​I clienti pagavano lo smaltimento: i rifiuti, rivenduti, finivano in strada

Il titolare di una ditta fiorentina rischia l’arresto fino a un anno e l’ammenda fino a 26.000 euro. A Viareggio, la capitaneria "pesca" mobilio nel Canale Burlamacca. A Livorno Comune e CONAI uniscono le forze per il lancio della raccolta “Porta a porta” nel centro cittadino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 maggio 2018 13:13
​I clienti pagavano lo smaltimento: i rifiuti, rivenduti, finivano in strada

L’intervento degli agenti del Reparto Territoriale dell’Isolotto: il titolare di una ditta fiorentina rischia l’arresto fino a un anno e l’ammenda fino a 26.000 euro. Denunciati anche gli “acquirenti”. Tutto è iniziato da una inusuale quantità di lastre di vetro trovate abbandonate per strada. E dalle indagini gli agenti del Reparto Territoriale dell’Isolotto della Polizia Municipale sono risaliti al titolare di una ditta fiorentina che invece di smaltire correttamente gli infissi sostituiti a ignari clienti li rivendeva a due cittadini rumeni che li abbandonavano per strada.

Per tutti, titolare e acquirenti, è scattata la denuncia. La vicenda inizia a metà aprile quando una pattuglia durante i consueti controlli del territorio nota una inusuale quantità di lastre di vetro abbandonate per strada. La circostanza desta il sospetto degli agenti che decidono di fare alcuni accertamenti, iniziando con il visionare le immagini riprese da una telecamera installata nella zona dove si erano verificati gli abbandoni. Dalle indagini gli agenti sono risaliti a una ditta fiorentina il cui titolare faceva pagare i costi di smaltimento dei rifiuti ai clienti.

Però, invece di smaltirli correttamente, li cedeva a due cittadini rumeni. Questi dopo aver rimosso le parti ferrose, abbandonavano il resto in strada nei pressi dei cassonetti. Per il titolare è scattata la denuncia per il reato di abbandono di rifiuti (previsto dal Testo Unico Ambientale) e per il quale rischia l’arresto fino a un anno e un’ammenda fino a 26.000 euro. L’azienda è risultata inoltre sprovvista della documentazione necessaria a tracciare la produzione e il corretto smaltimento dei rifiuti, dovrà inoltre rispondere degli illeciti previsti dal Testo Unico dei Rifiuti e per i quali sono previste sanzioni pecuniarie fino a 6.000 euro. Ma l’indagine degli agenti non si è fermata qui.

Gli agenti, fingendosi potenziale clienti interessati a vendere i propri rifiuti, hanno contattato telefonicamente i due cittadini rumeni fissando per ieri un appuntamento. Al loro arrivo i due sono stati però accolti dalle pattuglie della Polizia Municipale. I due uomini sono stati denunciati per abbandono di rifiuti e trasporto e gestione di rifiuti non autorizzati.

Nel tardo pomeriggio di ieri sono giunte alla sala operativa della Capitaneria di porto di Viareggio varie segnalazioni di rifiuti galleggianti lungo il Canale Burlamacca, materiali trasportati rapidamente dalla corrente da monte verso mare. I militari sono prontamente intervenuti sul posto, sia via terra che attraverso la motovedetta SAR CP 813, per ridurre i danni all’ambiente marino e scongiurare potenziali pericoli alla sicurezza della navigazione lungo il Canale Burlamacca e negli adiacenti specchi acquei portuali. Con notevole difficoltà, i militari sono riusciti a recuperare i vari pezzi galleggianti, alcuni anche ingombranti, in particolare all’altezza delle porte Vinciane e sulle banchine prospicienti il Museo della Marineria e la passerella pedonale della passeggiata. Alla fine dell’insolita “pesca”, con grossa sorpresa dei passanti incuriositi e degli stessi militari, è stato ricomposto a ciglio banchina l’arredamento completo di un monolocale: sono stati infatti accatastati pannelli di legno e plastica di varie metrature, parti di mobili da cucina e da camera, cassetti e tavolini di varie dimensioni, sedie, cuscini, porzioni di un divano e lettini da giardino. Con la collaborazione di Sea Ambiente i rifiuti sono stati prontamente ed adeguatamente smaltiti. Personale della Guardia Costiera ha provveduto questa mattina ad effettuare ulteriori sopralluoghi, specialmente in mare, per verificare la presenza di altri rifiuti; inoltre, sono in corso accertamenti per risalire agli eventuali responsabili, anche con l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza presenti ormai lungo tutto il Canale Burlamacca ed in altre aree portuali. 

È stato sottoscritto, oggi, venerdì 18 maggio, a Palazzo Comunale, un protocollo d’intesa tra Aamps, la società in house per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e della pulizia stradale a Livorno, CONAI(Consorzio Nazionale Imballaggi) e Amministrazione Comunale di Livorno per la realizzazione della raccolta “Porta a porta” nel centro cittadino, prevista indicativamente in autunno, e per il potenziamento di tutta la comunicazione a supporto. Alla firma del protocollo erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, il presidente di CONAI, Giorgio Quagliuolo, il direttore generale di AAMPS, Paola Petrone, l’assessore comunale all’ambiente, Giuseppe Vece. Il Protocollo è finalizzato al miglioramento dei livelli quantitativi e qualitativi della raccolta differenziata – con particolare riferimento agli imballaggi – sull’intero territorio comunale, potenziando il servizio, attraverso la pianificazione e l’implementazione del “porta a porta” all’interno del centro storico. Saranno, inoltre, rafforzate le campagne di comunicazione per informare e sensibilizzare la cittadinanza sui benefici della raccolta differenziata e sulle modalità per svolgerla al meglio, migliorando la qualità dei materiali raccolti e minimizzando gli scarti. I benefici del “porta a porta” in centro si andranno così ad aggiungere a quelli già evidenziati in seguito all’avvio del servizio nelle altre zone della città nel corso del 2018.

Ad oggi il “Porta a porta” a Livorno copre circa il 60% della popolazione di Livorno e coinvolge complessivamente i seguenti quartieri: Ardenza, La Rosa, Costanza; Leccia, Scopaia, Magrignano; Castellaccio, Quercianella, Collinaia, Valle Benedetta; Montenero Alto, Montenero Basso; Antignano, Banditella; Colline; Coteto; Salviano, Cimarosa; Porta a terra, Firenze Enriques, Provinciale pisana; La Venezia, Picchianti, Vallin Buio; San Jacopo, Marradi, Fabbricotti, Stadio. A giugno il “Porta a porta” sarà avviato negli ultimi quartieri rimasti (Zola, Ferrigni, Stazione) e, come detto, in autunno arriverà in centro: sarà così garantita la copertura di tutte le zone di Livorno offrendo alla cittadinanza un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in linea con le città italiane più all’avanguardia in questo campo. Il Comune di Livorno assicurerà il supporto tecnico necessario al perseguimento degli obiettivi del Protocollo e si impegnerà a promuovere la raccolta differenziata incentivandone lo sviluppo secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e prossimità, oltre ad adottare le misure amministrative e regolamentari utili alla realizzazione del Piano. Aamps garantirà la piena realizzazione delle iniziative individuate, coinvolgendo i suoi professionisti per la buona riuscita del progetto e assicurando, con i propri mezzi e strumenti, la piena realizzazione delle iniziative previste sia in termini operativi del servizio che comunicativi, attraverso gli abituali canali di contatto con il pubblico e eventuali iniziative ad hoc. CONAI si impegna a fornire supporto tecnico e ad implementare e contribuire economicamente alla campagna di comunicazione diretta alla cittadinanza, oltre ad assicurare il ritiro dei rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata riconoscendo i relativi corrispettivi secondo quanto previsto dall’Accordo ANCI-CONAI.

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