Migranti: il Decreto Minniti è legge

Respinta mozione regionale di Sì Toscana a Sinistra. A Firenze manifestazione il 21 aprile contro i provvedimenti sull'immigrazione. Fattori e Sarti (Sì Toscana a Sinistra): “Netta la distanza culturale e politica con il Partito Democratico. Noi cerchiamo soluzioni, loro guardano al consenso facile, alimentando percezioni sbagliate.”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2017 21:59
Migranti: il Decreto Minniti è legge

Il dl migranti è legge. Una soluzione strutturale di lungo periodo secondo la maggioranza, un provvedimento autoritario che lede le garanzie giuridiche per l'opposizione.

A Firenze la sinistra scende in piazza il 21 aprile contro i provvedimenti sull'immigrazione contenuti nei Decreti Legge Minniti/Orlando. Venerdì alle ore 19.00 manifestazione serale da Piazza Santa Maria Novella verso Santo Spirito, attraversando Via Palazzuolo.

Mentre il Parlamento stava approvando i decreti Minniti, il Consiglio regionale della Toscana bocciava la mozione in cui si chiedeva alla Giunta di confermare la propria contrarietà all’istituzione di un CPR sul territorio regionale e di opporsi all’applicazione del Decreto Minniti, sollevando una questione di legittimità di fronte alla Corte Costituzionale. Il PD e i consiglieri di destra hanno votato contro la mozione di Sì Toscana a Sinistra.

“Il Partito Democratico, forza politica che continua ad autodefinirsi di centrosinistra, su temi come la marginalità sociale o l’immigrazione riesce oramai a superare a destra le destre, confondendo le questioni sociali con questioni di ordine pubblico. Per la sinistra, un senzatetto che dorme in una stazione non è un problema di decoro urbano, un disturbo da allontanare dal nostro sguardo, ma un essere umano a cui dar cibo e alloggio. Servono politiche sociali per combattere la povertà e non i poveri, per combattere la tratta delle prostitute e non le prostitute, per combattere le dipendenza e non i tossicodipendenti.

Occorre incidere sulle cause della marginalità sociale, non bastonare chi la soffre e la patisce” commentano i consiglieri Fattori e Sarti di Sì Toscana a Sinistra “Se i dati del Ministero dell’Interno del 2016 ci dicono che il numero dei reati commessi è in costante diminuzione da tempo, compresi i furti e le rapine che negli ultimi anni sono calati del 10%, decidere di dar poteri discrezionali ai sindaci per allontanare persone dal territorio sulla base di semplici sospetti significa inseguire la destre, inseguire una “percezione distorta” della realtà e legittimarla”, affermano i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì Toscana a Sinistra. “La risposta al fenomeno di chi emigra in fuga da guerre, dittature e catastrofi naturali, non è togliere un grado di giudizio ai richiedenti protezione internazionale, negando loro perfino la possibilità di comparire di fronte a quel giudice che in primo grado prende una decisione fondamentale per la loro vita.

Nè la soluzione è proporre l’istituzione di un Centro per il Rimpatrio (ex CIE) in ogni Regione. Abbiamo già sentito la favola dei Centri più umani e rispettosi della dignità delle persone, ma fino ad ora abbiamo visto solo strutture che non rispettano i diritti fondamentali dei trattenuti, costose e assolutamente inefficaci. Pensiamo piuttosto a correggere un sistema di accoglienza irrazionalmente emergenziale e costruiamo un meccanismo che sappia valorizzare le enormi potenzialità esistenti”, concludono Fattori e Sarti.

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