I resti fossili di un raro squalo nella campagna senese

La ricerca dell'Università di Pisa e del GAMPS sull'evoluzione climatica e ambientale del Mediterraneo, pubblicata sulla rivista Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie. I dinosauri di Villa Mimbelli rimarranno a Livorno fino al 13 maggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2018 14:47
I resti fossili di un raro squalo nella campagna senese

A Castelnuovo Berardenga, nelle colline senesi, un’equipe di geologi e paleontologi ha rinvenuto un fossile dello squalo Lamna nasus, meglio noto come smeriglio o vitello di mare, il primo mai trovato sul territorio italiano e nell'intera regione mediterranea.

La scoperta dei ricercatori del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e del Gruppo AVIS Mineralogia Paleontologia Scandicci è stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie e fornisce nuove indizi sull’evoluzione climatica del Mediterraneo.

“Lo smeriglio, un predatore veloce e vorace strettamente imparentato con il più famoso squalo bianco, è oggi molto raro nelle acque del Mar Mediterraneo, e come fossile è principalmente noto da pochi reperti rinvenuti in Belgio e nei Paesi Bassi”, spiega Alberto Collareta dell’Ateneo pisano.

Secondo gli autori dello studio, il fossile di Lamna ritrovato nel senesee risalente al tardo Pliocene(da circa 5,3 a circa 2,6 milioni di anni fa) potrebbe testimoniare una delle prime fasi di raffreddamento del Mediterraneo, che solo poche centinaia di migliaia di anni prima era popolato da molte specie tropicali simili a quelle che oggi abitano le acque Indo-Pacifiche. Il rafforzamento della glaciazione artica avvenuto circa 3 milioni di anni fa avrebbe infatti mutato sensibilmente le acque toscane inducendo sia la scomparsa di specie tropicali sia l’arrivo di altre tipiche di ambienti temperati e freddi, come lo smeriglio, attraverso lo stretto di Gibilterra.

“Durante il Pliocene, buona parte del territorio toscano era sommerso da un mare popolato da una grande varietà di organismi – dicono Simone Casati e Andrea Di Cencio del GAMPS – le centinaia di denti fossili di squali “esotici” rinvenuti negli anni a Castelnuovo Berardenga indicano che l’attuale campagna senese era un ambiente di mare profondo, il cui fondale era caratterizzato da acque fredde, come quelle degli strati più profondi dei moderni oceani”.

Da allora, i profondi mutamenti geologici e climatici intercorsi hanno rimodellato il territorio, rendendolo una “miniera a cielo aperto” ricca di indizi che, se debitamente interpretati, possono svelare le origini dell'ambiente attuale.

“Il riscaldamento globale a cui assistiamo oggi e, più in generale, una pressione antropica solo in parte sostenibile stanno contribuendo a invertire nuovamente la rotta - conclude Alberto Collareta - Pesci tropicali provenienti dall'Oceano Indiano sono sempre più frequentemente pescati nel Mar Mediterraneo, mentre molte popolazioni caratteristiche di questo bacino sono in forte sofferenza. Sono tante dunque le prospettive di ricerca ancora aperte, con le colline toscani che si riconfermano un eccezionale scrigno naturalistico per chi cerca di redigere la storia biologica del bacino Mediterraneo”.

Ulteriore proroga per la mostra “The world of dinosaurs” allestita nel parco di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva) . I dinosauri si tratterranno fino al prossimo 13 maggio sperando che il tempo sia più clemente e consenta la visita a questo “Jurassic Park” nostrano per il divertimento di grandi e piccini. Il maltempo degli ultimi mesi ha infatti indotto gli organizzatori a chiedere una ulteriore proroga ; la mostra era già stata prorogata fino all’8 aprile dal 4 febbraio quando doveva invece chiudere i battenti. Ancora dunque un mese per visitare questa divertente esposizione di modelli di dinosauri a grandezza naturale, alcuni dei quali anche animati.

Oltre 50 i modelli di dinosauri in mostra; tra questi il T-Rex, Albertosaurus, Triceratops, Torosaurus, Stegosaurus, Iguanodon, Parasaurolophus, Maiasaurus, Dimetrodon, Pachycephalosaurus e tanti altri ancora. La mostra sarà aperta da lunedì a venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00 ed ogni sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Dal 25 aprile fino al 1° maggio, aperta tutti i giorni. Apertura mattutina su prenotazione per gruppi e scolaresche, chiamando il numero 392-7697963 o 0586 1945242 oppure scrivendo all'indirizzo e-mail: info@prolocolivorno.it

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