I Berliner Philharmoniker al Maggio Musicale Fiorentino

Lunedì 26 giugno 2017 alle 20, diretti da Gustavo Dudamel chiudono l’80° Festival. In programma musiche di Robert Schumann e Richard Wagner

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2017 12:09
I Berliner Philharmoniker al Maggio Musicale Fiorentino

L’80° Festival del Maggio Musicale, terminata la sua serie concatenata di 107 appuntamenti tra opere concerti, un convegno e incontri didattici e divulgativi e conclusosi il 31 maggio con il concerto sinfonico diretto da Marco Angius, prevede un ultimo appuntamento extra e di grande prestigio per siglare definitivamente l’edizione dei suoi 80 anni: un concerto sinfonico con una delle più importanti orchestre del mondo: i Berliner Philharmoniker. Lunedì 26 giugno alle ore 20, con l’alto patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebre Compagine tedesca torna al Teatro del Maggio, diretta da Gustavo Dudamel. In programma musiche di Robert Schumann e Richard Wagner.

Un programma tutto imperniato alla musica tedesca che inizia con la sinfonia Renana di Robert Schumann, capolavoro del romanticismo eroico per passare poi nella seconda parte a una serie di brani wagneriani.

La Terza Sinfonia Renana, la più completa e matura delle sue quattro, fu abbozzata e strumentata da Schumann in un mese di lavoro e mostra tutto l'interesse del musicista per l'effetto pittorico evocato dalle note e il suo desiderio di tratteggiare l'atmosfera dell'amata terra renana (lui stesso definì la sinfonia “un quadro di vita sul Reno”) che traspaiono sin dal primo movimento, il cui tema è uno dei più famosi dello Schumann sinfonista e nel quale non si nascondo gli echi beethoveniani. La Terza Sinfonia ha un carattere apertamente festoso e solenne, in uno spirito di «inno alla gioia» che la pervade da cima a fondo.

Dopo l’intervallo, i Berliner guidati da Dudamel, affrontano un serie di brani wagneriani nel solco di quella che è stata per circa un secolo, più o meno dal 1860, un’indispensabile abitudine di tutte le maggiori orchestre d’Europa e d’America, vale a dire quella di portare il sinfonismo di Wagner nei teatri e negli auditorium prescindendo anche dagli allestimenti scenografici . Wagner stesso, del resto, dirigeva in concerto la sua musica e di qualche brano separato dal dramma (come nel caso del preludio del Tristano) preparò anche la conclusione sinfonica.

Il programma del concerto è una distribuzione di coppie di episodi dalla vicenda dell’Anello del Nibelungo non secondo la successione degli eventi, bensì per affinità di contenuto (il desiderio di potenza e la sconfitta; l’immedesimazione degli eroi nella natura) e di stile (epico e maestoso nella prima coppia; lirico, fantastico, mimetico nell’altra). Il concerto si chiuderà con la celeberrima Cavalcata delle Valchirie in cui la musica impetuosa evoca le prodigiose cavalcate delle nove figlie di Wotan e le loro grida nella bufera notturna, tra i sibili del vento e i baleni stridenti delle folgori.

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