​Fortezza da Basso, cambia tutto e arriva la passerella da Santa Maria Novella

Il sindaco Nardella: “Un intervento ambizioso per rilanciare il complesso fieristico come elemento di competizione dell’offerta cittadina e nazionale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 gennaio 2015 16:32
​Fortezza da Basso, cambia tutto e arriva la passerella da Santa Maria Novella

Il piano di recupero della Fortezza da Basso è pronto per il via libera della giunta comunale. Un intervento da 100 milioni di euro che rinnoverà l’offerta di Firenze come polo espositivo e congressuale.

“Il Comune di Firenze è in dirittura d’arrivo sulla elaborazione del piano recupero della Fortezza da Basso. Un lavoro iniziato con la precedente giunta e che noi stiamo portando a termine. Si tratta di un piano ambizioso di 100 milioni di euro”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella all’inaugurazione dell’87esima edizione di Pitti Uomo, che si è tenuta stamani in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio alla presenza tra gli altri del viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del presidente del Centro di Firenze per la Moda italiana Stefano Ricci, del presidente di Pitti Immagine Gaetano Marzotto e del presidente di Smi - Sistema Moda Italia Claudio Marenzi.

“Pitti si è sempre più allargato alla città e al centro storico, come abbiamo apprezzato nell’edizione di giugno che ha avuto un successo straordinario, ma è necessario avere una struttura fieristica che sia al passo con i tempi. Con il presidente Rossi abbiamo in più occasioni messo il tema della valorizzazione e del rilancio del polo fieristico e congressuale del capoluogo fiorentino nel più complessivo quadro di rilancio dell’economia, del turismo e delle fiere della regione - ha continuato Nardella -.

Ma è chiaro che solo con la riqualificazione della Fortezza, che è la culla di Pitti e la sede di tanti appuntamenti internazionali, si potrà davvero dare corpo a questo progetto di rilancio. La Fortezza - ha spiegato Nardella - dovrà essere un luogo prima di tutto da vivere e da godere sotto il profilo della storia e della cultura, ma allo stesso tempo un luogo ospitale, funzionale e che possa accogliere appuntamenti internazionali come quelli di Pitti. La Fortezza è una struttura architettonica di straordinaria bellezza nel cuore storico della città.

La sua posizione non è un limite, come poteva essere pensato una volta quando i poli fieristici venivano costruiti lontano dal centro, ma una grande opportunità anche grazie alla vicinanza della stazione e degli altri sistemi di trasporto. Con la Regione e la Città metropolitana siamo al lavoro perché questo luogo possa essere sia per Firenze che per tutto il sistema italiano un elemento di competizione che si aggiunge alla strategia nazionale di promozione dell’Italia".

Il piano di recupero della Fortezza da Basso sarà portato in giunta in concomitanza con il regolamento urbanistico per l’approvazione definitiva – afferma l’assessore alle Politiche del territorio e patrimonio Elisabetta Meucci – È un piano che consentirà all’Amministrazione di portare avanti obiettivi importanti per la città e il territorio, ovvero – spiega l’assessore - la conservazione e il restauro del complesso Fortezza, il mantenimento delle sue funzioni economiche,espositive e congressuali rese coerenti con la funzione monumentale”.

L'intervento di recupero avrà un costo complessivo di circa 100 milioni di euro e dovrà essere realizzato garantendo la fruibilità di una parte del complesso anche durante i lavori. La rinnovata Fortezza da Basso potrà ospitare eventi internazionali, offrendo fino a 70mila mq di spazi nel centro dì Firenze, walking distance dalla stazione Santa Maria Novella e da tutto il centro storico di Firenze, a un'ora e mezzo da Roma e da Milano. A completare l’offerta della convegnistica anche un auditorium da 4mila posti.

Dopo l'approvazione della variante urbanistica di un anno fa e il via libera al piano di recupero in conferenza dei servizi, è arrivato alla conclusione il lungo e articolato percorso iniziato nel 2010 con l'acquisizione da parte della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze del Compendio della Fortezza da Basso. Gli elaborati del piano di recupero sono ora pronti per l’ok della giunta comunale.

Il progetto originario, che prevedeva il ‘padiglione sottolago’, è stato modificato e sostituito con il nuovo padiglione antistante l'Opificio delle pietre dure, in accordo con la Sovrintendenza e l'Opificio stesso. Obiettivo garantire un’ulteriore modalità di accesso al percorso lungo le mura: sarà infatti possibile raggiungere le mura della Fortezza camminando sul tetto inclinato del nuovo edificio che, partendo dalla quota del piano di campagna, raggiungerà la quota delle mura.

Lungo questo percorso sarà possibile realizzare anche una cavea all'aperto. Il piano degli interventi fa seguito alla demolizione delle strutture provvisorie, con la previsione di demolire alcuni edifici incongrui ricostruendo le superfici attraverso interventi progettati in modo unitario e definiti nel piano di recupero.“Sul rilancio del nostro polo fieristico è vietato scherzare: si tratta di uno dei nodi cruciali per l’economia cittadina. Il sindaco Nardella evidentemente non la pensa così, visto che oggi, 13 gennaio 2015, presenta come nuovo lo stesso piano di recupero per la Fortezza già presentato da Renzi il 13 giugno 2011.

Allora, Renzi disse che sarebbero serviti 5 anni di lavori, con una spesa di poco meno di 90 milioni di euro. Sono passati 4 anni, i milioni sono diventati 100 ma siamo di nuovo alla casella di partenza, come nel gioco dell’Oca. Peraltro senza - a quanto si sa -, alcuna certezza sulla reale disponibilità dei fondi” è il commento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella.

“In quel 13 giugno di quattro anni fa, l’allora sindaco Renzi dichiarò: ‘Comune, Provincia e Regione credono nel futuro della Fortezza come luogo di sviluppo economico e come oggetto di rara bellezza per la città. Ogni euro che vi viene investito, sia per una fiera che per un congresso, porta in città 12, 13 euro di indotto. Non perdiamo altro tempo’. Ci chiediamo: oltre a 4 anni di tempo, quanti milioni abbiamo perso?” ha aggiunto Stella. “Noi siamo da sempre a favore dello sviluppo del polo fieristico, per questo il piano di recupero non può che trovarci a favore, ma le amministrazioni di centrosinistra non ci prendano in giro. Si dica chiaramente che si sono persi 4 anni, e si spieghi ai cittadini perché. Non vorremmo ritrovarci nel 2019 ad assistere a una nuova presentazione del progetto, magari stavolta con 110 milioni a disposizione” ha concluso il capogruppo azzurro

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