Iscrizioni a scuola 2015-2016: a Firenze piacciono i licei

Ecco i primi dati riferibili alla Città metropolitana. L'Associazione genitori A.Ge. Toscana chiede di ridurre le competenze dei dirigenti scolastici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2015 17:18
Iscrizioni a scuola 2015-2016: a Firenze piacciono i licei

8378 iscrizioni alla scuola di primo grado, 8005 alle superiori (20 per cento professionale pari a 1626 iscrizioni, 26,7 tecnici con 2139 studenti, quasi il 53 per cento licei pari a 4240 allievi). "Sono questi i primi dati riferibili alle iscrizioni nella Città metropolitana - spiega il consigliere delegato alla Scuola Giampiero Mongatti - sulla base delle informazioni raccolte dall'Ufficio scolastico regionale". I dati indicano una tendenza, ma sono solo indicativi, in quanto mancano quelli di alcune scuole.

Bisognerà aspettare ancora un mese per avere un quadro più definito. A livello complessivo le iscrizioni in Toscana alle scuole di II grado (statali e paritarie) risultano essere al momento 30229 (nel 2014 erano state 32433). Come nel dato nazionale, si riscontra anche in Toscana un aumento delle iscrizioni ai licei. In Toscana si passa per i licei dal 50,72 del 2014 al 52,02 del 2015. Lieve flessione ripartita tra professionali e tecnici di circa mezzo punto percentuale a testa. I professionali passano dal 19,14% al 18,51% mentre i tecnici dal 30,14% al 29,47%.Il 3 febbraio scorso è stata depositata, per conto di 44 Dirigenti scolastici (i vecchi prèsidi), una richiesta danni al Tar Toscana contro il Ministero dell'istruzione e contro l'Ufficio scolastico regionale della Toscana per una cifra complessiva di oltre 10 milioni di euro.

In pratica, 230mila euro per ogni Dirigente scolastico. Come noto, il concorso per dirigenti scolastici del 2011 è stato compromesso da una serie di ricorsi e vertenze passate attraverso il Tar regionale e il Consiglio di Stato. Attualmente, in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato, si sta procedendo alla rinnovazione del concorso.

Intanto la prospettata riforma suscita pesanti reazioni. ”Il pericolo è che, alla fine, si scelga ancora una volta la soluzione di comodo di riformare gli organi collegiali, estromettendo i genitori. I genitori sono il naturale antidoto contro tante illegittimità, e allora perché si vogliono mettere fuori gioco? –chiede Rita Manzani Di Goro, presidente A.Ge. Toscana- Praticamente non se ne parla, quasi che non costituiscano una componente scolastica.

Inoltre troviamo fuorvianti i risultati diffusi in merito al questionario La Buona Scuola, in base ai quali ‘l’89% vorrebbe modificare gli organi collegiali, soprattutto per quanto riguarda le loro funzioni piuttosto che la composizione’ ”.”Come si può –chiede ancora Di Goro- decidere di riformare il governo della scuola solo perché, a fronte di un singolo quesito con 5 possibili risposte molto variegate, la maggioranza dei partecipanti si è espressa a favore di: ‘Si dovrebbero modificare le funzioni degli organi collegiali armonizzandoli con i poteri decisionali del preside’, quando non erano presenti adeguate alternative, come poteva essere ad esempio ‘Si dovrebbero modificare le funzioni degli organi collegiali LIMITANDO i poteri decisionali del preside’?” Due anni fa 5.435 genitori di tutta Italia si mobilitarono contro la proposta di riforma Aprea, sottoscrivendo la petizione di A.Ge.

Toscana. Adesso il Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori (Fo.N.A.G.S.), che ringraziamo, ha sottoscritto un documento in cui ripropone i medesimi contenuti, dimenticando però l’aspetto più importante, quello della formazione. Se nonostante ciò l’idea di estromettere le famiglie andasse avanti, contiamo di mobilitare un numero ben più grande di genitori, per chiedere al Governo di invertire la rotta. Intanto sono tutti già allertati” conclude Di Goro.

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