Fortezza da Basso: nuovi flussi da Santa Maria Novella

Il progetto preliminare a dicembre 2015

Antonio
Antonio Lenoci
21 ottobre 2015 15:38
Fortezza da Basso: nuovi flussi da Santa Maria Novella

La Fortezza di Firenze cambia aspetto e si prepara ad accogliere nuovi eventi e congressi internazionali. Non è andato a buon fine il rilancio auspicato nel 2010? Entro 30 giorni saranno rese note le modalità relative alle successive fasi di progettazione e affidamento.

"Serviranno nuove infrastrutture e quindi l'hardware - ha detto il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi - ma anche il software ovvero la gestione del complesso affinché non si debba ritrovarsi con una macchina splendida che nessuno guida". La Camera di Commercio entra così, con un investimento di milioni di euro, nella proprietà della struttura: 4 quote al 25% ciascuna. Regione, Comune e Città metropolitana vendono alla Camera di commercio le proprie quote della Fortezza da Basso ognuno cede l’8,33% della proprietà immobiliare e i quattro diventano così proprietari ciascuno del 25% e i soldi derivanti dalla vendita saranno investiti nel recupero del complesso.

"La Fortezza è sì a Firenze, ma vogliamo allargare il beneficio che porterà a tutta la Toscana e al centro Italia. Come vediamo dal dibattito politico-istituzionale, i confini burocratici si stanno modificando, noi vogliamo contribuire a superare anche quelli economici che per la vita delle imprese già non esistono" ha concluso Bassilichi.

 Ha ricordato Nardella "Sono anni che parliamo del rilancio del polo fieristico e congressuale, ora passiamo ai fatti. La firma di oggi consentirà infatti di partire con il progetto preliminare a cura del Comune, che sarà pronto entro dicembre, e con il progetto definitivo che prevede il rifacimento totale del padiglione Canaviglia, la ristrutturazione del padiglione Spadolini e il restauro delle mura con i camminamenti.

Si tratta di un’operazione che ci consentirà di avere una Fortezza nuova e un polo davvero all’avanguardia e competitivo con tutto il mondo per i nostri congressi e per le nostre fiere. Se non fosse stato per l’impegno e la determinazione della Camera di commercio e degli imprenditori fiorentini oggi saremo ancora fermi. La ragione per cui stiamo facendo questa operazione è la necessità di dotare la Toscana e Firenze di una infrastruttura che porti nuovo lavoro, un turismo qualificato ed eventi capaci di dare nuovo dinamismo al nostro tessuto economico.

È una grande sfida, è il segno che Firenze si sta muovendo ed è la dimostrazione che il nostro territorio sta vivendo anche in questo settore una fase di profonda trasformazione". Il Comune si impegna a redigere il progetto preliminare entro il 31 dicembre prossimo, previa effettuazione del rilievo critico che consiste in rilievi topografici, indagini con il georadar e un’analisi sulla composizione e sullo stato di conservazione degli elementi storici e delle mura.

Tra le ristrutturazioni dei vialetti sopraelevati, dei bastioni e di interi contenitori spicca la suggestiva visione della passerella che unirà i binari di Santa Maria Novella al polo fieristico e congressuale e portando una rivoluzione nei flussi della mobilità elementare.Al momento chi esce dalla Stazione centrale è spesso in balia del caso e si affida a tassisti ed autisti Ataf per conoscere il tragitto più breve verso il Palazzo dei Congressi e la Fortezza. Pochi coloro che, usciti dal binario di fine corsa, rientrano e proseguono verso il binario 16 e la rampa pedonale.Davanti alla ipotesi di una probabile concorrenza da parte di uno stesso progetto pisano il presidente toscano Enrico Rossi ha rilanciato con una battuta "Chiederò ad Umbria e Marche se vorranno utilizzare il nostro spazio".E Pitti? Come verrà gestita la cantierizzazione che non sarà certo breve davanti alla necessità di portare avanti eventi già in calendario?"Una pena alla volta.." esclama il presidente Rossi ed il sindaco Nardella replica allo stesso modo davanti ad una domanda più incalzante.Il protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Città metropolitana e Camera di Commercio di Firenze per il rilancio del complesso è stato firmato dal presidente della Regione Enrico Rossi, dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal presidente della Camera di Commercio di Firenze ed apre adesso la strada alla progettazione.Prossimo passaggio? Il progetto preliminare che dovrebbe essere presentato a dicembre.

"Lo porterà Babbo Natale" ha detto il presidente Rossi rispondendo al cronista dell'Ansa.

Il presidente Enrico Rossi ha sottolineato che "Non sono tempi semplici per le amministrazioni pubbliche e una decisione come questa, presa da un organismo rappresentativo delle imprese e della realtà economica, assume uno straordinario valore. Ed è anche una garanzia perché gli investimenti vadano in porto e procedano bene. Aggiungo che condivido pienamente l’obiettivo del Comune di completare gli interventi nel 2017. Lavoriamo per rilanciare l’intero sistema fieristico toscano. In questo ambito le scelte su cui la Regione si impegna sono tre: Marina di Carrara, legata a Marmomacchine, Arezzo, con Gold Italy, che si inaugura sabato prossimo, e la terza è proprio la Fortezza. Con l’atto di oggi risolviamo in via definitiva la questione della sistemazione della Fortezza".

Il 28 settembre 2015 Regione, Provincia e Comune prendono atto “dell’impossibilità di procedere con l’attuazione dell’accordo del 2010 per quanto riguarda l’obiettivo del riequilibrio delle quote azionarie di Firenze Fiera Spa e concordano di rinunciare al compimento delle operazioni previste per conseguire detto obiettivo, liberandosi reciprocamente degli impegni presi al riguardo”."Tra atti di permuta, preintese e accordi, dal 2009 al 2015, cambiano la proprietà della Fortezza da Basso e le quote azionarie di Firenze Fiera Spa, ma perché la Regione ha deciso di cambiare strategia?" lo ha domandato nei giorni scorsi il consigliere regionale Giovanni Donzelli.

L’assessore regionale Vittorio Bugli, ha chiarito che la Regione ha provveduto a pagare la quota immobiliare pressoché interamente, non altrettanto hanno fatto Provincia e Comune. Il riequilibrio delle quote avrebbe dovuto subire un percorso parallelo, ma così non è stato. Da qui la rimessa in discussione di tale riequilibrio e la decisione di uscire gradualmente dalla gestione, puntando sugli investimenti. La Camera di Commercio, già socia di Firenze Fiera, ha manifestato l’intenzione di entrare nella proprietà e di finanziare gli investimenti. “Gradualmente usciamo dalla gestione – ha sottolineato l’assessore – rimaniamo proprietari e facciamo investimenti” per Giovanni Donzelli però “c’è un problema di pessima gestione del denaro pubblico: gli investimenti non sono stati fatti e si parla con semplicità di revisione dell’accordo, regalando soldi ad un privato”.

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