​In Toscana altri 63 milioni contro il dissesto idrogeologico

Protocollo di intesa firmato oggi a Roma dal ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti e dal presidente toscano Enrico Rossi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2017 13:54
​In Toscana altri 63 milioni contro il dissesto idrogeologico

 Fondi per oltre 26 milioni di euro destinati a quindici interventi prioritari a difesa del suolo e per contrastare il rischio idrogeologico in tutta la Regione Toscana: questo il contenuto del protocollo. Ministero e Regione hanno inoltre firmato un atto integrativo all'accordo del 2010 che permette il finanziamento di 31 interventi per oltre 37 milioni.Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, spiega così il significato della firma: "Proseguiamo, con il passo costante e sicuro del montanaro, a spendere materialmente al ritmo di 100 milioni l'anno in opere per la difesa del suolo e la tutela dell'equilibrio idrogeologico del nostro territorio.

Lo facciamo dal 2011, ed abbiamo investito fin qui a questo scopo qualcosa come 700 milioni di euro. Con la firma di oggi ci garantiamo questo livello di interventi anche per il 2018". "Dei circa 64 milioni che fanno parte del protocollo - precisa il presidente - 27 provengono dal bilancio regionale. Si tratta di interventi importanti che riguardano le dighe di Levane, per la messa in sicurezza di Firenze, con lavori sul Serchio e nelle zone alluvionate di Livorno. Si tratta di opere che interessano nove delle dieci province della Toscana. Non è facendo una grande opera che si risolvono i problemi, ma intervenendo su tutto il territorio, con opere pubbliche che mettano in sicurezza i cittadini".

Il protocollo d'intesa firmato prevede che attraverso il "Fondo Infrastrutture Ambientali" della legge di Bilancio per l'anno 2017, il Ministero finanzi subito i 15 interventi contenuti nella parte programmatica del "Piano nazionale per le aree metropolitane", secondo le priorità indicate dalla sezione programmatica del dpcm 2015. Il più rilevante per importo finanziario, da 16 milioni e 750 mila euro, è in provincia di Arezzo: si tratta dell'adeguamento della diga di Levane e delle opere connesse a questo intervento, che consentiranno in sinergia con le casse di espansione di Figline Valdarno di abbattere sensibilmente il rischio sulla città di Firenze.

Il Dicastero finanzia inoltre la messa in sicurezza del fiume Serchio con quasi 3,8 milioni di euro: l'adeguamento strutturale dell'argine destro con 2 milioni e 439 mila euro, mentre il sesto lotto dell'adeguamento del sinistro con 1 milione e 338 mila euro. Circa 1,2 milioni sono destinati complessivamente al ripristino della funzionalità idraulica del canale emissario della Viaccia nel fiorentino, attraverso due finanziamenti: 588 mila per il primo lotto, 700 per il secondo. Meno di un milione di euro (980 mila) vanno invece all'asportazione dei sedimenti di fondo del torrente Parmignola (Massa-Carrara).

Con l'atto integrativo vengono invece integrati gli accordi risalenti al 2010 con ulteriori 27 milioni: tra gli impegni del dicastero ci sono anche 1,8 milioni destinati al comune di Collesalvetti in località Stagno, una delle aree della provincia di Livorno alluvionate nella notte tra il 9 e il 10 settembre 2017. La Regione si impegna invece a finanziare 17 nuovi interventi urgenti da oltre 25 milioni. A questi vanno aggiunti i 7,8 milioni previsti dal Piano Operativo Ambiente FSC 2014-2020 per le frane: si tratta di tredici cantieri, tra cui la mitigazione dei rischi frana sulla Valle del Frigido (Massa, 1,9 milioni) e la sistemazione morfologica della spiaggia di Vada a Rosignano Marittimo (1,33 milioni). La Regione Toscana ha dato disponibilità a cofinanziare questi tredici interventi con ulteriori 2,1 milioni di euro.

"In Toscana – rileva il ministro Galletti – intensifichiamo l'impegno economico, nel solco della programmazione di questi anni e anche come risposta forte ai fenomeni alluvionali che si sono verificati. Tra Regione e Ministero c'è una piena condivisione di progetti e obiettivi di medio-lungo termine per tutelare il territorio toscano. In questi anni abbiamo cambiato registro e metodo: ci sono fondi, progettualità, consapevolezza dei rischi ulteriori innescati dai cambiamenti climatici. Confido – ha concluso il ministro - che il percorso intrapreso venga attuato e proseguito con coerenza in Toscana, come da tutti i presidenti di Regione quali Commissari di governo al dissesto, dunque con poteri straordinari per accelerare opere così importanti".

"La firma di oggi - afferma il presidente Rossi - testimonia la serietà del percorso intrapreso da quando sono stato nominato commissario per costruire i progetti e attuare gli interventi. Con questi fondi e assieme a quelli già presenti nell'accordo, oltre ad affrontare le criticità, finalmente si potrà ridurre in modo sostanziale il rischio idraulico per Firenze, in particolare grazie alla sinergia tra le casse di Figline Valdarno e la diga di Levane. Esprimo soddisfazione per la collaborazione con il Ministero dell'ambiente e sopratutto per il lavoro svolto dalle strutture tecniche e progettuali della Regione che è stato particolarmente prezioso e ha consentito di attingere a queste risorse".

I nuovi stanziamenti per la sicurezza del territorio oggetto del protocollo e dell'accordo di programma integrato sono solo una parte dell'impegno programmatico del ministero dell'Ambiente per le aree a rischio ambientale della Toscana. Il ministro e il presidente hanno fatto un punto della situazione delle bonifiche e dei fondi FSC a queste riservati: 61 milioni di euro sono destinati ai Siti d'Interesse Nazionale e alle varie aree inquinate. In particolare, 30,2 milioni vanno a Orbetello (area ex Sitoco), mentre 21 al SIN di Massa-Carrara. All'isola del Giglio vanno 2,8 milioni per la bonifica per la discarica in infrazione in località Le Porte, cui si aggiungono interventi da oltre due milioni nei comuni di Volterra, Montescudaio e Chiusdino. Completano il quadro delle bonifiche le opere previste nei comuni di Piteglio, Follonica e Scarlino.

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