Inchiesta Keu: da destra a fianco di imprese e lavoratori

Mazzetti e Mallegni (FI) sul posto: “Terra di imprenditori troppo spesso sotto scacco del Pd”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2021 23:15
Inchiesta Keu: da destra a fianco di imprese e lavoratori

Il territorio di Santa Croce è coinvolto nell'inchiesta Keu, dove è rimasta “toccata” anche la Regione, a causa del presunto smaltimento illegale di rifiuti tossici. Un'indagine che è iniziata nel 2018 e che vede ora molte personalità note, tra politici e rappresentanti dell'associazione dei conciatori, indagati o agli arresti domiciliari.

Episodi, personaggi e dinamiche relative alle recenti operazioni giudiziarie della Direzione distrettuale antimafia fiorentina continuano in questi giorni a essere presentati nei quotidiani e tematizzati da diversi esponenti politici locali, soprattutto da parte delle opposizioni di sinistra e di centrodestra.

L'inchiesta “KEU” ha gettato un immenso discredito su tutto il Distretto conciario di Santa Croce sull'Arno, coinvolgendo molti soggetti in posizione apicale della zona e mettendo a rischio molti posti di lavoro.

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L'imprenditore non è un delinquente, ma colui che spesso viene vessato dallo Stato, invece che aiutato”, così affermano il Senatore Massimo Mallegni e la Deputata Erica Mazzetti di Forza Italia che sono personalmente andati a parlare con il Presidente del Consorzio Aquarno e Vice Presidente del Consorzio Depuratore di Santa Croce, Paolo Mori e a Ponte a Egola con il Presidente di Cuoio-Depur Michele Matteoli, e i quattro Vice Presidenti Mauro Fiaschi, Simone Taddei, Ettore Valori e Riccardo Bastianelli.

Possono essere fatti degli sbagli, e su questo non c'è dubbio: bisognerà poi capire se questi errori sono stati fatti per colpa o per dolo, ma questo non è il nostro mestiere – continuano gli azzurri – a noi interessano le aziende e le ripercussioni che questa inchiesta avrà su di esse e quindi sull'economia del territorio”.

Quello che a noi interessa, non volendo entrare nella vicenda giudiziaria che lasciamo a chi di competenza – spiegano gli azzurri – è capire e cercare di trovare una soluzione, per tornare a dare dignità a tutte le concerie che, anche solo per essere ingiustamente associate all'inchiesta Keu, hanno immediatamente perso molti e importanti clienti”.

A noi di Forza Italia piace parlare con le persone, ascoltarle, perchè è troppo facile esprimersi sul “sentito dire”: noi oggi siamo qui, per preoccuparci che le aziende vadano avanti - continuano Mallegni e Mazzetti – Già il periodo che stiamo vivendo ha messo imprenditori e aziende in grave difficoltà, questo ulteriore e importante danno di immagine non deve bloccare ancora di più l'economia”.

Noi ci siamo e vogliamo difendere a spada tratta la parte sana di tutte questa vicenda, imprese e lavoratori: faremo di tutto per arginare il brutto disegno che si è costruito intorno a queste aziende. Abbiamo il dovere di tutelare chi in questa faccenda non c'entra niente ma sta subendo di rimbalzo delle conseguenze molto pesanti”.

Non possiamo tuttavia – proseguono ancora i Parlamentari – non fare una valutazione di tipo politico circa il “sistema” messo in piedi dalla Sinistra Toscana, Pd e altri che da sempre governano la Regione e la stragrande maggioranza di questi territori”. “Il mancato ricambio della classe politica e l'assuefazione a logiche di potere spesso “travestite”

da “magnanimità del regnante” ha osto le imprese in una situazione di oggettiva sudditanza e di necessaria sopravvivenza nel rapporto con il potere politico ininterrottamente dello stesso colore”.

“Questo modello non ci piace e non piace neppure alle imprese che spesso lo subiscono supinamente – concludono Mazzetti e Mallegni – Forza Italia intende disgregare questo “sistema” che in Toscana gestisce ogni cosa che si muove: acqua, rifiuti, energia, costruzioni, infrastrutture, contributi con un metodo stantio di anni di potere. Tuttavia è anche nostra responsabilità se in questi anni non siamo stati in grado di proporre alternative credibili e vincenti. Siamo convinti che le cose stiano cambiando e ci stiamo impegnando per tornare ad essere la guida di un processo politico competente e capace che propaga esperienze e anche militanza”.

“L'inchiesta KEU sta segnando la fine del presunto buongoverno della sinistra. Dopo la revoca di Ledo Gori a Capo di Gabinetto, è partita una guerra intestina tra Pd e Giani di cui faremmo volentieri a meno. Ci chiediamo quando è che il governatore inizierà a pensare ai toscani invece che ai suoi problemi. Da quando Giani è stato eletto presidente della Regione, la maggioranza non ha fatto altro che litigare sugli incarichi pubblici e i soggetti da piazzare nelle varie partecipate. Ci sono volute settimane perché Pd e Italia Viva si mettessero d'accordo sul nome di Chiappini per la Deputazione della Fondazione Monte dei Paschi.

Intanto la nostra Regione non ha ancora un assessore al bilancio perché Giani continua a fare il Giani: piuttosto che prendere una decisione che scontenterebbe qualcuno, preferisce che non ci sia un responsabile politico per la gestione del Recovery Fund in Toscana. Fino ad ora questa giunta ha peccato di pressapochismo e improvvisazione, i toscani non meritano di essere governati in questo modo”. E' il commento di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale.

“Le lotte intestine alla maggioranza non fanno bene alla nostra Regione. La Toscana ha il triste primato di aver vaccinato per ultima gli ultraottantenni, ci sono persone fragili che ancora non hanno ricevuto il siero e numerosi volontari dei servizi sociosanitari che non sono stati immunizzati. Giani e Bezzini continuano a dire che va tutto bene e lanciano ogni giorno annunci a cui non seguono fatti. Da ultimo, l'inchiesta KEU sta rivelando una commistione senza precedenti tra mondo economico e politica. I toscani stanno affrontando la più grave crisi economica dal secondo dopoguerra, non è accettabile che il centrosinistra sia più interessato alle sue vicissitudini interne che al governo della Regione", conclude Torselli.

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