Coscienza critica e sostenibilità: dal Meeting per i diritti umani a Walk the (global) walk

Storie di ordinaria accoglienza in Garfagnana e Valle del Serchio. Laboratorio teatrale per extracomunitari a Bagno a Ripoli. Nuova accoglienza per minori e neomaggiorenni al Ferrone. Documento ASGI sulle iniziative del Governo italiano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 agosto 2017 19:15
Coscienza critica e sostenibilità: dal Meeting per i diritti umani a Walk the (global) walk

FIRENZE - Dai diritti umani agli obiettivi di sviluppo sostenibile, da "Do the right(s) thing" a "Walk the (global) walk". Regione Toscana Oxfam hanno deciso di proseguire la collaborazione che li vede da tempo organizzare assieme il "Meeting dei diritti umani" del 10 dicembre. Così, concluso a maggio il progetto europeo "Do the Right(s) Thing!", che ha coinvolto negli ultimi tre anni le regioni Toscana, Istria e Normandia e oltre 33 mila studenti (25 mila toscani), se ne apre adesso un altro: "Walk the (global) walk", un'iniziativa che avrà come teatro undici diversi paesi e un partenariato di venti attori tra organizzazioni della società civile e enti locali. Il progetto - "Walk the (global) walk" - è stato approvato dall'Unione europea con l'obiettivo di promuovere un nuovo modello di partecipazione giovanile su temi cruciali per il futuro del pianeta come la crescita del ruolo delle donne e la violenza di genere, i cambiamenti climatici, la legalità e l'inclusione sociale.

Due appartamenti al Ferrone, nel territorio di Greve in Chianti, per accogliere minori non accompagnati e rendere autonomi giovani che provengono da comunità socio educative. Il progetto Sprint è una proposta di accoglienza, partita questa estate, gestita dal Comune di Greve in Chianti, in collaborazione con la cooperativa Il Cenacolo, che aderisce al Consorzio Co&SO, che ha già attivato progetti simili in nove appartamenti dell'area metropolitana, parte del progetto Sprar Msna di cui il Comune di Firenze ha la titolarità. Il progetto “Appartamenti per l'accoglienza residenziale di minori e neomaggiorenni 16-21” prevede una forma più flessibile di accoglienza che si modella anche in base alla personalità degli ospiti degli appartamenti che hanno un'età compresa tra i 16 e i 21 anni.

I ragazzi, di origine albanese, sono accompagnati nella ricerca di un percorso di formazione professionale e di inserimento lavorativo. Il sostegno è finalizzato a dare ai ragazzi una loro autonomia nella gestione della casa e a convivere con gli altri nel rispetto delle regole e di tutti i coinquilini. Gli ospiti degli appartamenti sono seguiti da educatori che offrono loro un punto di riferimento con cui confrontarsi sulla quotidianità della convivenza. I giovani imparano a fare una spesa ragionata e a cucinare in autonomia, a risistemare la casa, a lavare e stirare i propri panni come qualunque giovane adulto che inizia a cavarsela da sé.

Il progetto prevede anche contatti con le associazioni del territorio alla ricerca di un concreto confronto con il mondo degli adulti. Il progetto comprende l'inserimento nel tessuto sociale attraverso l'apprendimento della lingua italiana e i corsi di alfabetizzazione per i ragazzi che ne hanno bisogno.

“Gli ospiti - spiega l'assessore alle politiche per l'integrazione Maria Grazia Esposito - sono inseriti in varie attività finalizzate a favorire e promuovere concretamente processi di integrazione e conoscenza consoni alle esigenze e all'età dei richiedenti asilo. “Due operatori presenti nel centro di accoglienza garantiscono maggiore sicurezza e tutela, con un presidio diurno e notturno che affianca i giovani nell'inserimento del tessuto sociale. Oltre all'apprendimento della lingua italiana, qualora se ne presenti la necessità, che occuperà gran parte della loro giornata, il progetto prevede il raggiungimento di obiettivi legati all'autonomia dei ragazzi come la produzione di pasti, l'igiene della casa, con esperienze, percorsi scolastici, stage e tirocini di tipo professionale nelle realtà del nostro territorio. Un percorso dunque che permetta loro di conoscere il tema del lavoro in Italia”.

Ad occuparsi del progetto il presidente del Cenacolo Matteo Conti e la coordinatrice del progetto Marilena Macchia. “Il progetto sprint – spiega Matteo Conti, presidente della cooperativa Il Cenacolo - costituisce una risposta efficace, in collaborazione con la società della salute sud-est, all'accoglienza residenziale minori stranieri non accompagnati. Si tratta di un fenomeno sempre più rilevante nel nostro paese. L'accoglienza sarà svolta secondo standard di qualità monitorati dalla Regione Toscana. Crediamo sia importante che il territorio del Ferrone sia sempre più coinvolto in questo tipo di servizi al fine di garantire e e tutelare la coesione delle nostre comunità”. 

Archètipo organizza un laboratorio nella Residenza del Teatro Comunale di Antella con la partecipazione di n.10 extracomunitari provenienti da varie parti del mondo che saranno scelti anche tramite colloquio. I soggetti cercati da Archetipo non sono europei ma di tutte le altre nazionalità. I partecipanti ai laboratori avranno un rimborso spese per gli spostamenti durante il laboratorio e il riconoscimento delle giornate retributive per gli spettacoli. Il laboratorio sarà tenuto da un docente Riccardo Massai e svilupperà il lavoro sul testo 'La conferenza degli uccelli', di Farid ad din Attar.

Il laboratorio sarà essenzialmente teatrale, ma comprenderà anche danza e musica, elementi necessari alla realizzazione di un evento realmente multietnico ed interculturale. Il laboratorio si terrà presso il Teatro Comunale di Antella da settembre a dicembre 2017, avrà una cadenza di 3 incontri settimanali e si concluderà con uno studio nel territorio di Bagno a Ripoli e con uno spettacolo finale presso il Teatro Fabbricone di Prato, una replica nella settimana 4/9 dicembre.

Un laboratorio parallelo sarà portato avanti sullo stesso testo con altro gruppo da Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli. I due laboratori si uniranno per la costruzione dello spettacolo. Chi è interessato può mandare la sua candidatura per mail a teatro@archetipoac.it entro il 25 agosto 2017 indicando nome, cognome, indirizzo, mail, numero di cellulare, nazionalità, precedenti esperienze teatrali. Informazioni: Call Center Linea Comune, tel.

055.055, da lunedì a sabato, ore 8-20. 

"Aggiungi un posto a Tavola" è il titolo di una nota canzone italiana, ma da oggi è anche il titolo del primo progetto regionale di integrazione a domicilio. Un progetto nato nella Valle del Serchio dalla Cooperativa Odissea e con il patrocinio del sistema di accoglienza migranti e rifugiati SPRAR e patrocinato da 4 piccoli comuni montani: Borgo a Mozzano, Castelnuovo Garfagnana, Fabbriche di Vergemoli e Pieve Fosciana. "Il progetto è così fatto, le famiglie che aderiscono si impegnano ad organizzare una cena alla quale è invitato un rifugiato o un richiedente asilo politico che sarà accompagnato da uno dei nostri operatori" commenta Letizia Dini ideatrice ed educatrice del progetto "un modo per far conoscere da vicino a chi lo vuole cosa è il sistema di accoglienza e le storie che i migranti portano con se". Al momento sono qualche decina le adesioni al progetto e già 5 sono le famiglie visitate dagli operatori della Cooperativa Odissea, Eros Tetti Coordinatore d'area prosegue "entrare nelle case delle persone è il modo migliore per far conoscere il nostro territorio e la nostra cultura ai migranti e allo stesso tempo per far conoscere questo fenomeno alle famiglie del territorio che spesso vivono solo le narrazioni rappresentate dalla televisione".

Nei giorni successivi il progetto approderà in altre case, simbolo del progetto è appunto un martello che viene regalato agli ospitanti simboleggiando la forza di chi vuole abbattere muri per creare ponti verso un futuro veramente umano. Il progetto ha lo scopo di diffondere conoscenza sul sistema di accoglienza e di dare la possibilità ai richiedenti asilo di entrare in contatto con persone, tradizioni e prodotti tipici del paese che li ospita. Il tutto si concluderà con una cena finale, alla quale saranno invitate le famiglie che hanno aderito, dove saranno gli stessi richiedenti asilo politico a cucinare per loro piatti tipici della loro tradizione. Per partecipare occorre richiedere il modulo di adesione , per telefono Letizia (347.0626657), Silvia (345.2281557), Arianna (327.2557313) o scrivendo a Email: info.aggiungiunpostoatavola@gmail.comPer informazioni stampa Eros Tetti 3403678469 email: erostetti@gmail.com

In relazione alle convulse notizie che si susseguono nel corso degli ultimi giorni relativamente ad un sempre maggiore ed esplicito coinvolgimento dell'Italia nelle operazioni di contrasto alla partenza dei migranti e dei rifugiati che fuggono dalla Libia e si dirigono verso l'Europa via mare, l'Associazione per Gli Studi Giuridici sull'Immigrazione richiama con forza l'attenzione del mondo politico e della società italiana sui serissimi rischi a carico del nostro Paese per possibili gravi violazioni del diritto internazionale, del diritto dell'Unione e del diritto interno. ASGI ritiene illegittima ogni forma di collaborazione con il governo libico di Al-Serraj (o con altre fazioni militari) tesa ad attribuire a quest'ultimo il compito di soccorrere/bloccare/detenere degli esseri in umani che transitano in Libia e che sono diretti in Europa.

L'Italia ha altresì l'obbligo giuridico di non contribuire in alcun modo alla detenzione e alla tortura di alcun essere umano, così come invece accade sistematicamente agli uomini e alle donne che vengono intercettate (e "soccorse") dalla guardia costiera libica o dalle altre milizie libiche.

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