Empoli-Fiorentina sembra conclusa da giorni. Poche ore sono passate dal derby toscano e già fiumi di parole si sono versate su un match che ha raccontato qualcosa di importante.
E' sempre così con il mondo colorato di viola: squadra tanto discussa quanto amata. Ma proviamo a leggere tra le righe per capire, forse, quello che ancora non è stato scritto.
Partiamo dal fattore fondamentale: la crisi di risultati dei gigliati. E' la matematica a dirlo: questa squadra non riesce più a vincere e ha subito il sorpasso dell'Inter (ora a più 2). Non è tutto. Borja Valero e soci hanno perso grinta e buon gioco: elementi essenziali che avevano portato a veleggiare sulle zone nobilissime della classifica. In altre parole, il vento in poppa sembra sopito.
Sullo sfondo un ambiente che non ha remato a favore. E' da giorni che si parla della posizione di Sousa: accostato a più squadre, intravisto a diverse cene, additato quale fuggitivo pronto a cambiare lido.
Addirittura, qualcuno parla dei potenziali successori con Giampaolo, oggi "carnefice" dei viola, tra l'elenco degli eletti.
Una riflessione, credo, la debbano fare tutti. Questa Fiorentina non è la compagine brillante vista ai nastri di partenza. Ma è anche vero che non è così che si aiuta la squadra.
Non sappiamo se il mister resterà (il suo contratto direbbe questo) o se le parti decideranno di dirsi addio. Sappiamo solo che, ora come non mai, è necessario fare il bene di questa squadra.
Senza pensare ad altro. Amarla cercando, per una volta, di non discuterla se non in modo utile e costruttivo.
Il resto è noia perché, del domani, non vi è certezza.