In Toscana la prima serra geotermica per alga spirulina

L’impianto pilota è frutto della collaborazione tra Enel Green Power, Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche e Università degli Studi di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2017 16:04
In Toscana la prima serra geotermica per alga spirulina

 È il primo impianto pilota al mondo in ambiente geotermico per la coltivazione di alga spirulina con calore geo e CO2 carbon free: si trova a Chiusdino, in provincia di Siena, a fianco di una delle più moderne centrali geotermiche della Toscana, ed è stato inaugurato ufficialmente questa mattina alla presenza del responsabile Geotermia Enel Green Power Massimo Montemaggi, del presidente e del direttore del Co.Svi.G.

(Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) Piero Ceccarelli e Sergio Chiacchella, del prof. Mario Tredici del Dipartimento di scienze produzioni agroalimentari e dell’ambiente dell’Università di Firenze, di Liliana Rodolfi presidente dello Spin Off “Fotosintentica e commerciale microbiologica”, del ricercatore Niccolò Bassi, del responsabile settore energia Confindustria Toscana Sud Mario Bernardini, del sindaco di Chiusdino Luciana Bartaletti e degli altri sindaci dei Comuni geotermici, nonché di rappresentanti dell’Università di Siena, autorità civili e militari.

L’attività nasce dall’accordo firmato a gennaio tra Enel Green Power e Co.Svi.G. per l’attività di sperimentazione sulla risorsa geotermica applicata alla coltivazione di alghe”: le due parti hanno stanziato 100mila euro a testa per la realizzazione dell’impianto pilota di Chiusdino, una piccola serra in cui viene coltivata alga spirulina utilizzando sia il calore geotermico che la CO2 carbon free, prodotta dal processo di produzione geotermico e sostitutiva di emissioni naturali, utile nel favorire l’attività di coltura delle alghe.

A curare la sperimentazione, insieme a Enel Green Power e Co.Svi.G., sono il Dipartimento di scienze produzioni agroalimentari e dell’ambiente dell’Università di Firenze, che attraverso lo Spin Off “Fotosintetica e commerciale microbiologica”, cura lo sviluppo degli inoculi e la formazione del personale impiegato nell’impianto. Il progetto ha l’obiettivo di dimostrare la possibilità e la convenienza di sviluppare colture ad alto valore commerciale, in adiacenza alle centrali geotermoelettriche, aumentando le ricadute economiche e occupazionali, connesse alla geotermia.

L’impianto pilota ha una dimensione di circa 125 mq e produce in vasche aperte e in fotobioreattori a pannello verticale: la sperimentazione si concluderà all’inizio dell’estate 2018 e fornirà dati utili alle realtà imprenditoriali che vorranno sviluppare la coltivazione dell’alga spirulina in ambiente geotermico, con vantaggi in termini di risparmio economico, innovazione e ambiente. Grazie a questo progetto e ai molti utilizzi della spirulina, dal cibo alla salute fino alla cosmetica, si apre una nuova frontiera della nutraceutica e della sostenibilità.

L’evento si è inserito nella più ampia cornice di “Centrali Aperte”, l’iniziativa promossa da Enel Green Power che dalla mattina ha accolto presso l’impianto geotermico di Chiusdino istituti scolastici del territorio, cittadini e turisti per visite guidate a cura del personale Enel Green Power. Centinaia di studenti, grandi e piccoli, hanno visitato la centrale, partecipato ai laboratori didattici e alle aree animazione. Per tutti il “menu geotermico” con prodotti tipici del territorio organizzato dalla Comunità del Cibo a energie rinnovabili, fondata da Co.Svi.G. e Fondazione Slow Food per la biodiversità. Tante anche le attività di intrattenimento, dal “Battesimo della Sella” al concerto in itinere a del Gruppo filarmonico giovanile di Chiusdino.

La centrale geotermoelettrica di Chiusdino è stata inaugurata nel 2011, ha una potenza installata di 20 MW, produce circa 150 milioni di chilowattora all’anno, in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 70mila famiglie, consente di evitare l’immissione in atmosfera di100.000 tonnellate di CO2, e favorisce un risparmio di combustibili fossili pari a 32.000 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) annui. L’impianto, perfettamente inserito nel contesto ambientale per collocazione, architettura e colori, costituisce un’eccellenza tecnologica nel panorama delle rinnovabili toscane.

“Oggi – ha dichiarato Massimo Montemaggi per Enel Green Power – compiamo un altro importante passo verso la sostenibilità e l’innovazione: la geotermia è una risorsa a 360°, utile alla produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile ma preziosa anche per i suoi usi plurimi, dal calore alla CO2 carbon free. Coltivare tutte queste peculiarità significa creare occasioni di sviluppo economico ma anche ambientale, favorire il benessere delle comunità locali ed essere sempre di più un punto di riferimento non solo per il mondo dell’energia ma anche per settori innovativi, dallo slow food alla nutraceutica. Si tratta di un risultato possibile grazie alla collaborazione con il Co.Svi.G, con l’Università degli Studi di Firenze, con le istituzioni e con il tessuto imprenditoriale e sociale dei territori geotermici, insieme ai quali vogliamo creare un vero e proprio distretto geotermico”.

"L'interesse per il progetto, da parte di CoSviG – ha sottolineato Piero Ceccarelli per Co.Svi.G. - è legato alla volontà del nostro consorzio di promuovere nuove occasioni di investimento nei territori geotermici che, pur collegate alla presenza di questa importante risorsa energetica, possano sviluppare nuove opportunità economiche ed occupazionali. Al termine della sperimentazione conosceremo le condizioni di sostenibilità tecnico-economica che renderanno la coltivazione di alga spirulina in prossimità di impianti geotermici una concreta e attraente opzione di sviluppo economico locale. CoSviG contribuirà sta avviando anche un percorso di formazione di figure che abbiano le competenze tecniche necessarie per la gestione di questo tipo di impianti e che, una volte formate, saranno disponibili anche per chi si vorrà in futuro affacciare a questo nuovo business”.

“Siamo molto soddisfatti – ha detto il sindaco di Chiusdino, Luciana Bartaletti – perché prosegue il percorso di sviluppo sostenibile che abbiamo avviato nel 2011 con l’inaugurazione della centrale geotermica di Chiusdino. Oggi arricchiamo l’offerta geotermica territoriale, perché questa risorsa non è utile soltanto per produrre energia elettrica pulita e rinnovabile ma anche per gli altri usi, a partire dal calore. Questo impianto sperimentale è una conferma importante e nei prossimi giorni partiranno anche i lavori per la costruzione dell’impianto di teleriscaldamento per il capoluogo del nostro comune”.

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