I Viola sfiorano l’impresa ma sono sconfitti dall'Inter

Un quattro a due bugiardo. Dopo un inizio folle i Viola fanno la partita e sfiorano l'impresa. Difesa imbarazzante. Buona fase offensiva con Ilicic e Kalinic. Gravi errori dell'arbitro Damato

Alessandro
Alessandro Lazzeri
29 novembre 2016 01:43
I Viola  sfiorano l’impresa ma  sono sconfitti dall'Inter

Si esce coll'amaro in bocca da San Siro, dopo aver visto giocare una Fiorentina” double face”. Venti minuti di ordinaria follia poi una buona Fiorentina che ha cercato l'impossibile rimonta contro un’Inter, tenuta in partita più dalla mediocrità di un arbitro che dalla qualità di un gioco che non c'è. L'inizio gara è stato davvero da incubo. Dopo due minuti i nerazzurri trovano il vantaggio con Brozovic che approfitta di una grave disattenzione della difesa viola. La Fiorentina è molle e non in partita.

Al nono arriva il raddoppio nerazzurro: la difesa non chiude, Tatarusanu non blocca ma respinge il pallone mollemente a centro area, arriva Candreva e mette agevolmente in rete. La Fiorentina è schierata con una squadra molto offensiva, con Kalinic unica punta, supportato da Tello, Ilicic e Bernardeschi. In attacco i Viola sono dinamici e propositivi: all'undicesimo una bella incursione di Borja in area è fermata in uscita da Handanovic. Il problema essenzialmente è la fase difensiva, che aveva mostrato evidenti lacune anche nelle gare con l'Empoli e col Paok.

La Fiorentina appare particolarmente fragile sulle fasce, dove gli esterni sono spesso in difficoltà. Al diciottesimo la Fiorentina subisce ancora, quando uno straordinario Icardi si libera di Gonzalo e di Astori e segna. Sotto di tre goal la Fiorentina reagisce con Ilicic che batte una splendida punizione che chiama Handanovic a una grande deviazione. Sul corner successivo Gonzalo subisce un fallo da rigore in area che solo il mediocre arbitro Damato non vede. Al 36' la Fiorentina prova a riaprire la partita con Kalinic che supera la difesa interista e batte Handanovic.

La Fiorentina ci crede, ma allo scadere del tempo un episodio dubbio danneggia i Viola: Gonzalo atterra Icardi fuori area, l'arbitro decreta l'espulsione del difensore viola, rilevando un fallo da ultimo uomo che, come si evidenzia sia a occhio nudo sia dalle riprese televisive esiste solo per l'arbitro Damato.

Nella ripresa la Fiorentina mostra carattere e determinazione. Ilicic, il migliore dei Viola, impegna ancora il portiere nerazzurro. I Viola sembrano più in forma dell'Inter e soprattutto di un arbitro che continua a inanellare errori. Al tredicesimo una gomitata di Miranda è punita solo con un giallo. Al 17' Ilicic accorcia le distanze con un'azione personale sulla sinistra, lo sloveno entra in area e batte Handanovic.

La Fiorentina ci crede e nonostante sia in inferiorità numerica, fa la partita e spaventa l'Inter. Sousa inserisce Chiesa al posto di Bernardeschi e il giovane Perez per Tello. Ilicic è sempre il più pericoloso con grande dinamismo e tiri da fuori. L'arbitro continua a dimostrarsi mediocre e non sanziona un fallo al limite su Perez e favorisce un contropiede di Jao Mario che sbaglia clamorosamente davanti a Tatarusanu. La Fiorentina gioca bene, disputa un ottimo secondo tempo, sfiora l'impresa. La Fortuna non arride ai Viola: all'ultimo minuto un'azione di contropiede, dopo un ennesimo fallo non fischiato, si conclude con un goal di Icardi che fissa la gara su un risultato di quattro a due che penalizza eccessivamente la Fiorentina.

Detto della mediocrità dei primi venti minuti e della qualità complessivamente buona della partita dei Viola, non poche perplessità suscitano le scelte e i cambi di Sousa. Quando il pareggio era a portata di mano, perché non ha inserito Babacar o Zarate ma Perez? Una domanda che non avrà risposta, una scelta discutibile di un allenatore che sembra raramente indovinare le sostituzioni.

.

Paulo Sousa ai microfoni di Premium: “Sono orgoglioso dei ragazzi, oggi abbiamo dimostrato la personalità dei miei ragazzi in una partita molto difficile. I ragazzi hanno giocato molto bene, da campioni. Arbitro? Dopo la partita non ne parlo. Tifosi? La curva merita i saluti, ci è stata vicina tutta la partita. Sono contentissimo per la squadra, ha fatto di tutto per vincere la partita. Ambizioni? Quelle di lottare contro tutti e contro tutto, cercando di fare il miglior gioco possibile e vincere le partite. Abbiamo avuto tante opportunità per vincere la partita, i ragazzi credono in ciò che facciamo. Ad ogni errore nostro siamo sempre penalizzati, ma i ragazzi continuano a crescere”. 

Nel dopo gara anche Corvino ha espresso le sue opinioni sulla partita: “Serata pazza, la squadra è partita sottotono, non era in serata, ma con caparbietà è rientrata in partita. Ma poi abbiamo notato una direzione arbitrale che non era in forma per tutta la gara. Può succedere, come ai nostri ragazzi per 20′, a lui per tutta la gara. Con decisioni che ci hanno lasciato perplessi e hanno condizionato la partita. Che un arbitro come Damato venga ad una partita così importante e non si presenti in forma.

Diego Della Valle? Ci siamo sentiti in giornata, era contento di venire a vedere la gara e i nostri ragazzi. Li ha visti sottotono nei primi minuti, poi ha visto una squadra che ha cercato in ogni modo di rimettersi in carreggiata. La squadra aveva ripreso la partita, ma la non serata della direzione arbitrale ha condizionato la partita. Obiettivo Europa? Giochiamo domenica per domenica, per dare il massimo, c’è tempo per rimetterci in carreggiata per quest’obiettivo”.

Inter-Fiorentina 4-2

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Miranda, Ansaldi; Brozovic, Kondogbia (1' st Joao Mario); Candreva (32' st Eder), Banega (23' st Felipe Melo), Perisic; Icardi. Allenatore: Pioli

Fiorentina (4-2-3-1): Tatarusanu; Salcedo, Gonzalo, Astori, Milic (1' st Tomovic); Badelj, Borja; Tello (29' st Perez), Ilicic, Bernardeschi (20' st Chiesa); Kalinic. Allenatore: Sousa

Arbitro: Damato di Barletta

Marcatori: 2' pt Brozovic; 9' pt Candreva; 18' pt Icardi; 36' pt Kalinic; 17' st Ilicic; 45' st Icardi

Note: espulso Gonzalo, ammoniti Kondogbia, Salcedo, Brozovic; Felipe Melo, Tomovic; Ansaldi, Borja Valero

In evidenza