Inaugurazione della stagione sinfonica del Maggio

Il 28 ottobre 2017 con il ciclo Šostakovič

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2017 09:03
Inaugurazione della stagione sinfonica del Maggio

Firenze 24 ottobre 2017 - Il Maggio Musicale Fiorentino per l’inaugurazione della Stagione sinfonica 2017/18 vara un importante progetto artistico: il ciclo integrale delle quindici sinfonie di Šostakovič, per la prima volta eseguite in Italia in un’unica stagione concertistica. Il 28 ottobre alle ore 20, sale sul podio per dirigere l’Orchestra e il Coro del Maggio il maestro Vladimir Fedoseev; il programma comprende la Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore per coro e orchestra Il 1° maggio (su testo di S.

Kirsanov), l’Overture festiva op. 96 sempre del compositore russo e i due celebri poemi sinfonici di Ottorino Respighi Fontane di Roma e Pini di Roma. Il ciclo sinfonico integrale sostakoviciano si concluderà coi due concerti diretti dal maestro Zubin Mehta il 28 e 30 giugno 2018 nell’ambito del 81° Festival del Maggio.

La sinfonia n.3, composta da Šostakovič nel 1930 in meno di un mese, viene per la prima volta eseguita al Maggio; sperimenta una forma inconsueta in unico tempo dalla complessa articolazione (rapidissimo incalzare ritmico, tamburi militareschi, marce bandistiche accelerate, buffonerie da circo, contrappunti e, come scrive Franco Pulcini nel programma di sala: “persino qualche battuta di tenerezza mahleriana” ) che si conclude con un coro. Squadratissima e retorica la 1° Maggio rappresenta, secondo la critica musicale, uno stile che Šostakovič abbandonerà presto abbracciando quindi - in seguito - la ricerca della melodia, attitudine che resterà per tutta la sua carriera un elemento imprescindibile della sua creazione artistica.

L’Ouverture Festiva op.96, scritta in tre giorni - fatto non certo inconsueto per l’autore – è stata diretta per la prima volta al Maggio (e per la prima volta a Firenze) dal maestro Riccardo Muti il 25 ottobre 1969; è una pagina di carattere celebrativo e di grande effetto, con un finale fantasmagorico, che venne scritta su commissione ed eseguita per la prima volta a Mosca nel 1954.

Alla piena maturità di Ottorino Respighi, uno tra i più vitali e internazionalmente apprezzati autori del primo Novecento italiano, appartengono i due celebrati Poemi sinfonici della cosiddetta “Trilogia romana”, Le fontane di Roma (1917) e I pini di Roma (1924). Il trionfo che arrise a Fontane quando - dopo una accoglienza fredda in occasione della prima a Roma - fu diretta da Toscanini l’anno dopo la sua composizione alla Scala, convinse Respighi, come scrisse Roman Vlad, “di aver trovato la sua via” e lo indusse a comporre, nel 1924, I pini di Roma che sin dalla sua prima esecuzione ebbe un successo clamoroso. Entrambe le composizioni mostrano le straordinarie doti di orchestratore del compositore.

Fontane di Roma fu scelto da Vittorio Gui come concerto inaugurale della Stabile Orchestrale Fiorentina il 9 dicembre 1928.

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