Fisco: i segretari Cisl in piazza a Firenze a raccogliere firme per l'equità

Accordo per Livorno: giovedì 23 aprile incontro con istituzioni e sindacati. Cassa integrazione in deroga anche per gli studi professionali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2015 11:55
Fisco: i segretari Cisl in piazza a Firenze a raccogliere firme per l'equità

FIRENZE– I Segretari generali della Cisl Toscana, Riccardo Cerza e della Cisl Firenze e Prato, Roberto Pistonina, saranno lunedì prossimo 20 Aprile in piazza Dalmazia, a Firenze, a raccogliere firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per un fisco più equo e più giusto.Nella piazza, durante il mercato settimanale, verrà allestito, dalle 9,30 alle 13, un banchino in cui sarà possibile sottoscrivere la campagna per portare in Parlamento una proposta seria di riforma del sistema fiscale.

Servono 50 mila firme, ma la Cisl punta a raccoglierne un milione per dare più forza alla propria proposta.“Una riforma del fisco è indispensabile non solo per ragioni di giustizia, ma anche per far ripartire la nostra economia” dicono Cerza e Pistonina. “Bisogna riportare a livelli europei l’evasione fiscale e redistribuire la ricchezza a lavoratori e pensionati e a quella fascia media di italiani che ha più pagato la crisi, mentre le grandi ricchezze aumentavano ancora.”“La politica degli ultimi anni non è riuscita ad andare oltre gli annunci –aggiungono Cerza e Pistonina- ma i disoccupati, i giovani esclusi dal lavoro, i nuovi poveri e sempre più famiglie italiane non possono aspettare oltre.

Per questo la Cisl si è assunta l’onere di avanzare una proposta concreta e dettagliata, che prevede, tra l’altro, un bonus di mille euro per tutti i cittadini fino a 40 mila euro di reddito (e poi decrescente fino a 50 mila), per aumentare gli stipendi e le pensioni e far ripartire la domanda interna indispensabile all’economia del Paese.”

Il punto sui contenuti dell'ultimo incontro al Ministero dello sviluppo economico e sull'avvio dei lavori per l'accordo di programma per la riqualificazione e la reindustrializzazione di dell'area di Livorno sarà fatto il prossimo giovedì 23 aprile alle 16, nel corso di un incontro convocato dall'assessore alle attività produttive credito e lavoro. All'incontro parteciperanno, oltre alla Regione, i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo, le organizzazioni sindacali e le categorie economiche dell'area livornese. L'incontro si terrà presso la sede dell'assessorato in via Pico della Mirandola 24 a Firenze.

Sciopero stamani da Ganzaroli che ha 31 dipendenti in mobilità su 60. Nella foto il volantinaggio ai clienti a Bellariva. Pronti a chiedere una petizione ai residenti con la determinazione fermarsi nei prossimi giorni se non ci sara' trattativa.

I dipendenti della Sacci Spa, insieme alle OOSS Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL, hanno organizzato oggi a Greve in Chianti una "marcia per il lavoro" per denunciare lo stato di incertezza in cui si trovano dopo che l'azienda è entrata in crisi economica e di lavoro.  Questa preoccupazione non è venuta meno nemmeno dopo dell'offerta di acquisizione delle quote societare dal gruppo concorrente BUZZI UNICEM. Manca infatti, ancora un piano industriale e risposte certe sul futuro produttivo e occupazionale. I lavoratori ritengono indispensabile che il Governo locale ma soprattutto Nazionale si adoperi per favorire una soluzione che parli di lavoro per i 108 dipendenti attualmente occupati e non più di ammortizzatori sociali. In particolare il Governo Nazionale deve farsi carico con le strutture competenti, per fare in modo che il Ministero del lavoro e dello sviluppo economico, convochi immediatamente le parti come richiesto dalle OOSS e istituzioni locali.

Anche i dipendenti degli studi professionali potranno accedere alla cassa integrazione in deroga. A darne atto è una circolare che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha mandato qualche giorno fa alle Regioni e all'Inps sulla base di un'ordinanza del Consiglio di Stato. L'ordinanza è il risultato di un ricorso al Tar del Lazio di alcune associazioni professionali contro il decreto del governo, dell'agosto 2014, che esclude gli studi dalla possibilità di fare ricorso alla cassa integrazione in deroga.

Dopo un primo pronunciamento negativo del Tar, le associazioni hanno fatto appello al Consiglio di Stato che ha emesso un'ordinanza che sospende quel pronunciamento negativo e rinvia ad un nuovo giudizio la legittimità del decreto governativo. In ossequio a questa ordinanza le Regioni sono state invitate a ripartire con le autorizzazioni. L'assessore al lavoro sottolinea l'importanza del provvedimento, che ripristina un'opportunità che, in Toscana, era da tempo stata estesa ai lavoratori degli studi.

Un'esclusione che colpiva un settore economico importante, anche per la Toscana, un settore che in questi anni è attraversato da una forte crisi e che, proprio per questo, ha posto con forza il problema di poter fare ricorso a strumenti di sostegno al reddito per i propri dipendenti

Video gallery
In evidenza