Jovanotti all'Università di Firenze: Dario Nardella in prima fila

Il sindaco saluta gli studenti prima dell'ingresso del "ragazzo fortunato" di Cortona

Antonio
Antonio Lenoci
03 giugno 2015 15:03
Jovanotti all'Università di Firenze: Dario Nardella in prima fila

Una mattinata insolita al Polo Universitario di Novoli visto che in Aula Magna accanto al professore costituzionalista Andrea Simoncini, si è seduto Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti.Tra il pubblico, in prima fila il sindaco, Dario Nardella, che ha ricordato agli studenti come la Facoltà di Giurisprudenza abbia segnato la sua vita "Siamo nell'Aula Magna di Economia, ma sarà interessante ascoltare Jovanotti anche se qualcuno può pensare.. Che c'azzecca? Il Diritto rappresenta la summa di come si possa regolare la vita delle persone ed occorre scienza anche nel diritto così come ne occorre nella musica che a sua volta risponde a regole ben precise". Concertoni allo Stadio.

"Mai così tanti artisti e con un raddoppio di date per Vasco e Jovanotti, ma ricordo anche gli MTV Awards alle Cascine".Perchè Jovanotti? Il rappresentante del Magnifico Rettore ha spiegato che si tratta di un personaggio dalla enorme capacità comunicativa definendolo "Imparatore" per le nuove generazioni.Lorenzo ha dispensato consigli ai giovani e rispondendo alle loro domande ha affrontato varie tematiche adolescenziali, non escluso il mondo del lavoro dove, ha spiegato, occorre avere un atteggiamento diverso dalla mera polemica.

"Di situazioni per essere polemici ne troviamo tante.. siamo pieni. Se invece cercate quello che funziona e lo travate, allora tutto gira meglio"."Mi sento come quelli che fanno i corsi motivazionali - ha detto - però quelli li odio. Believe in yourself. Non è vero, cavolate. Credete nel mondo, negli altri, Credere in voi stessi non significa nulla, noi non siamo nulla".Tra i vari aneddoti di vita, il cantautore pop ha svelato di aver fatto parte di un meeting segreto organizzato per mettere insieme i grandi rappresentanti della comunicazione del futuro, con lui anche noti personaggi sportivi, banchieri e general manager: "Non c'erano politici e mi sono meravigliato.

Ho chiesto il perché e mi hanno risposto che non servono. Oggi il mondo è guidato da altri aspetti, altri simboli".Incontrando poi i giornalisti nella Burella dell'Università di Firenze in un angolo stretto e privo di finestre, il cantante ha ricordato di aver girato alcune scene tra Firenze e Calenzano che serviranno come sfondo per il Concerto che si terrà all'Artemio Franchi di Firenze. "Disilludo subito tutti dicendo che si tratta di un segreto ma anche che non vedrete la Firenze del Brunelleschi, sono altre scene, ben altre immagini".Un aneddoto in particolare ha incuriosito gli studenti "La sagra della Ranocchia" della bistecca ed altri lavori volontari giovanili ed il senso utile del lavoro gratuito che serve per fare esperienza.

Una ragazza dopo aver tenuto la mano alzata per un'ora intera, riesce infine a fare una domanda sulla didattica: "Ma cosa ne pensi di questo fatto che quando usciamo da qui abbiamo imparato tanta teoria e poca pratica? Sappiamo tutto e non sappiamo fare nulla" pronta la risposta "Il dramma non è questo, è che tu lo chieda ad un cantante. Io non ho la risposta". Jovanotti ha ricordato più volte il padre, recentemente scomparso, ed il suo lavoro in Vaticano, un lavoro che non lo convinceva pienamente da bambino e che ha imparato a comprendere nel tempo.

Allora davanti all'eccessiva accondiscendenza paterna verso i prelati pensava "Piuttosto faccio il Papa, ma non bacio mani". Commozione infine per il collega ed amico, il trombettista Marco Tamburini, morto in un incidente stradale: "La vivo ancora con incredulità.. non ho superato la fase in cui si accetta quanto è accaduto".

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