I Putti di Andrea della Robbia tornano sulla facciata dell’Istituto degli Innocenti

Appuntamento domenica 4 dicembre, ore 16,30, a Sarteano per vedere la sala d’arte Beccafumi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2016 16:50
I Putti di Andrea della Robbia tornano sulla facciata dell’Istituto degli Innocenti

Inizieranno lunedì 5 dicembre le operazioni per il ricollocamento dei Putti di Andrea della Robbia sulla facciata dell’Istituto degli Innocenti. Dopo essere rimasti per quasi 6 mesi, eccezionalmente e per la prima volta nella loro storia, visibili al pubblico all’interno del Museo degli Innocenti, entro il mese di dicembre saranno riposizionati in facciata. Uno a uno lasceranno l’antico Coretto delle balie per ritrovare così la loro posizione originaria. Le operazioni saranno ad opera dei restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, gli stessi che nel maggio 2015 li hanno rimossi dalla facciata dell’Istituto per restaurarli. I 10 putti robbiani non sono tutti uguali: sette bambini sono completamente avvolti dal torace alle caviglie mentre altri 2 hanno le fasciature che si slegano al di sotto della vita o delle ginocchia.

Solo un bambino, il settimo da sinistra, mostra le fasce slegate e cadenti ed è l’unico con i piedi liberi. Dei 4 putti realizzati nel 1845 dalla manifattura Ginori, e posti alle estremità della facciata, i primi 2 in corrispondenza del nuovo ingresso del Museo sono stati oggetto di un intervento di manutenzione nel maggio 2016, nell'ambito della prima fase di lavori di restauro dalle facciata e gli altri 2 lo saranno entro la fine del 2016 durante la seconda parte dei lavori di restauro della facciata.

C’è grande attesa a Sarteano per il taglio del nastro della chiesa di San Martino, trasformata in una sala d’arte ricca di straordinari capolavori. Nel pomeriggio di DOMENICA 4 DICEMBRE (ore 16,30) verrà inaugurato questo nuovo spazio espositivo che, tra le varie opere, conserva la celebre Annunciazionedel Beccafumi. Si prefigura un doppio utilizzo dello spazio, che conterrà le funzioni religiose e, allo stesso tempo, quelle espositive: saranno garantiti orari certi di apertura e maggiore sicurezza per le opere, grazie a una convenzione tra diocesi, parrocchia e Comune.

«Si tratta di un grande risultato – osserva il sindaco Francesco Landi – che corrisponde a una nuova, importante attrazione culturale. Invito tutti i cittadini, gli appassionati di arte e storia ad essere presenti all’inaugurazione». L’Annunciazione di Domenico Beccafumi (1545 circa) è il dipinto più celebrato della nuova sala: nel 2003 il Museo diocesano di Milano gli rese omaggio, esponendolo come capolavoro assoluto, per alcuni mesi.

A Sarteano, comunque, è in buona compagnia. Nella chiesa di San Martino, ad unica navata, ci sono altri due dipinti su tavola, l'Angelo annunciante e la Vergine annunciata di Jacopo di Mino del Pellicciaio, una Madonna col Bambino detta Madonna del Cardellino(1344), e un polittico intitolato alla Madonna delle Grazie; una tavola centinata di Andrea di Niccolò con la Madonna col Bambino tra i santi Rocco e Sebastiano(seconda metà del XV secolo); la Visitazione della Vergine a santa Elisabetta di Matteo Rosselli (prima metà del XVII secolo); la Madonna in gloria col Bambino e santi di Alessandro Casolani (ultimo quarto del XVI secolo).

Ma non è tutto: ci sono anche un crocifisso ligneo attribuito ad Antonio da San Gallo e una campana con scritta a caratteri gotici, datata 1282.

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