Green pass, Sileri è per un uso graduale e proporzionato

Il sottosegretario alla Salute è intervenuto alla trasmissione “L’Italia s’è desta” di Radio Cusano Campus

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 luglio 2021 10:43
Green pass, Sileri è per un uso graduale e proporzionato

Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul Green pass. “Il Green pass è un’opportunità da sfruttare laddove i contagi raggiungono numeri significativi che possono far introdurre delle restrizioni –ha affermato Sileri-. Green pass significa lotta alle restrizioni, va utilizzato in maniera graduale e proporzionata. Se la situazione epidemiologica dovesse portare ad un incremento cospicuo dei casi e secondo me in Italia supereremo i 10mila per fine agosto, le alternative sarebbero le restrizioni o il green pass. Allora si può utilizzare il Green pass per i luoghi dove c’è maggiore assembramento fino alla piccola cosa quotidiana, come andare al ristorante.

Oggi per la piccola cosa quotidiana non serve, ma se arrivassimo a 60mila casi come nel Regno Unito allora sarebbe una misura necessaria per evitare le chiusure. Il Green pass scioglierebbe tanti nodi in tante situazioni della quotidianità che oggi sono bloccate. Ad oggi se ti muore un familiare e devi fare la cremazione non puoi essere presente nella sala della cremazione per l’ultimo saluto al tuo caro. Le discoteche sono chiuse, è meglio aprirle col green pass o tenerle chiuse? Direi che è meglio che siano aperte col green pass.

Negli ospedali ci potranno essere molto più visite ai propri cari grazie al Green pass”.

Sull’obbligo vaccinale. “Dobbiamo arrivare all’80% di copertura vaccinale, se non ci si dovesse arrivare allora diventerebbe un problema serio e qualche misura dovrà essere presa. Ma attenzione, non dobbiamo proteggere solo l’Italia, è un problema europeo e mondiale, serve una strategia che vada oltre i confini nazionali perché si possono generare varianti che possono eludere i vaccini. Al momento non serve l’obbligo, ma tutte le opzioni devono rimanere sul tavolo e vanno valutate a seconda della situazione”.

Un video diffuso da un biologo nutrizionista incolpa i vaccini per l’insorgere delle mutazioni del Sars-Cov-2. “Sono stupidaggini che corrono online. La non vaccinazione e la circolazione del virus genera varianti. Le varianti sono effetto diretto della non vaccinazione”.

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