L'8 marzo per riscoprire le donne

Pugnalini: istituire consulte delle Pari opportunità dove non ce ne sono e dare forza a quelle esistenti. Presentato a palazzo del Pegaso un libro sul femminicidio. Storie di donne al Museo degli Innocenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2017 10:59
L'8 marzo per riscoprire le donne

Firenze– Si avvicina la Festa della donna 2017. Bouquet di eventi al profumo di mimosa a Firenze.

Uno spettacolo teatrale, visite guidate a tema, attività per famiglie e iniziative particolari in occasione della Giornata della donna: a marzo il Museo degli Innocenti promuove il suo ricco patrimonio di memorie e arte con la rassegna Madri, figlie e balie: storie di donne al Museo degli Innocenti promossa in collaborazione con CoopCulture. La rassegna prosegue in occasione della Giornata internazionale della donna, mercoledì 8 marzo, con le visite a temaMadri, figlie, balie previste sempre ogni ora ma a partire dalle 16.30 e fino alle 18.30.

Per le donne è previsto il costo del solo biglietto di ingresso. A partire dalle 18.30 aperitivo al Caffè del Verone (5 euro a persona) scontato del 50% per tutte le donne. Le visite a tema Madri, figlie, balie si ripeteranno anche domenica 12 e domenica 19 marzo alle 10.30, alle 15 e alle 16. Infine venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 marzo il museo propone Una donna innocente, spettacolo teatrale itinerante a cura della Compagnia delle Seggiole.

Un viaggio attraverso il tempo e lo spazio con tre repliche a sera alle 19.30, 20.30 e 21.30. Prenotazioni a cura della Compagnia delle Seggiole al numero 333 2284784, dopo le 14. Il biglietto dello spettacolo dà diritto a un ingresso ridotto al Museo da utilizzare entro il 31 marzo. 

Quale parità di genere? Se ci guardiamo attorno continuiamo a registrare situazioni di non equità, non solo nel campo del lavoro ma anche nelle istituzioni e tra le mura domestiche. Da qui l’appello della presidente della commissione regionale Pari Opportunità, Rosanna Pugnalini: “In occasione dell’8 marzo riteniamo utile sensibilizzare le istituzioni e prevedere gli organismi di parità, laddove non sono stati istituiti, e dare forza e mantenere quelli esistenti”.

“Dai dati in nostro possesso e dalle testimonianze di donne impegnate a vari livelli nelle amministrazioni – ha sottolineato Pugnalini – possiamo dire che tali strutture, laddove ci sono, fanno davvero la differenza, da un lato contagiano la società locale, che si fa più ricca di proposte, dall’altro aiutano a far maturare la cultura della parità, che si traduce in promozione dei diritti”. “C’è ancora molto lavoro da fare – ha concluso – ma contiamo sull’impegno di tutte e di tutti, donne e uomini, per continuare sulla strada che da sempre come Regione abbiamo tracciato, per una presa di coscienza collettiva”.

Avete mai provato a spaccare un melograno? “Il colore del succo ben dava l’idea del sangue e della sofferenza”, così è nato “Succo di melograno”, ha raccontato Ezio Alessio Gensini, curatore del libro sul femminicidio, insieme a Leonardo Santoli. Un contributo emozionale, oltre che sociale e solidale, che è stato presentato giovedì a palazzo del Pegaso. Un concentrato di punti di vista diversi “per cambiare”, ed i curatori, per invitare a invertire la marcia, sulla piaga del femminicidio, hanno messo a disposizione la loro arte. Il volume raccoglie articoli di giornalisti, “punti di vista” di cartoonist, blogger, giuristi, ricercatori scientifici, accademici della Crusca e non solo, artisti e tante altre sfaccettature professionali della vita di ogni giorno.

Ogni saggio è “preceduto e seguito” da un volto di Leonardo Santoli, con a fronte un testo di Ezio Alessio Gensini. Una terza pagina diventa un tweet di Ezio Alessio Gensini, interpretato fotograficamente/pittoricamente da Leonardo Santoli.

La storia di una famiglia che si nutre di amore, arte e cultura, la presenza e il talento, artistico e letterario, di due donne, così innamorate di Marino e allo stesso tempo indipendenti dalla sua forte personalità, sono l’omaggio che la Fondazione Museo Marino Marini dedica alla forza e all’energia dell’universo femminile. La festa dell’8 marzo è l’occasione per la Fondazione di aprire ancora una volta le porte del museo al territorio e alla città offrendo ai visitatori la gratuità dell’ingresso e l’organizzazione di un evento.

A tutti, non solo alle donne, è garantito l’accesso libero per l’intera giornata, dalle ore 10 alle ore 19. “L’invito per il prossimo mercoledì 8 marzo – spiega Ambra Tuci, coordinatrice degli eventi della Fondazione - è di riscoprire i grandi capolavori conservati nel museo, il più importante punto di riferimento per la figura dell’artista pistoiese, conoscere l’uomo e l’artista attraverso le due donne, l’una schiva, l’altra intraprendente e moderna, che fecero parte della sua vita ricoprendo un ruolo dominante.

L’iniziativa avviene in simultanea con l’apertura ad ingresso gratuito del Museo Marino Marini di Firenze, partner dell’evento e della programmazione che vede i due poli espositivi potenziare la propria collaborazione e promozione nell’anno di Pistoia Capitale della Cultura. La produzione letteraria di Egle (1901-1983), scrittrice e poetessa che interpreta le opere del fratello con le sue liriche e il ruolo attivo e stimolatore di Marina Mercedes Pedrazzini (1913-2008), moglie attenta e ‘compagna di viaggio’ scrupolosa e lungimirante sono i temi inediti intorni ai quali ruoterà l’evento culturale organizzato dalla Fondazione Marino Marini di Pistoia.

L’iniziativa “I cavalli vennero a specchiarsi nella luce”, in programma alle ore 17 tra le prestigiose sale del Palazzo del Tau, prevede letture e racconti ispirati alle sculture dedicate da Marino al mito ancestrale della grande madre, Pomona. La chiave interpretativa è quella degli sguardi di Egle e Marina. Sono previsti gli interventi dell’archeologa Cristina Taddei e dello storico dell’arte Iacopo Cassigoli. Le famiglie potranno usufruire anche del servizio di babysitting, arricchito da un programma di attività dedicate gratuite nello spazio della Biblioteca dei piccoli all’interno del museo (posti limitati, prenotazione gradita).

Le prime norme a tutela delle donne lavoratrici e la riforma del diritto di famiglia. La conquista del diritto di voto e la legge sul divorzio. I primi “giudici donna” e le norme contro le molestie sessuali; fino a quelle - più recenti - contro i reati di maltrattamento e stalking. Oltre settant’anni di battaglie che hanno portato a conquiste fondamentali sul versante dei diritti e su quello – non meno importante - di una piena emancipazione della donna nella famiglia, nel lavoro, nella cultura, nella mentalità, nel costume.

E’ questo il motivo conduttore (e non è l’unico!) del programma che lo SPI CGIL di Castelfiorentino ha promosso quest’anno in occasione dell’8 marzo (Giornata Internazionale della Donna) che è stato presentato stamani nella sala rossa del Municipio. Sono intervenuti il Sindaco, Alessio Falorni (il Comune ha patrocinato l’evento), il consigliere Sandra Niccolai (che ha la delega alle Pari Opportunità) il segretario dello SPI CGIL, Nadia Meacci, e i rappresentanti delle associazioni che hanno collaborato alla realizzazione del programma: Carlo Vezzosi (sezione soci Unicoop), Rosanna Ulivieri (Auser Castelfiorentino) e infine Monica Gazzo (gruppo fotografico Giglio Rosso), artista multimediale e regista, che ha offerto un contributo significativo sulla scorta di un’esperienza trentennale maturata negli Stati Uniti.

Il tema dell’emancipazione della donna nella società italiana sarà sviluppato attraverso una pluralità di eventi e di linguaggi: performances teatrali, cortometraggi, incontri, conferenze, e due mostre fotografiche aperte al pubblico fino a domenica 19 marzo. Mercoledì 8 marzo (ore 16.00) appuntamento al Ridotto del Teatro del Popolo. La serata sarà aperta da 3 cortometraggi di Monica Gazzo, alternando taluni cambiamenti avvenuti nel costume (le donne che si avvicinano ad una pratica sportiva tradizionalmente “maschile” come il Surf) ad alcuni temi forti come la violenza (indissolubilmente connaturata alla convinzione che una donna rappresenti per l’uomo una sua “proprietà”) o ancora le malattie professionali che la donna – al pari dell’uomo – può sviluppare durante la sua vita lavorativa, tema quest’ultimo di cui l’autrice parlerà per esperienza vissuta in prima persona. A seguire, gli interventi di Ivana Volterrani (coordinamento donne SPI CGIL) e del Sindaco, Alessio Falorni, e lo spettacolo teatrale “L’amore e le grandi storie” (di Franco Benedetti e Giuliano Bagagli), incentrato su due relazioni: quella di Antonio Gramsci con la moglie Giulia, e quella epica di Paride con Elena.

Alle 19.00 inaugurazione nelle sale espositive del Ridotto della mostra fotografica di Monica Gazzo, una “personale” in cui l’autrice racconta la sua esperienza all’estero e la sua attività teatrale (nell’ultima sala sarà possibile visionare anche un cortometraggio, con 4 videoritratti). Conclusione della serata con la cena organizzata dall’Auser. Sabato 11 marzo (ore 17.00) Monica Gazzo incontrerà il pubblico per illustrare in modo dettagliato i contenuti dei cortometraggi. Da sottolineare che l’autrice, dopo aver viaggiato tanti anni per motivi di lavoro, ha recentemente avviato una propria attività di produzione video nel cuore del Centro Storico alto di Castelfiorentino (è titolare dello “Studio Tilli”).

Ad Arezzo, alle ore 21.00, la Fondazione Ivan Bruschi, in occasione della Festa della Donna, presenta l’esibizione di quattro giovani artiste aretine, in collaborazione con l’Orchestra Giovanile di Arezzo. Nella suggestiva cornice offerta della Casa Museo di Ivan Bruschi si esibiranno Margherita Pasquini, al violoncello, Viola e Giulia Pasquini al violino e Carolina Marchetti al flauto, accompagnate da Alessio Tiezzi al pianoforte. Una musica tutta al femminile e giovanissima, visto che la media di età delle componenti è di 17 anni ma la loro bravura è proporzionale ai riconoscimenti già ricevuti dalle artiste, vincitrici di numerosi Concorsi Nazionali. Repertorio in programma: Max Bruch, (1 tempo dal concerto per violino in sol minore op.

26), Gabriel Fauré (Fantasia per flauto e pianoforte op. 79), Camille Saint Saens (Concerto per violoncello in la minore op. 31 e Introduzione e Rondò Capriccioso op. 28). L'ingresso sarà al prezzo speciale di € 1,00 per tutte le donne e al costo di € 3,00 per il pubblico maschile.

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