Insieme contro il razzismo: domani Salvini a Campi Bisenzio

Video del sindaco Fossi: “Servono risorse, non comizi” e gli lascia una copia della Costituzione. Il sindaco Nardella: “Mercoledì mi aspetto di vedere tanti giovani di tutte le nazionalità”. Trombi e Verdi (Consiglieri Comunali di Firenze Riparte a Sinistra) "L'appello ha contenuti assolutamente condivisibili: il problema è la credibilità di chi lo lancia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2018 23:50

“È una manifestazione istituzionale aperta a tutti senza distinzioni politiche ma sotto un’unica bandiera: quella della democrazia e della libertà, contro ogni forma di razzismo e discriminazione, che nasce dalla preoccupazione verso un clima di intolleranza e xenofobia usato in modo ideologico senza alcun approccio costruttivo e realistico per la risoluzione dei problemi”. Lo dichiara il sindaco Dario Nardella a proposito della manifestazione pubblica ‘Insieme contro il razzismo’, che si terrà mercoledì prossimo, 27 giugno, in piazza Ognissanti a partire dalle 18.

La manifestazione é stata lanciata dal sindaco Nardella e dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi con un appello in difesa della democrazia e dei diritti umani. “Per questo è riduttivo e sbagliato attribuire l’iniziativa solo alla questione della cosiddetta schedatura etnica - spiega il sindaco -. Non vanno assolutamente sottovalutate le ansie e le preoccupazioni dei cittadini per le difficoltà di integrazione che oggettivamente esistono, ma che non si risolvono certo con slogan inneggianti all’odio o con proposte superficiali e sbrigative”.

“Mi rivolgo soprattutto alle giovani generazioni che saranno chiamate a costruire l’Italia di domani - continua il sindaco - e che, grazie al cielo, hanno una visione del mondo aperta e solidale e considerano il pluralismo culturale una ricchezza e non una minaccia”. “Mercoledì mi aspetto di vedere tanti giovani di tutte le nazionalità”, conclude il sindaco Nardella.

“Abbiamo letto l’appello della coppia Nardella-Rossi per una grande manifestazione in difesa della democrazia, contro il razzismo dilagante, in aperta opposizione alle dichiarazioni sempre più deliranti del ministro dell’interno Salvini ed in particolare contro la recente proposta di schedare la popolazione rom italiana, tanto terrificante quanto inapplicabile -intervengono Fattori e Sarti (Consiglieri Regionali di Sì - Toscana a Sinistra), Trombi e Verdi (Consiglieri Comunali di Firenze Riparte a Sinistra)- L’appello ha un contenuto condivisibile, anche se contiene significative omissioni e ‘non-detti’: sembra una chiamata a fermare i barbari che assediano la città, ma forse è utile ricordare che qualcuno le ha già spalancate le porte di quella città.

E’ sconcertante la disinvoltura con cui si dimenticano i campi di concentramento libici messi in piedi da Minniti o la la strategia dell’aiutarli davvero a casa loro, per citare Matteo Renzi. Sì, Salvini le spara grosse e ci fa indignare ma Minniti ha già fatto il grosso del lavoro.

Lo ha fatto esprimendosi in un italiano impeccabile, con tutte le autorità visibili e invisibili che stavano dalla sua parte e nel silenzio assordante della stragrande maggioranza di questo Paese. Quindi per carità, attacchiamo con forza Salvini e questo governo ma non dimentichiamo ciò che è successo appena ieri”.

Domani alle ore 14:00 contro-manifestazione a Campi Bisenzio, lanciata dall’appello della sezione ANPI “Lanciotto Ballerini”, in occasione della presenza di Matteo Salvini, portatore di posizioni esplicitamente razziste e autoritarie. Ha aderito anche Potere al Popolo.

Ministro Salvini, sul tema della sicurezza e della legalità abbiamo fatto molto in questi 5 anni, ma vogliamo fare di più” Comincia così il video-appello del sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi che si rivolge direttamente al ministro dell'interno “Per questo motivo approfittiamo della sua visita per chiederle cose concrete, a Campi servono: nuove unità di forze dell’Ordine per garantire al meglio il pattugliamento notturno; risorse per installare le telecamere dove mancano e ulteriori interventi per la riqualificazione delle aree più marginali della città.

A Campi – spiega Fossi - siamo convinti che la sicurezza si ottiene non solo aumentando uomini e mezzi di controllo, ma anche migliorando la vita delle persone ed eliminando tutte le situazioni di degrado e marginalità.” Fossi, elencate le necessità per il Comune, coglie l'occasione di questo appello per rivolgersi a Salvini “da padre a padre” e fare un riferimento alla carta costituzionale: “Ho due bambini bellissimi, cui i nonni hanno lasciato in dono la nostra Costituzione.

Un libro che ogni tanto leggiamo insieme, perché spero che imparino i valori di cui noi italiani dobbiamo esser orgogliosi. All’art 3, c’è scritto che Lorenzo e Matilde, i miei piccoli, sono uguali ai loro compagni di classe con cui giocano e studiano ogni giorno, indipendentemente dal colore della loro pelle e dai loro nomi. Sono tutti bambini e parlano tutti campigiano. É questa la realtà delle Nostre scuole, una realtà da custodire e su cui investire per garantire a tutte e a tutti i più piccoli inclusione e educazione di qualità.

Vede Ministro – conclude Fossi - i bambini di Campi non hanno bisogno della Costituzione per non discriminare i loro amici, sono bambini e lo sanno. Come lo sanno i campigiani, una comunità aperta, solidale e unita. Credo che la nostra Costituzione sia un libro fondamentale da leggere e rileggere per chiunque, specie per chi è chiamato a guidare una c munita. Per questo gliene lascio una copia in Comune.”

“Probabilmente pochi sanno-affermano all’unisono Elisa Montemagni e Susanna Ceccardi, rispettivamente Capogruppo in Consiglio regionale della Lega e Sindaco leghista di Cascina-che in Toscana, da ben diciotto anni, esiste una specifica Legge, istituita per tutelare identità, cultura ed usanze dei popoli rom e sinti.” “Una normativa-proseguono le esponenti leghiste-che ha ampiamente dimostrato di essere assolutamente inutile ai fini della reale integrazione di tali popolazioni ed anzi ha contribuito, nel tempo, ad esasperare i rapporti tra queste popolazioni e quella italiana.” “Siamo al cospetto -precisano Montemagni e Ceccardi-di una Legge per noi discriminatoria nei confronti dei cittadini toscani e quindi è doveroso abrogarla con effetto immediato.” “Solo per dare un’idea di quello che racchiude la citata Legge-sottolineano seccamente le rappresentanti del Carroccio-segnaliamo come nel testo venga riconosciuto il diritto alla sosta e stanzialità all’interno del territorio regionale, assicura la formazione professionale ed aiuti all’occupazione, promette il sostegno per la messa a norma e manutenzione delle unità abitative, senza dimenticare che tende ad agevolare gli insediamenti con finanziamenti anche reperiti da fondi stanziati per i piani di edilizia economica popolare, sottraendo così risorse importanti che dovrebbero essere primariamente destinate ai toscani.” “I campi rom, come ben conosce la sottoscritta-rileva il Sindaco di Cascina-si rivelano sistematicamente luoghi di origine e proliferazione di stili di vita delinquenziali, in ambiti caratterizzati, tra l’altro, dall’assenza delle più elementari norme igienico-sanitarie ed in presenza di beni che indicherebbero, paradossalmente, un alto tenore di vita.” “Anche per tutto ciò -conclude Elisa Montemagni- abbiamo quindi deciso, come detto, di presentare una proposta di Legge che azzeri quella in essere da quasi vent’anni; siamo proprio curiosi di vedere come si porrà, in merito, il Pd…”

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