Intervista: Fabio Turchi passa al professionismo

Il Fiorentino al debutto nel Pugilato dei Grandi

Massimo
Massimo Capitani
26 ottobre 2015 21:32
Intervista: Fabio Turchi passa al professionismo

“La notizia ha fatto il giro d'Italia e non solo, - Fabio ne è consapevole fino in fondo, le parole sono le sue - ho lasciato la nazionale, l'esercito, la sicurezza per il professionismo e, dopo tanti anni, provo una sensazione bella. Ho sempre aspirato al professionismo non l'ho mai nascosto, considerando il dilettantismo un passaggio per questo mondo”.

Fabio Fabione Turchi debutta nel nuovo mondo a 22 anni, la data è quella del 31 Ottobre a Ferrara. Il suo avversario è il bosniaco Adis Dadovic, “non lo conosco, non ho visto video o altro, lo vedrò sul ring”. Il match è sulla distanza delle 6 riprese, come ti sei preparato? “La preparazione è stata simile a quella delle world series, ho lavorato di più sulla corsa, sulle ripetute al sacco e sulla tecnica. Ho fatto sparring con Furiosi, Piazza e Bruzzese”.

Per Fabio a Ferrara è già pronto un pullman di tifosi a cui si aggiungeranno alcune macchine, ed anche questo per un debutto è un'eccezione, “ci sono molto persone che mi vogliono bene, che mi seguono e questa sarà la mia arma in più”. Chi sono le persone che ti seguiranno? “amici, familiari e Paola, la mia ragazza, - anche lei è un'atleta di sport da combattimento - lei mi segue quotidianamente, è molto importante per la dieta e mi capisce nei momenti di nervosismo, che quando ti alleni ci sono sempre.

Tutte queste persone portano anche un grande carico di aspettative, “ne sono cosciente, ho delle pressioni avendo puntato tutto sul Pugilato, ma credo in me e sono convinto di far bene”.

Ho chiesto quello che volevo a Fabio, ma voglio ancora farci due chiacchiere così, visto che prima dell'intervista guardavo il suo profilo facebook, gli chiedo:

- Sul tuo profilo fb hai la foto di Mike Tyson, cosa rappresenta per te Iron Mike?

- Non guardo molto i video di Boxe in genere, ma lui è quello che mi dà più carica, più adrenalina, ho letto il suo libro, te lo consiglio.

- Io sono nato in quell'epoca ed eravamo tutti matti per lui, italia 1 mandava ogni suo match con il commento di Tommasi, che lo aveva scoperto in America. Il più giovane campione dei Pesi Massimi che intimoriva gli avversari mandandoli al tappeto già dalla conferenza stampa. Iron Mike, che non andò alle Olimpiadi perché al suo posto andò Tyler Biggs.

- Che poi Mike demolì alla settima ripresa da professionista.

Il Professionismo è la massima espressione della Boxe, è il Pugilato che ci hanno raccontato da bambini, che abbiamo visto in TV e che ora vediamo, raramente, dal vivo. È la Boxe che più ci fa battere il cuore e talvolta fermare il respiro. Lo sforzo prolungato, la grande sofferenza, dove tutto può cambiare per un solo pugno. Il massimo del coraggio.

In bocca al lupo Fabione.

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