House sharing: conviene ancora affittare la casa on line, dopo la riforma fiscale?

I fiorentini si interrogano sulle novità inserite nella manovra proposta dal Governo Gentiloni. Le opportunità del Testo Unico della Regione: salvare i piccoli centri con l'Albergo diffuso e il Turismo all'aria aperta in campeggi e villaggi turistici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 aprile 2017 15:37
House sharing: conviene ancora affittare la casa on line, dopo la riforma fiscale?

Una fonte di guadagno, ma cosa cambia con le novità introdotte nella manovra proposta dal Governo Gentiloni? E' un modo alternativo di mettere a frutto la propria casa, specialmente nei centri culturali nei periodi di vacanza. Adesso però sono in tanti i fiorentini preoccupati dalle modifiche fiscali in arrivo. Tra gli articoli sotto osservazione in questi giorni da parte di addetti ai lavori, utenti e consumatori c'è soprattutto la cedolare secca per gli affitti brevi pari al 21% che verrà applicata dal 1° giugno 2017 a redditi da affitti stagionali.

Con l'obbligo per i grandi operatori digitali, come airbnb e Booking.com ad organizzarsi in fretta e furia come sostituto d'imposta alla fonte. Dunque se all’estero è un fenomeno in continua crescita, adesso il dubbio dei fiorentini, come tutti gli italiani, è che per continuare ad affittare le mura domestiche si debba affiorare "alla luce del sole fiscale". Da giugno in poi, infatti l'intermediario on line sarà obbligato a tracciare in modo trasparente e documentare all'Agenzia delle Entrate tutte le transazioni eseguite sulla propria piattaforma da soggetti fiscali italiani.

Pena una sproporzionata sanzione di € 2.000,00 in caso di mancato rispetto dell'onere.

Secondo quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia Assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, infatti, più di un terzo dei fiorentini (il 35%) si dice pronto a condividere la propria casa con nuovi ospiti, mettendo in comune spazi e ambienti. Se da un lato, dunque, una fetta importante di fiorentini guarda con interesse all’house sharing, le novità fiscali potrebbero indurre tanti a non aprire la propria porta agli estranei. Anche perché l'imposizione fiscale va ad aggiungersi al rischio di ospitare persone maleducate e poco rispettose dell'immobile.

L’albergo diffuso: una nuova opportunità turistica che può consentire il recupero dei patrimoni immobiliari in disuso nei centri storici e nei piccoli borghi, riattivando anche l’economia locale. L’interesse su questo tema sta crescendo, in particolare in Toscana: erano infatti oltre 50 gli amministratori che giovedì a Capannori hanno partecipato all’incontro “Albergo diffuso. Nuova opportunità per il turismo dei borghi storici” organizzato da Anci Toscana al Palazzo Boccella a San Gennaro.

Il modello consiste in una proposta che offre ospitalità e servizi alberghieri in edifici vicini fra loro e con una gestione unitaria: non crea impatto ambientale (basta recuperare e mettere in rete quello che esiste già) e diventa un presidio sociale.“Il turismo nei borghi e nei piccoli centri storici è sempre più ricercato, perché rappresenta un’offerta complementare e più caratterizzata rispetto ai grandi circuiti” ha detto Alberto Peruzzini, direttore Toscana Promozione; mentre Pierandrea Vanni, vicesindaco di Sorano e delegato Anci Toscana la turismo, ha ribadito la validità di un’offerta che può diventare decisiva per la valorizzazione e il rilancio di tanti borghi toscani: come avvenuto a Loro Ciuffenna, antesignano in questa esperienza, che come ha spiegato il sindaco Moreno Botti, grazie all’albergo diffuso ha evitato l’abbandono di una frazione montana.

Le conclusioni sono state del sindaco di Capannori Luca Menesini

Il modello dell’albergo diffuso è previsto dal nuovo Testo unico regionale sul turismo ed entro maggio il relativo regolamento sarà all’esame della giunta regionale: a questo proposito, Anci Toscana auspica che vengano recepite le osservazioni inviate alla Regione per la massima semplificazione delle procedure.

Gli operatori del settore campeggi e villaggi turistici si incontrano per fare il punto della situazione alla luce delle novità apportate dal nuovo Testo Unico del Turismo della Regione Toscana. Presente anche l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo. Durante i lavori saranno presentati i risultati del Terzo Rapporto FAITA sul turismo all'aria aperta in Toscana, con dati e previsioni per i mesi a venire. Giovedì 27 aprile 2017 gli operatori toscani si incontrano a Castiglione della Pescaia (GR) per fare il punto sul settore e valutare le opportunità di crescita del sistema turistico “open air” in Toscana, anche alla luce delle novità apportate dal nuovo Testo Unico del Turismo. L’appuntamento, in programma dalle ore 9 nel Camping Village Baia Azzurra (Loc.

Rocchette), è organizzato dall’associazione di categoria FAITA Federcamping Toscana, aderente al sistema Confcommercio, e vedrà la presenza tra i relatori dell’assessore al turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo che concluderà la mattinata con il suo intervento. Nell’occasione saranno presentati i risultati del Terzo Rapporto FAITA sul turismo all'aria aperta in Toscana, con dati e previsioni per la stagione estiva 2017. Campeggi e villaggi turistici toscani accolgono ogni anno quasi un milione e mezzo di ospiti, che vi trascorrono più di nove milioni di notti, ma è specialmente sulla costa, dove incidono per il 60% circa dei posti letto, che rappresentano la vera spina dorsale della ricettività turistica. I lavori del convegno, coordinati dal presidente di FAITA Toscana Giampiero Poggiali, si apriranno con i saluti del sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani e con una coinvolgente conferenza-spettacolo sull'antropologia del turismo all'aria aperta, a cura del prof.

Duccio Canestrini, antropologo e giornalista. Interverranno poi Anna Lapini, presidente di Confcommercio Toscana, Leonardo Marras, capogruppo PD al Consiglio Regionale della Toscana, Gianni Anselmi, presidente della 2^ commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale, e Stefano Giommoni, consulente FAITA. A presentare il Terzo Rapporto sul turismo all’aria aperta in Toscana ci penseranno Sandro Billi, coordinatore dell'Osservatorio turismo aria aperta Toscana, e Roberto Gambassi, responsabile raccolta, elaborazione ed analisi dati dell'Osservatorio.

In chiusura, l’intervento dell’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo.

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