Immigrazione: striscione xenofobo alle Piagge

Forza Italia contro gli arrivi per ragioni economiche. Migranti: arrivati a Sambuca 12 ragazzi nigeriani. Un progetto regionale per formazione e lavoro a rifugiati politici in Valdisieve. In Toscana oltre 48 mila imprese gestite da stranieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2015 00:08
Immigrazione: striscione xenofobo alle Piagge

Nel pomeriggio di sabato 13 giugno, nel quartiere Le Piagge, Forza Nuova ha messo uno striscione sul palazzo occupato all'angolo tra via Pistoiese e via dell'Osteria. Forza Nuova intende così denunciare il degrado del quartiere, consistente in furti, criminalità, spaccio e immigrazione incontrollata.

"L'Immigrazione è senza più dubbio alcuno l'emergenza nazionale. La più urgente, la più problematica. Occorre decidere e farlo in fretta. Cominciando anche dalle parole: chiamando le cose con il loro nome. I dati parlano di un 60% di migranti economici: questi sono tecnicamente dei clandestini che vanno distinti dai rifugiati politici e rimpatriati. Provi un cittadino europeo qualunque ad andare in un qualsiasi paese straniero senza un visto. Non si può fare, è la legge -dichiara il consigliere comunale Mario Razzanelli (FI)- Il degrado in cui versa la città di Firenze e che è oggetto delle paginate dei giornali di questi giorni è anche frutto di una cattiva gestione dell'immigrazione.

Accogliere chi scappa dalla miseria in strutture fatiscenti, speculare sulla loro pelle, lasciarli poi girovagare in città, non poter offrire loro un'occupazione e dunque un futuro, tollerarli quando per sopravvivere si mettono a vendere merce contraffatta o anche quando percependo l'assenza di regole smettono di rispettare anche le più ovvie: ecco non so se tutto questo vuol dire sentirsi più di sinistra e quindi più nel giusto, di sicuro non è più umano. E nemmeno umanitario. Non è assolutorio.

Non è tollerabile, non più. Il rimpatrio e un' assunzione vera di responsabilità che implicherebbe un aiuto concreto nelle loro terre d'origine, sono azioni più complesse, richiederebbero più sforzo, più competenza, più impegno, politiche vere e comunitarie per davvero. Ecco perché non si fanno ed ecco perché invece si dovrebbero fare".

La settimana scorsa 12 richiedenti asilo tra i 20 e i 30 anni, tutti nigeriani, sono giunti a Sambuca Val di Pesa, nel Comune di Tavarnelle, nell’ambito del piano di accoglienza coordinato e finanziato dalla Prefettura di Firenze. I migranti alloggiano all’Hotel Zucchi di Sambuca e vi rimarranno per il periodo necessario all’ottenimento dell’eventuale status di rifugiato politico e dei relativi documenti. Secondo un accordo già sottoscritto con la Prefettura di Firenze, sarà la Misericordia di Tavarnelle e Barberino, in collaborazione con le amministrazioni comunali, la Consulta degli stranieri che si è appena costituita, i Circoli e tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio, a gestire il percorso di ospitalità e integrazione dei richiedenti asilo per il loro inserimento pacifico nel tessuto sociale della comunità chiantigiana. Un modello virtuoso che nasce dal basso e fa leva sull’impegno condiviso e collettivo dei volontari, sul coinvolgimento della rete di solidarietà messa in moto dalle amministrazioni comunali e dal mondo associativo del territorio.

“Da subito abbiamo dato la nostra disponibilità ad affrontare l’emergenza immigrati – dichiara il presidente della Misericordia Paolo Naldini – e ci siamo assunti la responsabilità di gestire l’accoglienza con una rete volontaristica locale che mira a costruire un percorso di integrazione, di cittadinanza attiva e conoscenza reciproca con le associazioni e i volontari del territorio; inizieremo dall’insegnamento della lingua italiana per poi procedere con progetti, iniziative e attività che permetteranno ai ragazzi di inserirsi attraverso la partecipazione attiva nello svolgimento di lavori utili alla comunità, come piccole manutenzioni, pulizia del verde e attività di volontariato nei nostri circoli e nei settori più vari che spaziano dal sociale al culturale”. “Ci siamo attivati e stiamo lavorando – dichiarano i sindaci di Tavarnelle e Barberino David Baroncelli e Giacomo Trentanovi – come Unione comunale del Chianti fiorentino; le amministrazioni comunali, la Misericordia e la rete di solidarietà offrono insieme una risposta locale concreta che punta alla collaborazione e al coinvolgimento attivo di più realtà associative e organismi istituzionali tra cui la Consulta dei nuovi cittadini; l’obiettivo che ci poniamo è quello di supportare e monitorare la rete di solidarietà mettendo in campo quello che consideriamo un primo livello di integrazione.

Siamo fieri della nostra gente che ancora una volta dimostra grande spirito solidaristico, le associazioni sono una risorsa fondamentale in quanto portatori e promotori di una cultura della ospitalità che da sempre è radicata nel nostro territorio”. Nelle prossime settimane l’Hotel Zucchi, gestito da Nicola Di Francesco, ospiterà altri 8 migranti, per un quota complessiva di 20 richiedenti asilo, come previsto dal quadro di interventi coordinato dalla Prefettura di Firenze. I richiedenti asilo sono in fuga dal paese di origine a causa di situazioni complesse e pericolose legate a discriminazioni razziali, azioni persecutorie, guerre e conflitti di portata internazionale.

L'associazione Sulla Sieve si inserisce in un progetto regionale per l'integrazione per i rifugiati politici e dare formazione e lavoro durante la stagione di LIVE in SIEVE 2015. La partecipazione nasce dalla collaborazione con la cooperativa Pane&Rose Onlus di Prato e si inserisce all'interno di un progetto SPRAR (Sistema di Protezione Rifugiati e Richiedenti Asilo), che vede come ente capofila il Comune di Prato, in associazione con i Comuni di Vaiano, Carmignano, Poggio a Caiano, Bagno a Ripoli, San Casciano Val di Pesa, Montemurlo, Pontassieve, Incisa Val d’Arno, Figline Val D’Arno e Pelago. Il direttivo di Sulla Sieve, attraverso le parole di Luigi Occhini, esprime soddisfazione per la partecipazione al progetto: "Il progetto è in linea con i valori della mission di Sulla Sieve, che si ispirano a ideali di solidarietà, pace, dialogo e tolleranza tra culture.

Dopo le iniziative per il popolo Saharawi dello scorso anno abbiamo deciso di percorrere in modo più strutturato la via dell'integrazione e dell'aiuto a soggetti in difficoltà. Abbiamo quindi partecipato attraverso la cooperativa Pane&Rose di Prato, che ringrazio, ad un progetto SPRAR per inserire nel nostro organico un ragazzo rifugiato politico dal Pakistan. Oltre ad essere un grande lavoratore è una persona squisita che ci sta dando una grande mano negli allestimenti delle serate e siamo molto felici di aver fatto questa scelta.

Ci auguriamo -conclude Occhini - che da questa esperienza possa nascere, oltre che un'amicizia, anche un esempio per altre associazioni del territorio". Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo.

A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di "accoglienza integrata" che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

In Toscana sono complessivamente 48.375 i titolari d’impresa di origine straniera e la regione è la terza in Italia per numerosità del fenomeno. Le province toscane in cui il fenomeno è più forte dopo Firenze (che totalizza il 31,9% delle imprese) sono Prato (16,9%), Pisa (10,1%) e Lucca (7,3%). Le collettività estere più presenti in Toscana sono, nell’ordine, i cinesi (23,1%, rispetto ad una media nazionale del 11,2%), gli albanesi (13,6% a fronte di un dato nazionale del 7,6%) e i marocchini (13,4%). A livello nazionale i principali settori d'attività sono il commercio (34,5%), le costruzioni (22,2%) e i servizi alle imprese (15,6%).

Tuttavia l’analisi per provincia evidenzia come il settore manifatturiero incide per il 50,9% nella provincia di Prato e che le costruzioni registrano quote superiori alla media nelle province di Pistoia (41,7%), Siena (41,4%), Lucca (38%),Arezzo (37,3%) e Massa Carrara (34,1%).

In evidenza