Sciopero e presidio domani dei lavoratori Pineider

Dalle ore 9 alle ore 12 davanti al negozio in piazza Rucellai. Confronto oggi pomeriggio con i precari nella scuola del gruppo consiliare Pd Regione Toscana a palazzo Bastogi. Iniziative industriali: verbale di incontro firmato in Regione. Trw: Simoncini ribadisce impegno Regione contro ipotesi chiusura stabilimento

Redazione Nove da Firenze
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27 ottobre 2014 19:17
Sciopero e presidio domani dei lavoratori Pineider

FIRENZE– Pineider è un piccolo gioiello fatto di alte professionalità, professionalità che non si trovano nel panorama nazionale. L'azienda rappresenta l'eccellenza dell'artigianato, dell'incisoria e della stampa a rilievo, simbolo di storia e di prestigio della fiorentinità nel mondo. Pineider si trova ad oggi ad affrontare una crisi che la sta portando ad una lenta agonia. Adesso ha mandato una apertura di Cassa Integrazione a 0 ore per tutti e 13 lavoratrici e lavoratori presenti in azienda.

Perciò FILCAMS CGIL ha indetto uno sciopero e presidio dei lavoratori domani martedì 28 ottobre. Dalle ore 9 alle ore 12 davanti al negozio in piazza Rucellai.

Si è conclusa con la firma di un verbale d'incontro fra la società Tekva srl (che ha rilevato l'ex Iniziative industriali) e le organizzazioni sindacali territoriali di categoria (FemcaCisl, FlcemCgil,UiltecUil), la riunione promossa oggi in Regione dall'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini che ha preso atto dell'intesa, firmando il documento, insieme sindaco del Comune di Santa Luce Andrea Marini. Obiettivo dell'accordo il rilancio dell'attività dell'ex Iniziative industriali, la vecchia società attualmente in attesa di omologa del concordato preventivo presso il Tribunale di Pisa, specializzata nella produzione di tubi in vetroresina. Nel verbale di incontro si legge, fra l'altro, che Tekva ha presentato un progetto industriale che prevede, entro tre anni, la stabilizzazione totale dei lavoratori diretti e di buona parte degli indiretti. La Regione si impegna ad attivarsi presso il ministero del lavoro "in relazione agli ammortizzatori sociali vigenti al termine dell'attuale periodo di Cassa integrazione straordinaria" e per favorire "percorsi formativi mirati al fine di formare le professionalità necessarie per ricollocare con nuove mansioni all'interno di Tekva il personale attualmente in esubero". La Regione convocherà inoltre "un tavolo specifico che preveda il coinvolgimento di Iniziative Industriali, Tekva e i sindacati per progetti di ricollocazione, formazione e riqualificazione ad hoc". Le parti concordano di ritrovarsi periodicamente per la verifica del rispetto degli accordi siglati.

“Un atto d’indirizzo attraverso una proposta di risoluzione e un contributo al documento del Governo che puntino al riassorbimento del precariato, un problema ‘atavico’ del sistema scolastico italiano che dobbiamo affrontare e risolvere una volta per tutte”. Sono gli obiettivi che si è posta Daniela Lastri, consigliera regionale Pd e che ha espresso oggi pomeriggio a palazzo Bastogi in occasione di “Mai più precari nella scuola”, l’incontro “di ascolto e confronto sulla realtà del precariato nella scuola toscana” organizzato dal gruppo consiliare Pd Regione Toscana, a cui hanno partecipato circa 130 persone.

L’incontro si è aperto con i saluti di Ivan Ferrucci, capogruppo PD Consiglio regionale della Toscana e l’introduzione dei lavori di Daniela Lastri, a seguire gli interventi di tanti precari del mondo della scuola, in particolare le due relazioni a cura del Coordinamento precari, una di Nicola Iannalfo (“L’assorbimento del precariato”) e l’altra di Bernardo Croci (“Nuove norme per il reclutamento nella scuola”), di Maria Grazia Rocchi, deputata Pd, Emmanuele Bobbio, assessore regionale a Istruzione e formazione; hanno preso parte all’iniziativa anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali della scuola Cgil, Cisl, Uil, Gilda, Snals, Cobas, Noi Scuola, dirigenti scolastici e docenti, Rosa Maria Di Giorgi, senatrice Pd, Gianluca Parrini, consigliere regionale Pd e presidente V commissione, Lucia Matergi, consigliera regionale Pd. “Sia l’atto di indirizzo che i contributi al lavoro del Governo su cui andremo a lavorare si baseranno su un confronto diretto con chi vive sulla propria pelle il problema del precariato: saranno frutto di una sorta di consultazione diretta che si è concretizzata in un momento di discussione importante come quello di oggi – prosegue Lastri – L’Italia è a rischio di una sanzione comunitaria per aver abusato di contratti a tempo determinato nella scuola: il precariato deve essere ormai assorbito, seppur in modo diversificato, per garantire continuità e certezze al sistema scuola.

È una questione annosa che riguarda sia il corpo docente che quello non docente, come nel caso del personale Ata, anche questo un problema a cui bisogna mettere mano con urgenza”.Impegno massimo da parte della Regione, a fianco di istituzioni locali e organizzazioni sindacali, per scongiurare qualsiasi ipotesi di chiusura dello stabilimento di Livorno della Trw. Lo annuncia l'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini il quale, nel giorno del consiglio straordinario del Comune di Livorno al quale è impossibilitato a partecipare per impegni di giunta, invia un messaggio di solidarietà ai lavoratori, a due giorni dall'incontro previsto a Roma, al Ministero dello sviluppo economico. "La Regione – dice l'assessore – ribadisce il proprio impegno per bloccare ogni ipotesi di chiusura dello stabilimento di Livorno.

Un'ipotesi del tutto inaccettabile di fronte all'impegno responsabile dei lavoratori che in questi anni si sono adoperati per innalzare la produttività del sito e per rispondere alle richieste della azienda di rendere lo stabilimento uno dei più competitivi del gruppo. Non è assolutamente ipotizzabile un disimpegno del gruppo rispetto a Livorno – ha aggiunto Simoncini -. Tra l'altro in questi anni le istituzioni locali e la stessa Regione hanno messo a disposizione dell'azienda risorse importanti anche sul fronte ricerca sviluppo per garantire un rafforzamento dello stabilimento". Simoncini quindi spiega che, in vista dell'importante appuntamento del 29 ottobre al Ministero dello sviluppo economico, "chiederemo il ritiro di ogni decisione di chiusura e che comunque venga dato tempo al territorio, alle istituzioni e ai sindacati di costruire soluzioni alternative.

Elemento, questo, assolutamente necessario di fronte al passaggio di proprietà della Trw: le istituzioni devono essere messe in condizione di confrontarsi con la nuova proprietà". L'assessore conclude quindi confermando la disponibilità della Regione "a fare la propria parte, anche in termini di risorse insieme agli impegni importanti assunti dalla stessa amministrazione comunale, per garantire un futuro alla Trw a Livorno. Nei giorni scorsi a Roma, quando ci siamo incontrati per parlare del futuro dell'Eni col viceministro De Vincenti, abbiamo ottenuto l'apertura di un tavolo specifico su Livorno e Trw fa parte integrante e fondamentale di questo tavolo sul quale noi vogliamo costruire un accordo che punti al rilancio dello sviluppo dell'area livornese.

Saranno questi i punti con cui ci presenteremo fra pochi giorni a Roma".

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