Gelo e ortofrutta: occhio al prezzo

Coldiretti Toscana avverte: prezzi aumentati fino al 200%, ma la "produzione ortofrutticola toscana è per la gran parte fuori da rischi e disponibile per rifornire i mercati come di consueto”. La preoccupazione di Confagricoltura: “A rischio molti prodotti”

Stefania
Stefania Guernieri
11 gennaio 2017 11:54
Gelo e ortofrutta: occhio al prezzo

Attenzione alle speculazioni che fanno aumentare i prezzi degli ortaggi fino al 200% dal campo alla tavola. Questa la raccomandazione rivolta ai cittadini da Coldiretti Toscana. Gelo e freddo hanno messo in ginocchio molte produzioni agricole del Mezzogiorno ed anche l’agricoltura toscana vive momenti di apprensione, soprattutto sulla costa dove ci sono vaste aree investite ad ortaggi. Grande freddo meno problematico per le zone con vite, olivi e seminativi.

“Le temperature rigide hanno portato la colonnina di mercurio a scendere la notte diversi gradi sotto zero e questo ha creato problemi nel pisano, nel livornese e nella maremma – spiega Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana - per la produzione di ortaggi di stagione coltivati in pieno campo come cavoli, verze, carciofi ed in generale gli ortaggi a foglia lattughe, radicchio, indivia, borragine, spinacio, catalogna”. “Ma occorre anche sottolineare – aggiunge Marcelli - che la produzione ortofrutticola toscana è per la maggior parte fuori da rischi particolari e disponibile per rifornire i mercati come di consueto”.

“Considerando che le consegne dal sud Italia sono crollate del 70% e che questa area è quella che fornisce sugli scaffali la maggior parte dei prodotti ortofrutticoli, qualche lievitazione dei prezzi può essere compresa – dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - certo non per mele, pere e kiwi, già raccolti ed immagazzinati. Per questo invitiamo i cittadini ad un supplemento di attenzione perché le gelate non possono essere un alibi per speculazioni che danneggiano i produttori agricoli, per i quali nessun aumento dei prezzi di origine si è registrato, e i consumatori che si trovano sullo scaffale ingiustificati ed indistinti aumenti”.

Occorre anche evitare che prodotti stranieri vengano spacciati come nazionali per motivarne aumenti ingiustificati. Di fronte alle trappole del mercato in agguato e per fare acquisti di qualità al giusto prezzo, la Coldiretti raccomanda per frutta e verdura di verificare l'origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non sono soggette a lunghi trasporti e privilegiare gli acquisti presso la vendita diretta realizzata dagli agricoltori.

“La bietola, le rape, i cardi, i finocchi e i carciofi sono tutti prodotti a forte rischio a causa delle basse temperature. Non possiamo raccoglierli perché congelati con una probabilità molto alta che quando il ghiaccio si scioglierà le piante non riusciranno a ripartire. Siamo preoccupati” E' quanto dichiarato da Antonio Tonioni, presidente delle sezione ortofrutta di Confagricoltura Toscana che fa il bilancio dopo l'ondata di gelo che ha investito tutto il territorio toscano.

La frutta toscana non subirà alcun aumento di prezzi in quanto è già stata tutta raccolta ma la nostra preoccupazione è rivolta verso le verdure di stagione: ormai sono due settimane che nell'entroterra viaggiamo a temperature che puntualmente registrano fra i -5 e -6 gradi con punte di -8. Sulla fascia costiera - conclude Tonioni - dove le temperature sono leggermente più elevate, la coltura non è ancora compromessa ma purtroppo, sempre a causa del ghiaccio che si presenta ogni mattina, l'avvio quotidiano della raccolta avviene con ritardo e questo causa la riduzione della disponibilità del prodotto che arriva quasi dimezzato sui banchi di vendita con prezzi quindi in aumento.”

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