I dipendenti dell'ex Provincia occupano la sala consiliare per protesta

Una mobilitazione dei sindacati contro i tagli del Governo all'ente provinciale oggi città Metropolitana, con sede a Palazzo Medici Riccardi. Equitalia: 22 luglio assemblee del personale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 luglio 2016 14:26
I dipendenti dell'ex Provincia occupano la sala consiliare per protesta

Una mobilitazione sindacale che dalla protesta si è trasformata in una vera occupazione ad opera dei lavoratori contro i tagli del Governo al nuovo ente nato dopo la Riforma delle Province ma che da subito ha mostrato criticità sia dal punto di vista finanziario che di gestione delle funzioni da ereditare o da cedere. 

L'occupazione in corso a Palazzo Medici Riccardi sede storica della Provincia di Firenze oggi della neo Città Metropolitana di Firenze si preannuncia ad oltranza, almeno fino al 27 luglio giorno in cui dovrebbe essere approvato il bilancio dell'ente. Per le 15:30 è atteso a Firenze l'arrivo da Roma del segretario generale della funzione pubblica della Cgil  per dialogare con i manifestanti. 

Le funzioni e i servizi su cui i lavoratori in protesta pongono l'attenzione sono: edilizia scolastica, manutenzione strade, protezione civile, gestione degli incendi e centri per l'impiego. Quest' ultimi sono di fatto passati alla Regione ma tranne il trasferimento della competenza la loro riorganizzazione è ancora tutta da definire. 

I rappresentati di Cgil, Cisl e Uil spiegano: "In Toscana, dove la situazione fino ad ora registrava una situazione critica ma più sotto controllo, il Decreto Enti Locali provocherà un aumento dei tagli (in forma di prelievo forzoso) di oltre 41 milioni di euro. Se tale Decreto non verrà modificato in sede di conversione, tutte le Province toscane andranno in dissesto, con conseguenze negative per i servizi ai cittadini".

Dal 1 gennaio 2016 la Regione Toscana ha dato applicazione definitiva al processo di riordino delle Province contenuta nella legge Del Rio del 2014 creando il nuovo assetto della città Metropolitana guidata non più da amministratori eletti ma, come riforma vuole, dal sindaco del capoluogo fiorentino Dario Nardella e consiglieri comunali delle città comprese nel nuovo assetto metropolitano.

Ma secondo i dipendenti non si è mai avviata una vera riorganizzazione delle funzioni e delle competenze, di contro i tagli sono stati tali che "sono venute a mancare le risorse necessarie a svolgere le funzioni provinciali fondamentali, a causa del contributo richiesto dalle manovre stabilite dallo Stato quasi bloccando l'erogazione dei servizi pubblici in particolare in materia di strade ed edilizia scolastica". Al centro della protesta anche "la questione delle assunzioni del personale precario e delle riduzioni dei fondi del salario accessorio"

"La Legge di stabilità 2015 - continua l'RSU -  ha previsto ulteriori vincoli al processo di riordino di questi Enti con misure di riduzione della spesa della dotazione organica e individuando tagli al di 1 miliardo, 2 miliardi e infine 3 miliardi di euro rispettivamente per le annualità 2015, 2016 e 2017 effettivamente tarati su enti con una spesa della dotazione organica ridotta del 50% già a partire dal 1 gennaio 2015".  Vista l'ipotesi di dissesto di più delle metà degli enti a livello nazionale i dipendenti della Città Metropolitana di Firenze chiedono a chi di dovere e quindi a Governo e Parlamento e Regione di modificare il decreto in sede di conversione e nello specifico di togliere l'obbligo di non superare la media della spesa degli ultimi tre anni, quindi di eliminare tutte le sanzioni previste per lo sforamento del patto di stabilità 2015 e nuove norme che consentano il rinnovo dei contratti a tempo determinato.

Equitalia informa che dalle ore 8 alle ore 10:30 di venerdì 22 luglio 2016 si terranno negli uffici territoriali assemblee del personale indette dalle organizzazioni sindacali. Pertanto nel corso della mattinata potrebbero non essere garantiti i servizi di sportello.

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