Case Passerini: il Movimento 5 Stelle diffida la Conferenza dei Servizi

Ieri a Sesto Fiorentino mozione contro l'inceneritore. Anche un Circolo PD di Firenze chiede lo stop

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 giugno 2015 23:11
Case Passerini: il Movimento 5 Stelle diffida la Conferenza dei Servizi

La Piana tra Firenze, Calenzano, Campi e Sesto è un ecosistema territoriale delicato, che pare destinato a essere alterato dall'ampliamento dell'aeroporto, la possibile costruzione dell'inceneritore di Case Passerini, l'ampliamento autostradale e la realizzazione di altre infrastrutture.

Il Movimento 5 Stelle – per tramite dei 5 consiglieri regionali eletti, dei consiglieri comunali di Firenze e Sesto Fiorentino – ha informato la stampa di aver inoltrato alla Conferenza dei Servizi diffida formale di procedere alla seconda decisoria relativa all’inceneritore di Case Passerini prevista per giovedì 18 giugno, con richiesta di rinvio a data successiva all’insediamento del nuovo Consiglio Regionale. I consiglieri del M5S hanno spiegato come: “l'incenerimento come pratica di gestione dei rifiuti è scoraggiata dalle direttive europee e l’Italia in tal senso è già oggi sotto istruttoria preliminare a procedura d’infrazione per l’anomalo recepimento della Direttiva 98/2008.

Questo scenario di illegittimità prosegue con l’articolo dello “Sblocca Italia” che dichiara gli inceneritori “infrastruttura strategica nazionale” dimenticandosi il decreto attuativo relativo. In questo quadro di evidente contraddizione e nebulosità il Movimento 5 Stelle chiede di sospendere qualsiasi procedura tesa a sostenere l’inceneritore di Case Passerini e promuove l’adozione di un Piano del Riciclo centrato sulla strategia rifiuti zero, capace di generare 10 volte i posti di lavoro del sistema attuale e garantire la tutela della salute pubblica”. A riguardo del tema sanitario il consigliere regionale Andrea Quartini, medico, ha aggiunto: “Dove ci sono inceneritori l’incidenza di tumori e patologie respiratorie aumenta.

Come i Comitati della Piana e le Mamme No Inceneritore diciamo: noi non vogliamo la riduzione del danno, vogliamo ridurre il rischio, quindi richiamiamo per l'incenerimento dei rifiuti quello stesso principio di precauzione invocato da Regione Toscana per rifiutare gli OGM”. A chiusura il consigliere regionale Giacomo Giannarelli ha segnalato: “Dalla stampa leggiamo che Rossi ha riaperto le porte all’inceneritore di Scarlino, nonostante la sentenza del Consiglio di Stato. La diffida di oggi è solo il nostro primo passo per bloccare l’inceneritore di Case Passerini e avviare la progressiva chiusura di tutti questi impianti in Toscana, una Regione 13esima in Italia per raccolta differenziata dove però, già oggi, 14 Comuni differenziano i rifiuti oltre il 90%.

Al nuovo Consiglio Regionale e a tutta la Giunta Rossi diciamo: faremo tutto quanto la legge ci consente per far virare la Toscana verso un modello virtuoso della gestione dei rifiuti, incluso il ricorso alla magistratura”.

Fa scalpore l'approvazione, avvenuta nella serata di ieri, dell'ordine del giorno contro l'inceneritore nel Consiglio comunale di Sesto, che ha messo in imbarazzo il Partito Democratico e il sindaco, per le modalità con cui si è arrivati a questa scelta. "Abbiamo il fondato sospetto che il voto di ieri sia soprattutto un gesto opportunistico, ma vogliamo concedere alla sindaca il beneficio del dubbio. E, tutto sommato, siamo ottimisti in vista della conferenza dei servizi di domani: in fondo è convocata in una data pari, in un giorno della settimana pari, in un mese pari" affermano i consiglieri comunali di Sesto Bene Comune (SEL e Lista Quercioli) Jacopo Madau, Beatrice Corsi, Maurizio Quercioli e Gaetano Licciardi.

Anche il Circolo ECODEM di Firenze esprime contrarietà alla decisione di procedere alla costruzione di un inceneritore progettato per rispondere al fabbisogno di venti anni fa e basato su una tecnologia obsoleta che rischia a breve di non corrispondere più agli standard sull'emissione di sostanze nocive: "Riteniamo quindi che la scelta di costruire l'inceneritore di Case Passerini, con venti anni di ritardo e senza una nuova valutazione dei fabbisogno inserita in un piano reale di prevenzione, sia una scelta insostenibile dal punto di vista economico, ambientale e della salute dei cittadini. La Toscana è in forte ritardo nel riciclo e nella raccolta differenziata rispetto alle migliori esperienze italiane e può e deve fare di più".

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