda di Gilardino e gran sinistro di Alonso. Il Palermo si demotiva, anche se prova a trovare il pareggio.

I Viola riesce a controllare la gara e a concludere con una vittoria importantissima per l'accesso all'Europa League.

Adesso c'è il dubbio allenatore. Un dubbio che le parole di Montella nel dopo gara non sciolgono, come si evince dalle dichiarazioni a Sky: "Perché si parla sempre di Di Francesco al mio posto? Siamo amici... Ha dimostrato di essere un allenatore brave con delle idee. Ultimamente ha dimostrato di essere poco conciso, ho aspettato molto prima di entrare in diretta... La partita? Abbiamo disputato una buona partita, siamo stanchi a livello nervoso, ma abbiamo avuto un sussulto in più del Palermo.

Per fortuna che il nostro campionato non finisce oggi, c'è una piccola possibilità di superare il Napoli. Rammarico per la Champions? Ogni squadra ha il suo percorso, i punti che si hanno sono quelli meritati. Abbiamo fatto il massimo senza snobbare nessuna competizione. Talvolta c'è stato un pizzico di sfortuna, ma abbiamo sempre dato tutto. Non facciamo il giochino di vedere dove abbiamo perso punti, sarebbe autolesionistico. Futuro? I contratti esistono e i programmi uguale, serve grande rispetto.

Bisogna capire se siamo arrivati prima del previsto al nostro obiettivo che c’eravamo prefissati, vediamo se ci sono le basi e l'entusiasmo, da parte di tutti, per proseguire insieme. Nel contratto è stata inserita questa postilla non scritta che vi ho raccontato adesso, quando ci siamo stretti la mano al momento della firma. Posso anche allenare una squadra meno blasonata della Fiorentina, a patto che possa crescere. E' una questione di ambizioni in relazione alle possibilità. Non è vero che la Fiorentina mi sta stretta, sono orgoglioso di allenare questa squadra.

Gomez? E' importante per storia, gli infortuni l’hanno limitato. Per come gioca, lui ha bisogno di stare bene, e non lo è mai stato. Ovvio che ci aspettavamo di più da lui, ma il suo acquisto era stato pensato per averlo insieme a Rossi, che invece non c'è mai stato".

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