Firenze, manifestazioni anti green pass

Gli assessori Funaro e Albanese: “Far prevalere l'interesse collettivo sull'egoismo individuale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2021 00:28
Firenze, manifestazioni anti green pass

“Il decreto che impone il green pass in momenti cruciali della nostra quotidianità vuol dire fare prevalere l’interesse collettivo sull'egoismo individuale”. Lo hanno sottolineato l'assessore al welfare Sara Funaro e l'assessore alla sicurezza Benedetta Albanese commentando le manifestazioni di Firenze.

“Il premier Draghi, presentando il provvedimento – ha ricordato l'assessore Funaro – aveva lanciato un duro monito: l'appello a non vaccinarsi è un appello a morire. Parole sacrosante ed efficaci che hanno prodotto un primo effetto: le prenotazioni dei vaccini sono raddoppiate”.“Il virus – ha aggiunto – muta ed è molto contagioso, come testimonia l'aumento esponenziale dei casi avvenuto in questi ultimi giorni. L’unico modo per bloccarne o limitarne la circolazione è vaccinarsi tutti.

Oltre a indossare le mascherine quando servono e ad assumere comportamenti corretti. La libertà personale non può pregiudicare la libertà degli altri soprattutto dei più fragili: in questi mesi così dolorosi abbiamo capito che ciascuno di noi porta la responsabilità della salvezza dell’altro”.“Il confronto non è tra chi difende la libertà e chi la nega – ha rilevato l'assessore Albanese – c'è chi si illude, facendo finta di poter essere libero subito, come se il virus non esistesse o non avesse effetti.

E chi invece, giustamente, vuole essere libero in modo definitivo ed avere un futuro sicuro”. “Azioni fuori dalle regole – ha proseguito – danneggiano la sicurezza di tutti, rischiando di farci ricominciare da capo con i bollettini delle terapie intensive e i decreti di chiusura. Dobbiamo portare rispetto per le vittime e i loro familiari, non dimenticando il sacrificio, in termini economici o di socialità, cui siamo stati costretti. L’alternativa è una sola: vivere ancora per molto tempo nella paura”.

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