Firenze centro storico, coltiva marijuana in negozio

L’arrestato si trova ora agli arresti domiciliari in attesa di giudizio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2014 16:01
Firenze centro storico, coltiva marijuana in negozio

Aveva adibito il negozio ad un laboratorio per la coltivazione della marijuana. Arrestato 50enne fiorentino: la polizia gli ha sequestrato una ventina di piantine oltre a 360 grammi di stupefacente tra hashish e marijuana.

Aveva adibito il negozio ad un vero e proprio laboratorio artigianale per la coltivazione e la produzione di stupefacenti: è quanto scoperto ieri pomeriggio dalla polizia in un esercizio commerciale in via dell’Oriolo.

La strada si trova in pieno centro storico nelle vicinanze di piazza Salvemini e dell’Arco di San Pierino, luoghi dove da tempo le forze dell’ordine contrastano il fenomeno di consumo e spaccio di droga.

Così intorno alle 18.30 gli uomini della Squadra Volante hanno deciso di effettuare l’ennesimo controllo nella zona ritrovandosi di fronte al negozio di un 50enne fiorentino, già noto per i suoi specifici precedenti di polizia.

I sospetti degli agenti hanno trovato conferma quando, arrivati all’esercizio, era già percepibile un forte ed anomalo odore che si faceva sempre più acuto man mano che gli operatori si avvicinavano all’ingresso del locale.

Scattato il controllo all’interno, è subito emerso che un piccolo bagno era stato quasi interamente trasformato in una “serra”, con tanto di impianto di illuminazione puntato su una ventina di piantine di marijuana.

Sparsi, nella zona cucina, anche nove barattoli contenenti marijuana essiccata (circa 180 grammi), mentre da una scatola per scarpe sono saltati fuori due grossi panetti di hashish (per altri 180 grammi complessivi).

Ogni pianta era contraddistinta da un nome scritto sul vaso che poi è risultato essere la varietà del vegetale, come “Star Ryder”, “Moby Dick”, “Bubba”, “AK49” e l’ormai nota “Amnesia”, una droga caratterizzata da un elevata concentrazione di principio attivo e dagli effetti devastanti che può produrre sui consumatori.

Con lo stesso metodo erano stati catalogati e suddivisi anche i barattoli sequestrati insieme a tre bilancine di precisione e tutta una serie di attrezzature il cui utilizzo è destinato in modo specifico alla coltivazione dello stupefacente (concimi, regolatori dell’acidità del terreno, ecc).

In evidenza